Lettera aperta al commissario idrico imperiese sulla chiusura dello sportello Rivieracqua di Ventimiglia

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LETTERA APERTA

 

Al sub-Commissario A.T.O. Idrico Imperiese Adriano Musitelli

 

Per la sua gravità la decisione di chiudere lo Sportello al pubblico di Ventimiglia presa dall’Amministratore Unico di Rivieracqua mi impone di rendere pubblica la segnalazione che, con la presente, sottopongo alla S.V., delegata dall’Autorità d’Ambito a svolgere funzioni ispettive sulla gestione societaria, agendo nella mia qualità di amministratore comunale nella pregressa veste di sindaco e attuale di consigliere comunale.

Il 31 dicembre 2020 il servizio idrico integrato, potabile, irriguo e fognario, è stato assunto da Rivieraqua all’esito del contenzioso sorto tra AIGA s.p.a., concessionaria, e l’Autorità d’Ambito per l’annullamento del diniego, datato 16 ottobre 2012, della salvaguardia delle gestioni esistenti fino alla scadenza degli atti originari di affidamento e a latere per precedenti adeguamenti tariffari dalla medesima Autorità ritenuti illegittimi.

Nelle more della conclusione di detta vertenza l’Autorità d’Ambito, con il supporto tecnico esterno, l’8 marzo 2016 ha dato corso agli adempimenti inerenti l’avvio della gestione di Rivieracqua e al subentro nelle gestioni esistenti con particolare riguardo ai contenuti dell’aggiornamento “Giugno 2012” del Piano d’Ambito dell’ATO Idrico di Imperia.

In considerazione “dell’estensione del territorio, delle situazioni infrastrutturali esistenti e previste e tenendo conto delle situazioni geomorfologiche e della rete viaria” l’organizzazione territoriale del servizio idrico integrato prevista dal Piano d’Ambito assegnava al comprensorio ventimigliese uno dei tre Centri Operativi “individuati principalmente in base alla viabilità, oltre al fatto che trattasi di tre maggiori insediamenti della provincia: Imperia, Sanremo e Ventimiglia”.

Smentendo le previsioni logiche di un subentro automatico e speculare di Rivieracqua nel “Centro Operativo” di AIGA s.p.a. ubicato a Ventimiglia in lungomare Trento e Trieste n. 31/A, il 31 dicembre 2020, data di consegna degli impianti e di passaggio della gestione del servizio idrico integrato, detti locali, di proprietà comunale, venivano abbandonati e di fatto progressivamente ridimensionato il presidio territoriale del comprensorio ventimigliese.

Paradossalmente l’Area Operativa che ospita gli impianti di emungimento essenziali per il servizio dell’intero Ambito ha subito nei tre anni successivi al subentro le maggiori penalizzazioni operative sul territorio a causa delle difficoltà di bilancio della società.

Alle conseguenze suddette che colpiscono soprattutto le maestranze, la logistica interna aziendale e l’efficienza e efficacia del servizio di controllo perdite di rete, di manutenzione, di allacci/posa contatori e di campionamenti acqua, oggi con la chiusura dello Sportello al pubblico si aggiunge il disagio che è chiamata a subire l’utenza, soprattutto dell’entroterra montano in caso di stipula, volturazione e cessazione contratti, reclami e quant’altro.

Il Piano d’Ambito addirittura prevede soluzioni organizzative opposte del servizio commerciale sul territorio: “l’ubicazione degli sportelli coinciderà con quella dei tre Centri Operativi (Imperia, Sanremo e Ventimiglia), con l’aggiunta di altri due sportelli ubicati in due Comuni dell’interno da individuare preferibilmente seguendo criteri di baricentricità rispetto ai territori e alla popolazione da servire e tenendo conto della viabilità esistente.”

Sono pienamente consapevole della attuale situazione di difficoltà gestionale di Rivieracqua che registra un indebitamento di 80 milioni di euro, gran parte dei quali dovuti ai precedenti gestori.

Non credo però che un risparmio di poche migliaia di euro all’anno per la locazione dal Comune di Ventimiglia dei locali in precedenza affittati della società AIGA s.p.a., e attualmente vuoti e in abbandono in lungomare Trento e Trieste n. 31/A, possa incidere in misura determinante sull’esito della procedura di risanamento e di ricapitalizzazione di Rivieracqua.

