CIVITAS E VENTIMIGLIA SERVIZI POSSONO PROCEDERE PER LEGGE

Qualcuno si è accorto che non si poteva proseguire con tutti quei rinvii e norme di difficile interpretazione. Il caos era assicurato e i danni altrettanto. Il rischio principale lo abbiamo visto noi seguendo le vicende di Ventimiglia. Con la scusa di risparmiare e con la scusa che la legge l’imponeva (anche se non era vero) si è andati verso la liquidazione di società sane, anzi sanissime, e si sono spesi tanti soldi per consulenze e compensi vari.

Dopo il tentativo (fallito) di liberalizzare il mercato dei servizi pubblici locali e dopo la successiva, breve stagione delle privatizzazioni (anch’esse non riuscite) delle società a partecipazione pubblica locale, il legislatore cambia ora nuovamente rotta.

La legge di stabilità 2014 (legge 147 del 23 dicembre 2013), con un solo articolo smonta pezzo per pezzo il mosaico delle dismissioni societarie:

– l’art. 1, comma 561, abroga l’art. 14, comma 32, del DL78/2012, convertito in legge 30 luglio 2010, n. 122, cioè non è più in vigore il divieto di costituire società ex novo a carico dei Comuni sotto i 30.000 abitanti, e non è più in vigore l’obbligo di dismissione delle società in perdita entro il passato 30 settembre 2013;

– l’art. 1, comma 562, abroga l’art. 4 del DL 95/2012, convertito in legge 135/2012, nella parte in cui si prevedeva l’invito agli Enti Locali di chiudere le società strumentali entro il 31 dicembre 2013 (ulteriore conferma, questa volta senza dover interpretare, che Civitas e Ventimiglia Servizi possono proseguire il loro lavoro);

– dulcis in fundo, lo stesso comma 562 dell’art. 1 abroga l’art. 9 del medesimo DL 95/2012, là dove esso prevedeva l’obbligo alle Amministrazioni locali di sopprimere o accorpare enti, agenzie e organismi di qualsiasi natura giuridica che esercitano le funzioni fondamentali e amministrative attribuite agli Enti territoriali.

Adesso occorre aspettare e non peggiorare la situazione. Calma e sangue freddo e attenzione a non sprecare altro denaro pubblico. Preciso che non sono contrario per definizione o per principio alla messa in liquidaizone della Civitas, sono contrario a liquidare senza pensare alle conseguenze del gesto, a liquidare senza un’adeguata programmazione. Errore questo che è certamente stato fatto per la Ventimiglia Servizi.

22 gennaio 2014 – Marco Prestileo

P.S. Come ho più volte detto a tante persone, ora metto tutto nero su bianco, ricordatevi che se volete proseguire con la messa in liquidazione della Civitas dovete prevedere almeno l’emissione delle fatture per il passaggio dei beni realizzati dalla società che passeranno al Comune, questo diventa il momento di farlo, altrimenti l’IVA viene evasa (ma questa volta davvero, non solo come pura teoria). Questo principio era previsto dall’inizio e risulta scritto in ogni documento ufficiale. Non ditemi poi che non l’avevo detto e scritto.

P.S.S. Credo che adesso, a bocce ferme, tutti quelli che gridavano che la Civitas era piena di debiti si siano accorti di aver sbagliato ad interpretare i numeri del bilancio e che i conti d’ordine iscritti in un bilancio non sono debiti e che i debiti si creano se si liquida la Civitas.

2 pensieri su “CIVITAS E VENTIMIGLIA SERVIZI POSSONO PROCEDERE PER LEGGE

  1. Io non so quasi nulla di contabilità pubblica. Ma non aver previsto l’emissione delle fatture per l’acquisto da parte del Comune dei beni inseriti nei cespiti di Civitas non implica automaticamente l’impossibilità a rilasciare un parere di regolarità contabile sulla delibera (e/o l’annullamento della delibera con sanzioni a carico di chi invece il parere positivo lo ha espresso)?

  2. Anch’io dichiaro apertamente la mia quasi totale ignoranza sul tema inerente la contabilità pubblica , ma altrettanto non credo di essere così sprovveduta da non aver ben compreso i passaggi normativi che sottendono le cd. società in house come Ventimiglia Servizi e Civitas . Una cosa è certa : in Comune sull’argomento , hanno fatto un po’ di confusione , con l’aggravante di aver preso di petto ( con mancanza totale di umiltà , aggiungo io ) , una questione delicatissima , che attiene a tematiche importanti come i lavori pubblici ( con il conseguente mantenimento del decoro cittadino e delle manutenzioni ordinarie indispensabili ) e le entrate tributarie ( i soldini dei cittadini ) , avendo come unico ed imprenscindibile obbiettivo , lo scardinamento dell’esistente . ( ho già espresso piu’ e piu’ volte il mio pensiero dalle pagine di questo blog ) . Tutto cio’ , fra le tante conseguenze , ha prodotto una serie di disservizi , di ordini e contrordini , di confusione , tali da generare una spirale infernale , dalla quale difficilmente riusciranno ad uscire . Una cosa è certa : il legislatore nazionale ha aiutato molto l’insorgere di tale situazione , ma sarebbe bastato leggere attentamente le norme e dare alle stesse la giusta interpretazione . Così non è stato e i risultati purtroppo non tarderanno a rendersi evidenti ed irreversibili .
    Spero soltanto che giugno arrivi in fretta e che chi si prenderà la briga
    ( diciamocelo : bisogna proprio averne una gran voglia al giorno d’oggi , di fare il sindaco !! ) di amministrare la città , si armi di santa pazienza e di un sano sentimento di amore per la stessa , si circondi di persone capaci e di esperienza ( attenti alle sirene del ” il nuovo che avanza è bello e migliore ” ) , perché ciò che troverà al suo arrivo , richiederà anni di duro lavoro …. B.M.

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