Confusione sotto il cielo di Ventimiglia

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“Grande è la confusione sotto il cielo di Ventimiglia, quindi la situazione è eccellente” dovrei dire con Mao Zedong se la mia fosse l’opposizione disfattista del “tanto peggio, tanto meglio”. Ma non è così, il mio è l’invito a tornare alle “buone pratiche” oggi abbandonate in nome di sterili ripicche. È di questi giorni la polemica sulla proposta privata “Borgo del Forte” di variante a due distretti di trasformazione del PUC di Ventimiglia che il 7 settembre 2023 ha ottenuto la liberatoria regionale e che da cinque mesi è in attesa di essere “adottata” in Giunta per poi proseguire il suo percorso di conferma in Consiglio comunale, per essere quindi pubblicata e controdedotta e infine ottenere i pareri vincolanti della Regione. Il ritardo nel prendere una decisione una volta superato il filtro preliminare della compatibilità geomorfologica non può avere una giustificazione tecnica ma autorizza motivazioni interne al Decisore politico. Su questa “empasse” è intervenuta il 5 e il 6 gennaio 2024 sul “Secolo XIX” Patrizia Mazzarello, una firma giornalistica autorevole e con professionalità unanimemente riconosciuta, riportando l’aspro confronto polemico tra due consiglieri regionali di Ventimiglia, Ioculano e Riolfo, sulla esistenza di un effettivo interesse pubblico nel “Polo Servizi” del Nervia proposto dal privato e negato dall’uno ma sostenuto dall’altra. La settimana successiva, il 12 gennaio 2024 la medesima fonte giornalistica ha dato la notizia che i Partiti di maggioranza si erano espressi in linea con la posizione del consigliere regionale negazionista Ioculano e oggi 16 gennaio 2024 sotto il titolo “Di Muro cerca una soluzione”, (la quale col voto in Giunta e poi in Consiglio non può che essere “politica”), annuncia che un tecnico comunale è stato da lui delegato a trovarla, evidentemente scrivendo schemi di deliberazioni e relazioni “favorevoli ma contrarie” alla Petrolini. Fin qui i fatti sotto gli occhi di tutti e che sono da me iscritti nella sistematica azione demolitoria delle “buone pratiche”, però in questo caso ereditate non dalla Amministrazione 2019-2022 che ho presieduto ma dal Commissario straordinario 2023. Con l’occasione all’elenco delle “buone pratiche” abbandonate ne aggiungo un’altra dopo aver letto della muratura di porte e finestre del complesso delle Canonichesse. Si tratta dell’annuncio dato il 12 ottobre 2023 sempre dal “Secolo XIX” a firma di Patrizia Mazzarello del parere contrario della Soprintendenza in Conferenza dei Servizi istruttoria al project financing proposto dal medesimo advisor e finanziato dal medesimo Fondo chiuso della proposta “Borgo del Forte” per la creazione di un “Medical Center” di lusso da 40 milioni di euro e 180 posti di lavoro. In casi come questi per salvare i posti di lavoro e un investimento molto elevato si va a trovare una soluzione a Genova bussando alla porta del binomio “Soprintendenza-Regione” tra loro convenzionate e non si murano porte e finestre, magari anche senza il permesso della Soprintendenza. Quelle che precedono sono considerazioni logiche che però provenendo da me per il sindaco Di Muro diventano (testualmente) “assurde ricostruzioni, accuse infondate, e, ahimè, a giudizi negativi ed approssimativi sul mio e nostro operato”.
Gaetano Scullino

Azione demolitoria di ‘buone pratiche ‘

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Prosegue imperterrita l’azione demolitoria della maggioranza rispetto alle “buone pratiche” nelle quali è subentrata, con conseguenze negative non soltanto in termini di perdita di risorse e di opportunità pubbliche e private ma anche di danno sia erariale, diretto, attuale e concreto come ho dovuto segnalare alla Corte dei Conti e sia in violazione del “legittimo affidamento” di investitori privati.

Cito nel primo caso la rinuncia ai contributi statali e/o regionali per il sottovia ferroviario, per la messa in sicurezza degli impianti sportivi di Peglia e per il Mercato centrale.

Ma cito anche, in conseguenza della revoca del procedimento per la ricostruzione della passerella,  la rinuncia implicita a chiedere all’Autorità di Bacino dell’Appennino Settentrionale di inserire nel “Programma di riesame 2023” del P.G.R.A. (Piano di Gestione Rischio Alluvione) 2021-2027, ormai chiuso, il passaggio dalla fascia A rossa inedificabile a quella BB gialla a edificabilità condizionata sia del Centro cittadino e sia di Marina San Giuseppe e questo all’esito del collaudo degli interventi sulle sponde dei lotti due e tre successivi del progetto che invece sono stati abbandonati.