Segnalo quanto precede a chi non soltanto per i poteri delegati ma soprattutto per la sensibilità e la competenza dimostrate in passato a servizio della Regione Liguria ritengo in grado di far proprio presso l’Autorità d’Ambito il disagio prodotto dalle misure prese da Rivieracqua sul territorio del comprensorio di Ventimiglia con decisioni che ritengo prive di adeguata valutazione sociale e che richiederebbero una inversione di tendenza.

Con deferenza e stima,

Gaetano SCULLINO

Ventimiglia, 9 marzo 2024

Ventimiglia, Scullino: “Dare a Rivieracqua i locali occupati da ex consolato francese”

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Ventimiglia, Scullino: “Dare a Rivieracqua i locali occupati da ex consolato francese”

“Si recupererebbero anche i due parcheggi riservati da assegnare alla Croce Verde e ai portatori di handicap”, dice il consigliere comunale di minoranza

Ventimiglia, Scullino: "Dare a Rivieracqua i locali occupati da ex consolato francese"

“Dare a Rivieracqua i centrali e ben serviti locali che oggi sono occupati gratuitamente da un ex consolato francese che non esercita più dal 2022 le già minime funzioni, in quanto il nuovo console onorario Luca Fucini svolge il suo incarico a Sanremo”. E’ la proposta dell’ex sindaco di Ventimiglia e attuale consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino riferendosi agli uffici di Rivieracqua nella città di confine.

Scullino propone una soluzione per impedire che gli uffici di Rivieracqua vengano tolti da Ventimiglia. “Mi avevano già ventilato l’ipotesi di questa possibile drastica e soprattutto inaccettabile decisione. Come me lo sapeva anche l’amministrazione ed ero convinto sarebbe intervenuta con la massima urgenza. Ventimiglia e il suo comprensorio constano di circa 50mila abitanti ed è inimmaginabile possa rimanere senza un ufficio fisico sul territorio, dedicato al disbrigo delle pratiche per installazioni, volture, rateizzazioni o anche semplici informazioni oltre che a ricevere le segnalazioni delle varie problematiche” – dice Scullino “La nostra popolazione è formata anche da persone anziane e stranieri o persone che hanno qui una seconda casa, questo penalizzerà, soprattutto, loro che difficilmente se non con l’uso di svariati mezzi potrebbe raggiungere l’ufficio di Sanremo che è situato dal cimitero di Sanremo praticamente al confine con valle Armea”.

 

“Considerato che il problema principale pare essere il costo dell’affitto del locale pari a 700 euro mensili, chiedo a Di Muro di essere determinato e dare a Rivieracqua, che svolge un servizio pubblico essenziale e continuo, i centrali e ben serviti locali, vicini a fermata del bus, della stazione e ai parcheggi, che oggi sono occupati gratuitamente da un ex consolato francese che non esercita più dal 2022 le già minime funzioni, in quanto il nuovo console onorario Luca Fucini svolge il suo incarico a Sanremo. A questo punto sarebbe meglio reindirizzarli e farne l’uso ad un servizio basilare per tutti i nostri cittadini. Sicuramente si risolverebbe il problema di un eventuale e non auspicabile trasferimento a Sanremo con le negative ripercussioni e conseguenze che comporterebbe la mancanza di un importante riferimento” – sottolinea Scullino.

“Con questo si recupererebbero anche i due parcheggi riservati: uno all’ex console in pensione da anni e alla segretaria e, con l’occasione, assegnarli ai portatori di handicap, che avranno così facile accesso al servizio,  e alla Croce Verde” – propone Scullino.

Interpellanza Scullino variante S.S Aurelia

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mo Signor Sindaco

Ill.mo Signor Presidente del Consiglio Comunale

 

INTERPELLANZA

 

OGGETTO: Informativa su Aurelia bis. Richiesta di chiarimenti.

