2014: se sai di essere nel giusto, ti aspetti giustizia

Il 2013 é finito, é stato decisamente un anno particolare per me, un anno in cui ho dovuto prendere atto che é possibile che accada l’inimmaginabile, senza esserne minimamente responsabile. Mi capitava di sentire dire un detto che spesso ripetevo anch’io: “male non fare paura non avere”. Sono ancora convinto che non sia sbagliato pensarlo ma …….in futuro lo ripeterò di meno. Posso comunque dire che “se sai di essere nel giusto, ti aspetti giustizia”, ed io sto aspettando con serenità.

Piú in generale posso dire che il 2013 é stato un anno ondivago, alti e bassi. Tra i punti bassi metto certamente lo stato di degrado manutentivo della Città: peccato davvero che non solo si sia fermato il miglioramento continuo a cui ci eravamo ben abituati, ma sono riusciti a rovinare tutto così bene da portarci in una situazione di non facile recupero, anche se é possibile.

Tra i punti alti, del 2013, metto certamente  l’apprezzamento e la vicinanza dei cittadini, mi hanno dato forza e coraggio, mi hanno spronato, mi sono continuato a sentire amato dalla  mia Città che anch’io amo tantissimo.

Adesso aspettiamo il 2014, sarà un anno certamente positivo sia perché torneremo ad essere liberi, gli “invasori” saranno allontanati e sostituiti attraverso libere e democratiche elezioni, sia perché é l’anno in cui arriveranno i primi giudizi su quanto é accaduto da persone terze, che giudicheranno sulla base delle prove e non delle dicerie, come sino ad oggi fatto.

Sorridiamo e accogliamo a braccia aperte l’anno 2014, che sia un anno giusto e benevolo nei confronti di tutti coloro che hanno sofferto ingiustamente, qualunque sia stata la ragione. E’ questo l’augurio che rivolgo a tutti. Infine, voglio ringraziare tutti coloro continuano ad inviarmi segni di solidarietà, amicizia e stima. Ricambio a tutti i miei più sentiti auguri e grazie della fiducia, sono moltissimi i messaggi che mi invogliano a continuare con la passione e l’impegno di sempre. Auguri a tutti, cari amici, a voi e ai vostri cari.

31 dicembre 2013 – Gaetano Antonio Scullino

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