Nel secondo caso di “fiducia” dei privati protetta dalla Legge rientrano soprattutto i rapporti antichi e consolidati con importanti realtà finanziarie presenti a Ventimiglia da decenni e che con il Comune hanno stipulato accordi di programma e convenzioni urbanistiche, una delle quali, per esempio, ha consentito la realizzazione del porto turistico.

Ma non solo, hanno anche condiviso istruttorie, per esempio quella dell’Ambito RU2 di rigenerazione urbana di Lago, ex ACI e parcheggio sotterraneo di piazza Costituente, approvata dal Consiglio l’8 giugno 2022 in variante al PUC e naufragata in Regione con il decreto dirigenziale del 10 ottobre 2022 n. 6062, naufragio recepito e fatto proprio dal Commissario il 9 novembre 2022 con atto n. 49 preso con i poteri del Consiglio.

Per rimanere a quella e per superare gli ostacoli regionali riguardanti il P.T.C.P paesistico ma soprattutto il vincolo idraulico e quelli di “suscettività al dissesto PG3a” i privati a questo punto hanno stralciato le aree a rischio e due mesi fa hanno finalmente ottenuto il sospirato parere favorevole della Regione alla variante al PUC di iniziativa privata denominata “Borgo del Forte” e “Borgo del Forte campus” trasmessa a Genova dal Commissario con atto di impulso n. 44 del 23 marzo 2023.

È di queste ore l’annuncio che la “fiducia” dei privati in questo specifico investimento di circa 200 milioni di valore è stata mal riposta perché l’amministrazione Di Muro non lo considera di pubblico interesse per Ventimiglia esercitando una facoltà discrezionale che però ha precisi confini.

Finora le “buone pratiche” in questo caso sono state tutte del Commissario e non dell’Amministrazione precedente che ho guidato, esse hanno indotto i privati a effettuare onerosi acquisti immobiliari e a sostenere spese, e la decisione dell’amministrazione Di Muro di deludere le loro aspettative dovrà essere supportata da solide e inattaccabili motivazioni in controtendenza con decenni di proficuo partenariato pubblico-privato.

Gaetano Scullino

 

Il “caso Passerella” alla Corte dei Conti

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Il “caso Passerella” alla Corte dei Conti è per mia legittima difesa.

Se si buttano nel cestino 299.529,97 euro del mio progetto e se ne spendono altri 152.256,00 soltanto per lo studio di fattibilità tecnica e economica di quello nuovo per un totale di 451.785,97 euro e se si è rimasti 20 mesi con le mani in mano potendo già appaltare il 12 aprile 2022 il primo lotto finanziato dall’apertura di credito flessibile con la Cassa Depositi & Prestiti, qualcuno deve aver sbagliato e dovrà risarcire il danno all’Erario.

Per Di Muro ho sbagliato io perché il mio progetto sorvola il Roya con una sola arcata di 120 metri mentre dovrebbe scavalcarlo in due spezzoni da 60 metri ciascuno con un pilone costruito in mezzo al fiume.

Con tutto il rispetto dovuto al nostro Sindaco, gli ho spiegato in una interpellanza urgente dove sbagliava e non ho avuto risposta.

Il 30 dicembre scorso vengo a sapere che il contratto della nuova progettazione è stato stipulato sulla base dei criteri stabiliti dalla Giunta Di Muro il 28 novembre in una delibera sconosciuta e mai pubblicata all’Albo Pretorio.

Da quel momento il danno erariale è diventato attuale, concreto e risarcibile da chi aveva sbagliato.

Tutto lì, ho messo le mani avanti girando al Giudice l’interpellanza dove avvertivo il Sindaco degli sbagli che stava facendo.

Quali?

Troppi e troppo complicati e cercherò di dirne qualcuno in poche righe con parole semplici:

1°. Sei libero di cambiare idea ma per fatti o per interessi nuovi sopraggiunti che devi dimostrare e motivare, e tu non lo hai fatto.

2°. La passerella non è in fascia gialla ma rossa, sia a sinistra il Centro e sia a destra la Marina San Giuseppe, cioè inedificabile e a pericolosità idraulica alta e l’innalzamento delle sponde è indispensabile per metterle in sicurezza e non perché a me piaceva farlo “impattante”.