 

Premesso che

 

I. In assenza di atti ufficiali “di gestione”, di competenza esclusiva della Dirigenza tecnica comunale e da assumersi sulla base di provvedimenti formali “di indirizzo politico” impartiti dal Consiglio o dalla Giunta comunale, è in corso da tempo una interlocuzione del Sindaco di Ventimiglia con attori pubblici istituzionali a vario titolo interessati, in una prospettiva di lungo periodo, ai futuri sviluppi della “Variante S.S. n. 1 – Aurelia” ferma a Sanremo allo svincolo del Centro dal 20 giugno 2011 e ancora in attesa di completare in direzione levante lo svincolo di San Martino.
II. Il 9 febbraio 2024 detta attività interlocutoria è stata oggetto di informativa giornalistica da parte dello stesso Sindaco con riferimento agli “Intenti sulla localizzazione del tracciato” dei due tratti successivi fino a Ventimiglia che una serie di attori istituzionali coinvolti ha manifestato con pareri resi in date diverse e i cui contenuti sono state raccolti e collazionati in un verbale a firma digitale.
III. Nel più assoluto rispetto della libertà di opinione e di manifestazione del proprio pensiero da parte del Sindaco, sia a livello personale e sia in virtù della carica onoraria da lui rivestita, tuttavia il contenuto dell’informativa apparsa sul quotidiano “Il Secolo XIX” a pagina 30 dell’edizione della provincia di Imperia impone rettifiche e chiarimenti da parte sua nella sede istituzionalmente competente del Consiglio comunale di Ventimiglia alla luce di quanto segue.

 

Ritenuto, infatti, che

 

I. Lungo l’intero suo arco ligure la realizzazione della variante della S.S. n.1 “Aurelia”, nota col nome di “Aurelia bis”, da insediare su un tracciato in sede propria che in larga parte abbandona lo storico sedime dell’omonima via consolare romana, rientra nella programmazione ormai consolidata del competente Ministero e attualmente uno dei suoi Enti strumentali e braccio operativo, ANAS s.p.a., ha attivi sei lotti, tre dei quali a La Spezia, due a Savona e uno a Imperia, tutti affidati con DPCM 5 agosto 2021 dal Governo Conte-Toninelli a un Commissario Straordinario in applicazione del Decreto-legge n. 32/2019 “Salvacantieri” volto ad attivare procedure accelerate e semplificate, anche in deroga al Codice degli Appalti, ai quali si è aggiunta la progettazione a livello “Studio di fattibilità” di un settimolotto a Sanremo affidata con DPCM 11 maggio 2022 dal Governo Draghi-Giovannini al medesimo Commissario.
II. L’intitolazione di detto settimo lotto a Sanremo è la seguente: “S.S. n. 1 Aurelia – Completamento dellaVariante a Sanremo”, questa la relativa declaratoria: “L’intervento rappresenta il proseguimento in direzione ovest, verso la località Foce della nuova Aurelia, ad integrazione del tratto già in esercizio (Taggia-San Lazzaro/Ospedale) e del tratto (San Lazzaro-Centro) in cui si innesta. Intervento complementare con opere giàcommissariate con DPCM 5 agosto 2021”, il corrispondente “Costo stimato” nel citato DPCM 11 maggio 2022 è di € 150.000.000,00 con il “Finanziamento disponibile a legislazione vigente” è di € 8.000.000,00 per una “% Finanziamento” del 5,33 del costosuccessivamente aggiornato in € 600.000,00 dal “Rapporto Infrastrutture Strategiche e Prioritarie 2022”reso al Parlamento, ferma sempre tuttavia a € 8.000.000,00 la disponibilità finanziaria e quindi con quadruplicazione del relativo divario negativo.
III. Allo stato delle informazioni ufficiali sugli atti parlamentari, di governo e di controllo contabile e in particolare su quelli delle Commissioni parlamentari e delle diverse altre Istituzioni alle quali “per materia, a norma dell’articolo 4, comma 1, del Decreto-legge n. 32/2019” compete l’istruttoria su eventuali ulteriori opere da commissariare con DPCM  non risulterebbero presentati e sottoposti a esame i due tratti “Sanremo-Bordighera” e “Bordighera-Ventimiglia” di un contesto complessivo di circa 17 chilometri ai quali sono richieste le condizioni di legge del loro inserimento nei documenti di pianificazione strategica, di un avanzato stato di progettazione, con un quadro finanziario definito e la cui realizzazione determini significativi impatti positivi dal punto di vista socioeconomico.

