La prepotenza

prepotenzaSe la prepotenza è del mafioso, tu la puoi sconfiggere – seppure con mille difficoltà – con l’aiuto e il sostegno dello Stato, se la prepotenza è dei rappresentanti dello Stato non puoi far altro che aspettare che essi cambino o che altri rappresentati dello Stato si accorgano che oltre un certo livello non si può andare: l’esasperazione è controproducente anche per il prepotente, dopo vi è la ribellione.

8 marzo 2014 – Marco Prestileo

Aforismi più famosi

Non immaginare le cose come le giudica il prepotente o come egli vuole che tu le  giudichi, ma sappile vedere come effettivamente sono. Marco Aurelio, Pensieri, 166/79

Il prepotente meno sopportabile è quello che pretende anche l’applauso. Dino Basili, Tagliar corto, 1987

Non si vive al mondo che di prepotenza. Se tu non vuoi o sai adoperarla, gli altri l’adopreranno su di te. Siate dunque prepotenti. Così dico dell’impostura. Giacomo Leopardi, Zibaldone, 1817/32 (postumo 1898/1900)

Il genere umano e, dal solo individuo in fuori, qualunque minima porzione di esso, si divide in due parti: gli uni usano prepotenza, gli altri la soffrono. Giacomo Leopardi, Pensieri, 1845  (postumo)

Se il mondo è pieno di prepotenti la colpa è di chi non lo è. Alessandro Morandotti, Minime III, 1980

Porgere l’altra guancia, quando non è viltà, è prepotenza fatta a sé stessi. Giovanni Soriano, Maldetti. Pensieri in soluzione acida, 2007

Un pensiero su “La prepotenza

  1. Mi spiace contraddirti: io ammiravo la sana prepotenza dell’amministrazione precedente. Si rivolgeva ai potenti (confindustria, grandi imprenditori) e a meno potenti. Poteva essere una prepotenza giusta o sbagliata ma era semplicemente l’espressione forte di un modo di governare. Ben altra cosa é la vigliaccheria di chi spara da lontano, certo di non poter essere colpito, e mirando solo a chi considera più debole: a scuola, da piccoli, potevamo ammirare i potenti e i prepotenti ma disprezzavano, come solo i bambini sanno fare, i vigliacchi che”andavano dalla maestra”. Vigliacco é una parola che si usa sempre meno nella nostra società adulta. Peccato.

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