Ecco come l’Amministrazione finanziaria controlla le nostre spese senza chiederci niente.

Entro il 30 aprile devono essere trasmesse all’Anagrafe tributaria una serie di comunicazioni volte a favorire l’attività di accertamento dell’Amministrazione finanziaria. Entro martedì prossimo una serie di enti e soggetti economici dovranno procedere, senza coinvolgerci personalmente,  ad inviare una serie di comunicazioni all’Anagrafe tributaria, riguardanti il 2012, utili a rafforzare ed ottimizzare l’attività di accertamento dell’Amministrazione finanziaria.Si tratta, in particolare, delle seguenti comunicazioni: dati degli interessi passivi sui mutui agrari e fondiari (da parte degli operatori finanziari); informazioni relative agli interessi pagati a persone fisiche o altre entità residenti in un’altra nazione Ce (da parte degli operatori finanziari); dati dei contratti di appalto stipulati dalle amministrazioni pubbliche; l’immatricolazione o la cancellazione di barche (da parte degli uffici marittimi e della sezione nautica degli uffici della motorizzazione civile); dati degli assistiti che hanno versato contributi previdenziali e assistenziali (da parte degli enti previdenziali); dati dei contratti di assicurazione (da parte delle compagnie di assicurazione); dati delle iscrizioni, variazioni o cancellazioni dagli Ordini professionali (da parte di questi ultimi); dati dei contratti di telefonia fissa, mobile e satellitare relativi a qualsiasi tipologia di utenza (da parte delle compagnie telefoniche); dati dei contratti di somministrazione di energia elettrica, acqua e gas (da parte delle aziende e degli intermediari incaricati); informazioni desumibili dall’attività di smaltimento dei rifiuti urbani (da parte degli enti locali e delle società concessionarie che gestiscono il servizio).

Tutti questi dati andranno nel cervellone dell’Amministrazione tributaria per segnalare le nostre spese. Se ad esse aggiungiamo tutte le movimentazioni finanziarie derivanti dai pagamento effettuati con carte di credito, potete immaginare come la schedatura si completi.

E tutto quanto sopra senza richiedere a noi cittadini nulla, nessun dato. Viene fatto tutto senza coinvolgerci e in modo automatico. Vedremo che risultati ne deriveranno. Come continuiamo a ripetere tutti, ben venga la lotta all’evasione fiscale ma il rischio é che chi ci rimetta siano soli quelli che di imposte e tasse ne pagano già troppe.

29 aprile 2013 – Marco Prestileo

Fonte: Fisco Oggi

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