Considerato che

I. Nella succitata informativa giornalistica a fronte di un generico e indefinito “Studio di fattibilità” dei due tratti in questione che figura soltanto inserito nei rispettivi repertorio ministeriale e aziendale ANAS il Sindaco fa riferimento a una “progettazione definitiva a seguito della quale saranno avviati i cantieri”.
II. Detto risultato, al contrario, è consentito esclusivamente sulla base di una complessa e onerosa progettazione “esecutiva” di elevato grado di difficoltà in considerazione delle caratteristiche idrogeologiche e sismiche del sottosuolo e dell’alto rischio di “sorprese” in corso d’opera.
III. Infatti sotto il “tracciato” in superficie si rendono indispensabili con assoluta prevalenza i possibili percorsi in galleria e su viadotto, analogamente a quanto ipotizzato nello studio di fattibilità sviluppato per Sanremo dove su una lunghezza complessiva di 4200 metri ben 3.302 sono previsti in galleria e 790 su viadotti, due dei quali sull’asse principale e quattro sugli svincoli.
IV. Le espressioni “scelta del tracciato” e “condivisione dello stesso” con altri attori pubblici istituzionali che figura nell’informativa giornalistica citata ignorano la categoricità dei vincoli suddetti e richiedono una rettifica in sede ufficiale pubblica.

Quanto premesso, ritenuto e considerato, a termini di Statuto e di Regolamento comunale il sottoscritto consigliere Comunale

                                                           Chiede

Che nella prossima seduta il Sindaco faccia conoscere al Consiglio comunale e renda pubblici gli esatti termini della questione in oggetto e l’atteggiamento che la Civica Amministrazione intende assumere distintamente su ciascun rilievo tecnico, finanziario e giuridico sollevato dalla sua esternazione.

Con osservanza,

 

Gaetano SCULLINO

 

Ventimiglia, 17 febbraio 2024

L’ opinione di Scullino su Namira/Borgo del Forte

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Ho salutato con viva soddisfazione l’approvazione unanime da parte del Consiglio comunale dell’Accordo di Programma “Grimaldi Garden” con Università di Genova e Regione Liguria avviato e portato alla imminente conclusione dall’Amministrazione da me presieduta.

Si tratta della realizzazione di un complesso turistico-residenziale con annessa scuola di botanica, parcheggi per i giardini Hanbury e il risanamento paesaggistico di tutte le aree denominate “Terre Bianche” che sorgerà a Grimaldi, sul terreno dove attualmente vi è una ex cava abbandonata ormai da decenni.

L’investimento era stato proposto dal Principe Alberto II di Monaco, sovrano che si è dimostrato molto vicino alla nostra città sopratutto in questi ultimi anni, e in particolare con un generoso contributo per la ricostruzione della passerella sul Roya.

Quanto alla proposta NAMIRA/Borgo del Forte che oggi è oggetto di aspro confronto all’interno dell’Amministrazione subentrata a quella da me presieduta, non possono esservi dubbi sull’atteggiamento che avremmo tenuto in sua vece fin dal 7 settembre 2023 all’arrivo della liberatoria regionale ex art. 89 del Decreto 380/2001 cioè: “Immediata doverosa adozione in Giunta della variante, sua pubblicazione, esame approfondito delle osservazioni presentate dai cittadini sovrani a termine di legge, loro controdeduzione ampiamente motivata e invio del dossier allaRegione che ha la titolarità delle competenze ambientali e paesistiche.”

In democrazia l’anno scorso il voto popolare si è espressodiversamente a favore di persone e di un programma differente dal mio e oggi compito della minoranza in una delicata fase di questa pratica importantissima per Ventimiglia è di registrarne gli sviluppi, certo non positivi.

