Ventimiglia Zona franca urbana, tra la realtà e il sogno: vietato mollare.

zfuComplimenti a Gigliola Coppo, all’AIDDA (Associazione Donne Dirigenti d’azienda) e al Sindaco Joculano per aver permesso di iniziare nuovamente a sognare, mantenendo i piedi a terra. Guai mollare la vera grande opportunità della Zona Franca Urbana a Ventimiglia.

Il 6 ottobre del lontano 2012 scrivevo su questo sito: “…. Qual è l’asso che ha nella manica? Fortunatamente il Presidente Monti per individuare le nuove zone franche, fà riferimento ad una delibera del Cipe, che elenca tutte le 22 città: 3 in Sicilia (Erice, Catania e Gela), Calabria (Rossano, Crotone e Lamezia), Puglia (Lecce, Taranto e Andria), Campania (Mondragone, Napoli e Torre Annunziata), Sardegna (Cagliari, Iglesias e Quartu Sant’Elena), 2 nel Lazio (Sora e Velletri), una in Abruzzo (Pescara) e Molise (Campobasso). Tra le aree del nord figurano solo Massa-Carrara, in Toscana, e Ventimiglia, in Liguria. Quindi anche Ventimiglia deve essere prevista nel provedimento finale.

Nessuno ha modificato la delibera CIPE che ha costitutito le zone franche in Italia, le 22, tra cui Ventimiglia. La Commissione Europea ha avvallato, a suo tempo, durante l’Amministraizone Scullino, le 22 zone franche urbane, compreso Ventimiglia. Come si può escludere adesso Ventimiglia? Bisogna muoversi velocemente ed insistere, con l’aiuto – a suo tempo sempre concesso – della Provincia di Imperia e della Regionale Liguria. Ricordiamoci che il Ministro alla Sviluppo Economico, per conto della Repubblica italiana, aveva siglato il contratto con il quale si riconosceva a Ventimiglia lo status di zona franca urbana. Ventimiglia, 6 ottobre 2012 – Marco Prestileo”

Possiamo riuscire a concludere un iter difficile e complesso, ma in grande parte (la maggiore parte) già fatto. E’ sufficiente un decreto anche con pochi soldi, l’importante è partire. Oltre al Governo, la Regione Liguria dovrebbe impegnarsi ad aggiungere qualcosa, ci sono diverse possibilità di cui vi dirò più avanti. Ricordiamo a tutti i nostri interlocutori che applicando i benefici alle nuove iniziative imprenditoriali non viene a mancare alcun gettito oggi già percepito, ma semmai solo minori NUOVE entrate per lo Stato.

Forza, l’Amministrazione Joculano e quella regionale non devono mollare, il traguardo è vicino.

26 settembre 2015 – Marco Prestileo

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