Lesa maestà o abuso d’ufficio?

Il Dott. Aversa (unitamente agli altri suoi colleghi, se cointeressati) mi scuserà se rispondo solo oggi alla sua ultima esternazione a mezzo stampa (leggi qui) ma ero occupato con cose più importanti: dare incarico ai miei legali per querelarlo nuovamente e preparare l’albero di Natale.

Non capisco cosa voglia il Dott. Aversa da me e perché sia sempre così aggressivo: mi sono chiesto se devo interpretare questo suo atteggiamento come una vera e propria persecuzione o come un semplice abuso di potere. Non mi sono dato delle risposte, la querela farà il suo corso e secondo legge si vedrà, la prego solo, Dott. Aversa, di non arrabbiarsi ancora, è Natale. Non è una questione personale, non la conosco, né voglio conoscerla, voglio solo avere la libertà di esprimere e denunciare le possibili illegittimità che ritengo di vedere, assumendone la piena responsabilità. Così ho voluto fare con l’articolo da lei incriminato (leggi qui).

 Precisato quanto sopra, voglio solo dire al Dott. Aversa che la Lex Iulia maiestatis o Lex Iulia de maiestate è una legge emanata nell’8 a.C. per volere dell’imperatore Augusto e, pur riconoscendo al Dott. Aversa la possibilità di considerarsi l’imperatore di Ventimiglia, non credo che sia ancora una legge applicabile. Il crimine di “lesa maestà”, comunque, non può applicarsi ad un cittadino che non fa altro che segnalare possibili illegittimità. Nessuna offesa o minaccia è stata arrecata alla figura dell’imperatore e quindi alla sua auctoritas. Non sono invece altrettanto certo che non possa ritenersi offensiva e minacciosa la reazione del Dott. Aversa, certamente spropositata e volutamente effettuata attraverso l’uso dei mass media per darvi risalto e clamore.

L’art. 13 dello statuto del Comune di Ventimiglia, alla lettera d), assicura il diritto di iniziativa e proposta da parte dei cittadini singoli e portatori di interessi diffusi su problemi di rilevanza generale (la gestione delle entrate comunali) per la migliore tutela di interessi collettivi (evitare sperperi di denaro pubblico e mancati incassi di tributi locali). Si rilegga cosa ho scritto, caro Dott. Aversa, forse sono stato troppo duro e diretto ma ho solo segnalato cosa ho letto e interpretato, senza voler offendere nessuno (tantomeno il dirigente competente). Lei doveva solo verificare e deve, ripeto deve, intervenire qualora quello da me segnalato sia vero. Avete fatto una gara pubblica? Avete avviato una selezione pubblica prima di riassumere con partita IVA un dipendente che era stato appena licenziato? Esiste una delibera che preveda la reinternalizzaiozne del servizio di riscossione dei tributi locali prima gestito dalla Ventimiglia Servizi? E’ vero che il costo del dipendente riassunto è superiore a quello prima pagato per due dipendenti? Semplici domande, nessuna intenzione di offendere o indimidire nessuno.

Provvederò comunque ad effettuare nuovi e formali esposti, segnalazioni, come quella inviata al Comune di Ventimiglia, alle altre Autorità competenti, come ogni cittadino dovrebbe fare per sottoporre all’attenzione delle stesse fatti di cui ha notizia, affinché possa essere valutato se ricorrono ipotesi di reato o violazioni di norme amministrative.

Le auguro comunque buon Natale.

23 dicembre 2013 – Marco Prestileo

 

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