Gaetano Scullino

 

25 gennaio 2024 e la ristrutturazione del Mercato

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A Ventimiglia la notizia del giorno di oggi, giovedì 25 gennaio 2024, è la revoca di
una delibera con la quale il 1° giugno 2021 la mia Amministrazione aveva approvato
“in linea tecnica” lo studio di fattibilità della ristrutturazione del Mercato comunale e
dell’edificio adiacente e la realizzazione di un parcheggio sotterraneo.
In realtà il provvedimento non è stato preso oggi, in un clima di forte tensione tra i
Partiti della coalizione sulla pratica “Borgo del Forte” a Nervia, ma risale a 26 giorni
prima quando le acque erano calme e tutti erano d’accordo nel nascondere la perdita
di 5 milioni di contributo statale per scadenza dei termini stabiliti dal Decreto
Ministeriale di finanziamento.
La delibera di revoca, infatti, è la numero 217 del 29 dicembre 2023 e la sua
efficacia decorre da ieri, data di pubblicazione all’Albo perché dichiarata
immediatamente eseguibile “stante l’urgenza di provvedere in quanto necessario
avviare l’iter susseguente per la richiesta di finanziamento”, cioè “stante l’urgenza”
di ripartire da zero col progetto e poi di andare a cercare i soldi.
Se la proposta di revoca, anziché 26 giorni fa, fosse stata oggi all’esame della Giunta
Di Muro qualcuno avrebbe dovuto spiegare la flessibilità del metro col quale di
volta in volta veniva misurato l’interesse pubblico.
Metro lunghissimo quando si tratta di mettere in sicurezza il Centro cittadino e la
Marina San Giuseppe in zona “A” rossa e di intervenire col sottovia in via Freccero e
su Peglia in zona “BB” gialla e invece metro cortissimo quando misura un
intervento privato da 200 milioni che interviene su una landa post-industriale deserta
di 42 ettari in condizioni di forte degrado per trasformarla in un “Polo servizi”
scolastico-sportivo-ricreativo di buon livello.
È questo il mio unico commento alla notizia odierna della revoca, perché uno
“Studio di fattibilità” che è servito a portare a casa 5 milioni di contributo meritava di
essere “rimodulato” prima e non dopo averli perduti, è ancora una semplice ipotesi e
non un progetto definitivo/esecutivo e Di Muro al Ministero dell’Interno a suo dire
aveva la possibilità di intervenire.
Concludo sottolineando l’assurdità logica della motivazione della revoca
(testualmente): “RITENUTO di dover rinunciare a tale percorso amministrativo alla
luce di quanto evidenziato nel Parere [della Regione, n.d.r.] espresso ex art. 89
D.P.R. n° 380/2001 pervenuto con Prot-2022-0311730 circa l’attuabilità degli
interventi”.
Infatti prosegue il Parere: “La piena fattibilità delle succitate previsioni edificatorie
risulta quindi strettamente condizionata alla futura messa in sicurezza idraulica
degli areali su ricadono”.
L’assurdità logica è che la messa in sicurezza idraulica degli areali in questione
era prevista, finanziata e progettata in maniera definitiva dal secondo e terzo lotto del
rialzo degli argini della “Passerella” e in maniera esecutiva dal progetto del sotto
cavalcavia di Peglia, il primo dei quali revocato e il secondo abbandonato dalla
Giunta Di Muro che ha fatto scadere i termini di legge.
Gaetano Scullino

Distretto socio sanitario ed assenze ventimigliesi

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La Città di Ventimiglia con Sanremo e Imperia è capofila di uno dei tre Distretti socio-sanitari nei quali è ripartito il territorio dell’ASL 1, e fino all’altro ieri il suo Distretto era il solo a non disporre di una struttura ospedaliera con gli standard minimi di legge in attesa della privatizzazione del “Saint-Charles” di Bordighera.

Ieri pomeriggio, alla presenza del Sindaco della Città ospitante, e del vice sindaco Piardi in rappresentanza del comune di Vallecrosia lo e da parte del neo-Direttore Generale dell’ASL 1 Maria Elena Galbusera, del Direttore Sanitario Roberto Predonzani e del direttore socio-sanitario Giovanni Bruno, ha avuto luogo il passaggio delle consegne alla “Gvm Care & Research”, gestore privato.

La cerimonia si è svolta in toni dimessi ed è stata priva di ogni solenne ufficialità.

Alla stampa addirittura è stata presentata come un semplice “sopralluogo” ai lavori in fase di ultimazione ma in realtà è stato il punto di partenza di una importante sperimentazione di collaborazione “pubblico-privata” inedita in Liguria.

