Alcuni dati sui quali riflettere

Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo la consueta analisi economica di un nostro lettore molto attento a ciò che accade nel mondo.

Buona lettura a tutti!

  • ” I nostri “Reggitori” sono di fronte ad un dilemma senza soluzione positiva: qualunque cambiamento di rotta provocherebbe la distruzione del nostro sistema economico-finanziario, mantenere caparbiamente l’attuale politica porta ad una sicura ed ancor più violenta catastrofe. L’ultima riprova l’abbiamo avuta ieri alle 14:00 ( nostre, che erano le 8:00 negli USA ) quando sono stati resi noti i dati sui posti di lavoro non agricoli aggiuntivi di maggio. Si speravano 200 000, ci si sarebbe accontentati di 160 000 … ma alla fine sono risultati solo 38 000, il dato più basso dal settembre 2010 … e dopo tutti i QE ed il costo del denaro quasi a zero ( per non parlare degli interessi negativi o NIRP, dato che in giro nel mondo ce ne sono già per $10 Trilioni ). Uno shock, soprattutto per le borse europee, che sono passate dal +1% al -1,2 % … nel migliore dei casi. Wall Street, che doveva partire leggermente positiva, ha cominciato male, é scesa di quasi un punto anche lei … per poi riprendersi nel finale, sino quasi a riconquistare la parità. L’oro é balzato da 1 212 a 1 242 ed il cambio Euro/Dollaro é schizzato da 1.11 ad 1.13 in pochi minuti. Insomma i nervi sono tesissimi e si pretende sempre più liquidità e sempre a minor costo, meglio se il creditore debba pagare il debitore e non viceversa. Quousque tandem, Catilina, abutere patientia nostra? La cosa più grave( e più misconosciuta ) é la riduzione percentuale delle forze di lavoro, la Labor Force Partecipation Rate, scesa a maggio negli USA al 62,6 %, con la perdita secca di 664 000 unità, per un totale di 94,7 milioni di gente a spasso. Nell’ottobre del 2013 quando si era scesi a 62,8 % il panico si era diffuso…. ma ci si abitua a tutto ed io prevedo, che la speranza, non la ragionevolezza, prevarrà, ma fino a quando?Direi, che ce ne sarebbe abbastanza, ma voglio aggiungere tre notarelle:
    L’OPEC sembra in balia della lotta tra Sauditi ed Iraniani, si sono superati i $50, per poi ripiegare. Tutti gli oceani sono disseminati di petroliere giganti in attesa di scaricare…. e l’Iran deve ancora cominciare a pompare sul serio …come disse John Paul Jones: I have not yet begun to fight!…Le compagnie petrolifere minacciano la fine dal mondo se si insiste a lungo a stare sotto i $50…
    Il Giappone comincia davvero ad avere il fiato corto, dopo 25 anni di tentativi disperati per uscire dalla stagflazione. Ha resistito così a lungo perché usciva da un lungo periodo di vacche grasse, che il resto del mondo non ha avuto. Credo proprio, che sarà il primo a scoppiare e conto su di lui per tirare i remi in barca per tempo.
    Ultima la Cina: fiumi di tassisti hanno scioperato contro la concorrenza della Huber … e fiumi di auto della polizia hanno cercato di fermarli
    Insomma: se tutto va bene, siamo rovinati. …. eppurtuttavia :
    C’è un’ape che si posa su un bottone di rosa: lo succhia e se ne va. Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa”.
    5 giugno 2016 – Bea M. –

     

     

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