3°. L’Autorità di Bacino dopo la “Tempesta Alex” ha stretto i freni e la luce libera “minima” sotto la mia arcata è di quattro metri e mezzo però misurati solo sul 75 % dell’arco mentre sotto i due spezzoni rettangolari viene misurata al100 % e avendo in pilastro in alveo viene aumenta di oltre tre metri ed è sette metri e mezzo. 

4*.        il costo complessivo dell’intera opera ; passerella, argini , spese generali e viabilità era di

 € 11.000.000 . 

5*.        la regione Liguria aveva prescritti che in alvio non si doveva costruire nulla ( quindi a campata unica)

Alla Corte dei Conti ho aggiunto molto altro, per esempio sul confronto indimostrato dei costi dei due progetti, ma qui mi fermo per rispetto dei miei concittadini che li hanno scelti e sui quali non voglio infierire.

Gaetano Scullino

Smentita ASL all interpellanza Scullino

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La smentita odierna dell’Asl1 dai toni indispettiti e risentiti e a commento dell’interpellanza urgente che in mattinata ho presentato al Sindaco di Ventimiglia sulla imminente chiusura del presidio farmaceutico ospedaliero Saint-Charles di Bordigherarende necessari alcuni chiarimenti a scanso di equivoci in danno degli utenti.

Primo: il trasferimento del “presidio farmaceutico ospedaliero” di competenza dell’Agenzia Italiana del Farmaco AIFAdall’ospedale privatizzato alla adiacente Casa di Comunità non risulta ad oggi né ufficializzato con un formale provvedimentoorganizzativo interno né pubblicizzato e comunicato ai referenti esterni e alle utenze dotate di Piano Terapeutico a carico del Servizio Sanitario Nazionale, persone fragili e vulnerabili che vivono momenti di incertezza e di preoccupazione.

Secondo: la Direttiva vincolante impartita dalla Giunta regionale che impegna l’Asl 1 a dare seguito ed esecuzione al Contratto di Concessione contempla “tout court” la chiusura del presidio interno dell’ospedale come adempimento ad un preciso obbligo contrattuale senza, tuttavia, indicare la nuova struttura pubblica ospedaliera nella quale dovrà essere dislocato il presidio “obbligatorio”.

Terzo: il medesimo giorno di approvazione della Direttiva, 23 giugno 2022, l’annuncio è stato dato dal Presidente della Regione a Bordighera ai sindaci del Ponente e alla presenza del rappresentante del contraente privato ICLAS (Struttura di GVM Care & Research), l’AD Sandro Mazzantini ed entrambi si sono impegnati a tutelare il territorio e in particolare l’entroterra dei due Distretti sanitari senza tuttavia entrare nei dettagli.

Quarto: nel periodo transitorio di 18 mesi che sono seguiti fino alla imminente scadenza del termine contrattuale del 31 dicembre 2023 di chiusura del presidio farmaceutico ospedaliero nessuna Direttiva è stata impartita dall’Amministrazione regionale,“gestore” AIFA, all’Azienda sanitaria in merito alla “deospedalizzazione” di un servizio “ospedaliero” obbligatorio per legge e operante sul territorio attraverso sportelli di distribuzione dei farmaci, come  quello di “Villa Olga” a Ventimiglia che la smentita alla interpellanza esclude.

Quinto: in questa situazione di incertezza, di preoccupazione e di disagio diffusi e palpabili l’interpellanza sollecita il sindaco del capoluogo capofila del Ponente a farsene carico per una soluzione che finalmente sia ufficiale, definitiva e certa nei modi, nei tempi e nelle sedi nel rispetto delle assicurazioni date il 23 giugno 2022 dal Presidente della Regione.

Tanto per dovere di chiarezza e in attesa di risposta del sindaco di Ventimiglia.

Gaetano Scullino

 

https://primalariviera.it/politica/trasferimento-presidio-farmaceutico-ospedaliero-le-precisazioni-di-scullino/

Interpellanza chiusura presidio farmaceutico Bordighera

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Gaetano Scullino
Ventimiglia  

            Al  Signor Sindaco

            Al Signor Presidente del Consiglio Comunale

                                     INTERPELLANZA URGENTE

OGGETTO: Chiusura del presidio farmaceutico ospedaliero Saint-Charles di Bordighera.