Una sinergia sulla quale l’Amministrazione comunale di Ventimiglia in questi giorni ha messo una enfasi particolare per giustificare l’arresto da cinque mesi inflitto alla proposta privata “Borgo del Forte Campus” di pianificazione scolastica del Distretto di Trasformazione DT6 a destinazione “Servizi generali sociali” del Piano urbanistico comunale.

L’assenza inspiegabile e inaccettabile del Sindaco della Città capofila del Distretto socio-sanitario non solo smentisce e contraddice tutta questa enfasi a parole ma soprattutto danneggia gli interessi del comprensorio intemelio dove l’ASL1 dovrà realizzare con i fondi PNRR di 5 milioni di euro la “Casa della Salute Eiffel” suo baricentro.

Di oggi la notizia inoltre che Bordighera nel centro prelievi della Casa di Comunità presso l’ospedale Saint Charles in via Aurelia 122, dal lunedi al venerdì dalle 10,30 alle 20. Invece a Ventimiglia al centro prelievi di Villa Olga in corso Genova 88, dal lunedì al venerdì dalle 7,15 alle 8,15.

Questi gli orari comunicati

A Bordighera quindi  hanno a disposizione 10 ore al giorno  per consegnare le provette invece a  Ventimiglia solo un’ ora e  precisamente  dalle 7,15 alle 8,15.

Spero che i nostri  “amministratori” si facciano sentire  a tutela dei cittadini di Ventimiglia  !

Se questa differenza degli orari di accettazione delle provette per i ventimigliesi fosse realmente vera sarebbe  un’ iniziativa discriminante  ed inaccettabile.

Chiedo di rivedere questa discutibile decisione  l’ospedale di Bordighera ed il nosocomio Intemelio, tutti devono ottenere le medesime condizioni e assistenza .

Mi appello alla nuova dirigente provinciale affinché finalmente si guardi alla Sanità nel ponente di confine con l’attenzione che meritano tutti i cittadini

Dovrei presentare su questo una interpellanza per dare spiegazioni ai cittadini costretti a “viaggi della speranza” costosi e defatiganti per una semplice analisi, una visita o un certificato fino a Sanremo e a Imperia, ma non lo faccio perché non otterrei risposta in tempo utile.

Così come non la ottengo quando da consigliere comunale esercito il diritto di accesso ai documenti, costretto a passare sotto le Forche Caudine delle Circolari ostili del Sindaco.

Mi limito quindi a una semplice dichiarazione stampa nella speranza che chi deve capire capisca

 

Gaetano Scullino

Confusione sotto il cielo di Ventimiglia

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“Grande è la confusione sotto il cielo di Ventimiglia, quindi la situazione è eccellente” dovrei dire con Mao Zedong se la mia fosse l’opposizione disfattista del “tanto peggio, tanto meglio”. Ma non è così, il mio è l’invito a tornare alle “buone pratiche” oggi abbandonate in nome di sterili ripicche. È di questi giorni la polemica sulla proposta privata “Borgo del Forte” di variante a due distretti di trasformazione del PUC di Ventimiglia che il 7 settembre 2023 ha ottenuto la liberatoria regionale e che da cinque mesi è in attesa di essere “adottata” in Giunta per poi proseguire il suo percorso di conferma in Consiglio comunale, per essere quindi pubblicata e controdedotta e infine ottenere i pareri vincolanti della Regione. Il ritardo nel prendere una decisione una volta superato il filtro preliminare della compatibilità geomorfologica non può avere una giustificazione tecnica ma autorizza motivazioni interne al Decisore politico. Su questa “empasse” è intervenuta il 5 e il 6 gennaio 2024 sul “Secolo XIX” Patrizia Mazzarello, una firma giornalistica autorevole e con professionalità unanimemente riconosciuta, riportando l’aspro confronto polemico tra due consiglieri regionali di Ventimiglia, Ioculano e Riolfo, sulla esistenza di un effettivo interesse pubblico nel “Polo Servizi” del Nervia proposto dal privato e negato dall’uno ma sostenuto dall’altra. La settimana successiva, il 12 gennaio 2024 la medesima fonte giornalistica ha dato la notizia che i Partiti di maggioranza si erano espressi in linea con la posizione del consigliere regionale negazionista Ioculano e oggi 16 gennaio 2024 sotto il titolo “Di Muro cerca una soluzione”, (la quale col voto in Giunta e poi in Consiglio non può che essere “politica”), annuncia che un tecnico comunale è stato da lui delegato a trovarla, evidentemente scrivendo schemi di deliberazioni e relazioni “favorevoli ma contrarie” alla Petrolini. Fin qui i fatti sotto gli occhi di tutti e che sono da me iscritti nella sistematica azione demolitoria delle “buone pratiche”, però in questo caso ereditate non dalla Amministrazione 2019-2022 che ho presieduto ma dal Commissario straordinario 2023. Con l’occasione all’elenco delle “buone pratiche” abbandonate ne aggiungo un’altra dopo aver letto della muratura di porte e finestre del complesso delle Canonichesse. Si tratta dell’annuncio dato il 12 ottobre 2023 sempre dal “Secolo XIX” a firma di Patrizia Mazzarello del parere contrario della Soprintendenza in Conferenza dei Servizi istruttoria al project financing proposto dal medesimo advisor e finanziato dal medesimo Fondo chiuso della proposta “Borgo del Forte” per la creazione di un “Medical Center” di lusso da 40 milioni di euro e 180 posti di lavoro. In casi come questi per salvare i posti di lavoro e un investimento molto elevato si va a trovare una soluzione a Genova bussando alla porta del binomio “Soprintendenza-Regione” tra loro convenzionate e non si murano porte e finestre, magari anche senza il permesso della Soprintendenza. Quelle che precedono sono considerazioni logiche che però provenendo da me per il sindaco Di Muro diventano (testualmente) “assurde ricostruzioni, accuse infondate, e, ahimè, a giudizi negativi ed approssimativi sul mio e nostro operato”.
Gaetano Scullino

Azione demolitoria di ‘buone pratiche ‘

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Prosegue imperterrita l’azione demolitoria della maggioranza rispetto alle “buone pratiche” nelle quali è subentrata, con conseguenze negative non soltanto in termini di perdita di risorse e di opportunità pubbliche e private ma anche di danno sia erariale, diretto, attuale e concreto come ho dovuto segnalare alla Corte dei Conti e sia in violazione del “legittimo affidamento” di investitori privati.

Cito nel primo caso la rinuncia ai contributi statali e/o regionali per il sottovia ferroviario, per la messa in sicurezza degli impianti sportivi di Peglia e per il Mercato centrale.

Ma cito anche, in conseguenza della revoca del procedimento per la ricostruzione della passerella,  la rinuncia implicita a chiedere all’Autorità di Bacino dell’Appennino Settentrionale di inserire nel “Programma di riesame 2023” del P.G.R.A. (Piano di Gestione Rischio Alluvione) 2021-2027, ormai chiuso, il passaggio dalla fascia A rossa inedificabile a quella BB gialla a edificabilità condizionata sia del Centro cittadino e sia di Marina San Giuseppe e questo all’esito del collaudo degli interventi sulle sponde dei lotti due e tre successivi del progetto che invece sono stati abbandonati.

Nel secondo caso di “fiducia” dei privati protetta dalla Legge rientrano soprattutto i rapporti antichi e consolidati con importanti realtà finanziarie presenti a Ventimiglia da decenni e che con il Comune hanno stipulato accordi di programma e convenzioni urbanistiche, una delle quali, per esempio, ha consentito la realizzazione del porto turistico.

Ma non solo, hanno anche condiviso istruttorie, per esempio quella dell’Ambito RU2 di rigenerazione urbana di Lago, ex ACI e parcheggio sotterraneo di piazza Costituente, approvata dal Consiglio l’8 giugno 2022 in variante al PUC e naufragata in Regione con il decreto dirigenziale del 10 ottobre 2022 n. 6062, naufragio recepito e fatto proprio dal Commissario il 9 novembre 2022 con atto n. 49 preso con i poteri del Consiglio.