Premesso che

* In vista della imminente chiusura del presidio farmaceutico ospedalieroSaint-Charles” di Bordighera che dovrebbe scattare il 1° gennaio 2024 in forza del Contratto di Affidamento della gestione della struttura convenzionata con il Sistema Sanitario Regionale per le prestazioni da esso previste tra le quali non figurano quelle rese esclusivamente in ambito pubblico obbligatorio su prescrizione di farmaci con Piano Terapeutico Elettronico AIFA a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale, in questo momento tutte le categorie sociali e professionali coinvolte vivono momenti di preoccupazione e di ansia perché nellintero Ponente fino a Sanremo non è presente un presidio ospedaliero di prossimità che possa subentrare nella gestione del servizio farmaceutico pubblico dismesso.

* In questa incresciosa condizione di incertezza e di disagio si trova coinvolto un numero molto elevato di pazienti lungodegenti o terminali e in prevalenza anziani e non abbienti con le loro famiglie, il personale medico, gli operatori sociali e i volontari   che li assistono nella somministrazione periodica programmata di farmaci indispensabili, molti dei quali salvavita, palliativi o antidolore.

Considerato che

* Nella Direttiva vincolante che lAmministrazione regionale ha impartito allAsl 1 con Atto n. 576 del 23 giugno 2022 di sottoscrivere il Contratto di concessione di beni immobili e di affidamento di servizi per la gestione della Struttura ospedaliera S. Charles di Bordighera, nel testo definito attraverso lattività tecnica svolta dai legalisi fa riferimento alavori di perfezionamento e al raggiungimento dellintesa tecnica tra il legale incaricato dalla Regione Liguria e da ALISA e il legale della società aggiudicataria”, intesa che evidentemente in sede tecnica <<risulta coerente con le disposizioni contenute nei documenti di gara>>” ma che ha ignorato, a monte, il diritto fondamentale costituzionalmente e legalmente garantito alla vita e alla salute il cui godimento in pratica per ragioni logistiche e economiche viene soppresso e negato.

Ritenuto che

* Compete al sindaco di Ventimiglia, Comune capofila del distretto interessato e baricentro sanitario di un comprensorio territoriale di estremo Ponente molto più vasto, intervenire presso lAmministrazione regionale per ottenere un atto formale e immediatamente esecutivo sul punto specifico in oggetto volto a sospendere lefficacia del Contratto di concessione la cui attuazione pregiudica nella pratica attuativa quotidiana diritti fondamentali della persona.

Chiede

Pertanto, con estrema urgenza motivata dalla emergenza fin qui rappresentata, di conoscere gli ostacoli che ad oggi impediscono (o hanno impedito) a lui e alla sua Amministrazione di intervenire e di conoscerlo nella prossima riunione del Consiglio comunale.

Ventimiglia, 16 dicembre 2023

Gaetano Scullino

Via Freccero e l’abbandono del procedimento

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Qui di seguito i punti della mia interpellanza che sollecita chiarezza e rispetto della legge sul procedimento amministrativo la quale ne impone la chiusura con un atto espresso e motivato del Consiglio comunale
La contrazione del mutuo si è resa possibile fin dal 29 maggio scorso, era compatibile con tutti i parametri a presidio degli equilibri di bilancio e rispettava il patto di stabilità e l’amministrazione in carica ha avuto a disposizione cinque mesi per decidere e in ogni caso la sua decisione andava presa, come ha fatto il Commissario a gennaio, con i poteri del Consiglio comunale e non passata sotto silenzio.
Il 22 ottobre scorso è scaduto il termine di 23 mesi di validità del contributo di
€ 2.400.000 che il Ministero dell’Interno ha concesso a Ventimiglia per il sottovia ferroviario di via Freccero a Peglia e la somma è andata a un altro Comune a scorrimento della graduatoria.
A gennaio il Commissario era stato costretto a rimodulare in progetto definitivo e il quadro economico per adeguarli alla Variante di Bacino conseguente alla “Tempesta Alex” e aveva approvato tutti gli atti tecnici mentre aveva tenuto sospeso l’aggiornamento del quadro economico che non aveva il potere di approvare. Il conto era salato, da € 300.000 a carico del Bilancio comunale si passava a € 4.600.000 ma c’era la possibilità di partire con un primo stralcio funzionale che vedrebbe la rampa a nord aperta e percorribile con una riduzione dell’indebitamento comunale a
€ 3.450.000 coperto dall’apertura di credito flessibile stipulata con la Cassa Depositi e Prestiti. Visti i buoni rapporti con RFI e con il Ministero dei trasporti si poteva sempre chiedere una compartecipazione straordinaria alle spese, dal momento che la messa in sicurezza riguarda il terrapieno e il ponte ferroviario e che la causa di forza maggiore della “Tempesta Alex” ha penalizzato tutti in egual misura e quindi anche loro. L’abbandono del procedimento in dirittura d’arrivo e la rinuncia a € 2.400.000 di contributo statale hanno riflessi negativi sull’intera zona di Peglia e sul lungo Roya in argine destro, con speciale riguardo alla zona sportiva e turistica che veniva messa automaticamente in sicurezza idraulica mentre invece ora rimane in fascia BB a pericolosità media che impedisce la riqualificazione degli impianti esistenti.
Gaetano Scullino

L observateurs de Monaco e la “passerella”

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Il quotidiano “L’Observateur de Monaco” i giorni scorsi ha registrato l’appello del Presidente della “Société d’exploitation des ports de Monaco” (SEPM), Aleco Keusseoglou e della associazione monegasca “Les amis de la passerelle” che ha aperto una raccolta fondi presso la “Compagnie Monégasque de Banque” (CMB) per sollecitare la ricostruzione della passerella “Squarciafichi” a tre anni dalla sua distruzione. “Cette passerelle n’a pas été réparée car entre-temps le maire de Vintimille, qui était à l’origine du projet, a été destitué. On se rapproche donc du nouveau maire pour essayer de faire avancer cette reconstruction”, è la dichiarazione del top manager che lascia intravedere un garbato invito di S.A.S. Alberto II che all’indomani della “Tempesta Alex” del 2-3 ottobre 2020 ha donato un milione di euro alla Città devastata di Ventimiglia, metà dei quali destinati specificamente alla ricostruzione della passerella perché, annota il quotidiano, “depuis cette date, la cité italienne est donc coupée en deux”. 
Da sindaco “destituito” faccio presente di aver patrocinato un manufatto a campata unica in acciaio “corten” che non scavalca ma che sorvola il corso d’acqua poggiando su due monoliti fuori argine e di aver ottenuto su di esso sia l’approvazione definitiva di tutte le Autorità competenti e sia l’avvio del primo stralcio funzionale già operativo in meno di un anno e cofinanziato  con apertura di un credito flessibile ampiamente capiente stipulata con la Cassa Depositi & Prestiti nazionale, e per il resto con i contributi degli amici monegaschi e del loro generoso Sovrano e delle leggi regionali sulla mobilità ciclistica e sulla rigenerazione urbana.
La nuova Amministrazione entrata in carica il 29 maggio 2023 ha bloccato l’appalto dei lavori e ha lanciato ai funzionari tecnici comunali un atto di impulso per la progettazione basata su quattro piloni in un alveo largo 130 metri che creano riflusso, interferiscono sul trasporto solido nelle acque e con l’ambiente, e che innalzano di tre metri il franco libero e l’ingombro del panorama circostante, oltre ad avere costi e tempi di esecuzione superiori.
Sempre che la realizzazione in deroga del collegamento tra due argini “a pericolosità idraulica elevata” (Zone A “rosse” entrambe) ottenga l’approvazione dell’Autorità dipartimentale di Bacino del Roya.
Tanto per la precisione in vista del “rapprochement” con la nuova Amministrazione.
Gaetano Scullino

Multe e Passerelle !

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Sono lieto che Di Muro abbia aumentato il limite di velocità da 30 a 50 km/h in via Carabiniere Fois.

Continuano però a fioccare sanzioni a Porra, dove c’è ancora il cartello dei 50 km/h dopo la fine dell’abitato.

Di Muro a seguito della presentazione di una mia interpellanza, ha dichiarato che avrebbe fissato a 70 km/h il limite di velocità in quella tratta, ma non ho ancora visto la nota a sua firma, pur avendone richiesta copia.

Sono anche in attesa di sapere quante sanzioni sono state sinora irrogate a Porra ed in città ma, chissà perché, sembra un segreto di Stato !
(si parla di oltre 14.000 contravvenzioni )

A quanto pare l’ufficio in via Dante notificherebbe 120 sanzioni al giorno, ma attendiamo il dato esatto, che, evidentemente, non potrà essere tenuto nascosto ancora per molto tempo.

Un bell’introito per il Comune di Ventimiglia, a spese dei cittadini e dell’entroterra!

Negli ultimi cinque mesi che Di Muro è al governo della città non abbiamo ancora visto nulla.

Sinora è stato molto capace ad autoincensarsi, a dare colpe a Ioculano, a me ed al Commissario ed a fare tante passerelle, nazionali e regionali, nessuna però sul Roja.

Gaetano Scullino