Per rimanere a quella e per superare gli ostacoli regionali riguardanti il P.T.C.P paesistico ma soprattutto il vincolo idraulico e quelli di “suscettività al dissesto PG3a” i privati a questo punto hanno stralciato le aree a rischio e due mesi fa hanno finalmente ottenuto il sospirato parere favorevole della Regione alla variante al PUC di iniziativa privata denominata “Borgo del Forte” e “Borgo del Forte campus” trasmessa a Genova dal Commissario con atto di impulso n. 44 del 23 marzo 2023.

È di queste ore l’annuncio che la “fiducia” dei privati in questo specifico investimento di circa 200 milioni di valore è stata mal riposta perché l’amministrazione Di Muro non lo considera di pubblico interesse per Ventimiglia esercitando una facoltà discrezionale che però ha precisi confini.

Finora le “buone pratiche” in questo caso sono state tutte del Commissario e non dell’Amministrazione precedente che ho guidato, esse hanno indotto i privati a effettuare onerosi acquisti immobiliari e a sostenere spese, e la decisione dell’amministrazione Di Muro di deludere le loro aspettative dovrà essere supportata da solide e inattaccabili motivazioni in controtendenza con decenni di proficuo partenariato pubblico-privato.

Gaetano Scullino

 

Il “caso Passerella” alla Corte dei Conti

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Il “caso Passerella” alla Corte dei Conti è per mia legittima difesa.

Se si buttano nel cestino 299.529,97 euro del mio progetto e se ne spendono altri 152.256,00 soltanto per lo studio di fattibilità tecnica e economica di quello nuovo per un totale di 451.785,97 euro e se si è rimasti 20 mesi con le mani in mano potendo già appaltare il 12 aprile 2022 il primo lotto finanziato dall’apertura di credito flessibile con la Cassa Depositi & Prestiti, qualcuno deve aver sbagliato e dovrà risarcire il danno all’Erario.

Per Di Muro ho sbagliato io perché il mio progetto sorvola il Roya con una sola arcata di 120 metri mentre dovrebbe scavalcarlo in due spezzoni da 60 metri ciascuno con un pilone costruito in mezzo al fiume.

Con tutto il rispetto dovuto al nostro Sindaco, gli ho spiegato in una interpellanza urgente dove sbagliava e non ho avuto risposta.

Il 30 dicembre scorso vengo a sapere che il contratto della nuova progettazione è stato stipulato sulla base dei criteri stabiliti dalla Giunta Di Muro il 28 novembre in una delibera sconosciuta e mai pubblicata all’Albo Pretorio.

Da quel momento il danno erariale è diventato attuale, concreto e risarcibile da chi aveva sbagliato.

Tutto lì, ho messo le mani avanti girando al Giudice l’interpellanza dove avvertivo il Sindaco degli sbagli che stava facendo.

Quali?

Troppi e troppo complicati e cercherò di dirne qualcuno in poche righe con parole semplici:

1°. Sei libero di cambiare idea ma per fatti o per interessi nuovi sopraggiunti che devi dimostrare e motivare, e tu non lo hai fatto.

2°. La passerella non è in fascia gialla ma rossa, sia a sinistra il Centro e sia a destra la Marina San Giuseppe, cioè inedificabile e a pericolosità idraulica alta e l’innalzamento delle sponde è indispensabile per metterle in sicurezza e non perché a me piaceva farlo “impattante”.

3°. L’Autorità di Bacino dopo la “Tempesta Alex” ha stretto i freni e la luce libera “minima” sotto la mia arcata è di quattro metri e mezzo però misurati solo sul 75 % dell’arco mentre sotto i due spezzoni rettangolari viene misurata al100 % e avendo in pilastro in alveo viene aumenta di oltre tre metri ed è sette metri e mezzo. 

4*.        il costo complessivo dell’intera opera ; passerella, argini , spese generali e viabilità era di

 € 11.000.000 . 

5*.        la regione Liguria aveva prescritti che in alvio non si doveva costruire nulla ( quindi a campata unica)

Alla Corte dei Conti ho aggiunto molto altro, per esempio sul confronto indimostrato dei costi dei due progetti, ma qui mi fermo per rispetto dei miei concittadini che li hanno scelti e sui quali non voglio infierire.

Gaetano Scullino