La piramide del potere

piramide del potereSenza andare a cercare gli ufo, senza essere paranoici, senza chiederci chi si muove dietro le stragi ancora oggi irrisolte, prescindendo da eventuali e segreti accordi Stato – terrorismo o Stato- mafia, evitando di vedere cospirazioni dietro a tutto, credo possiamo tutti condividere che esistono “dei poteri forti” e che è possibile che chi compie un’azione o una scelta non coincida sempre con il soggetto “pensante” che non apparendo “muove i fili”. Nulla di scandaloso se si immaginano scenari puri e legittimi, preoccupante se “la piramide dei potenti” si concentra su questioni poco nobili e immorali, devastante in molti altri casi.

Passiamo però ad individuare una possibile classifica dei soggetti più potenti integrati al Sistema e che ne decidono la strategia e i condizionamenti. Le ipotesi possono essere tante ma credo che per sintesi possa essere presa come calzante la classifica fatta in un articolo apparso su Oggi che vedeva al primo posto, al vertice della piramide, gli “Sponsor”: un gruppo di holding capaci di influenzare i comportamenti sociali e le singole scelte, attraverso una operazione di sistematico plagio mediatico, tale da indurre gli individui alla dipendenza. L’area sottostante agli “Sponsor” è occupata dalla “Finanza”, che ingloba banche, banchieri, compagnie di assicurazione, ecc., che si occupano di speculazione, transizioni finanziarie, aggiotaggio e usura. Più in basso, troviamo la “Politica”: una società che eroga servizi a fronte di poltrone, privilegi e impunità. Un uovo spesso vuoto, ma che impone le regole del gioco, accogliendo e soddisfando le istanze dei vertici della piramide. Da questa lista, è stato omesso volontariamente la “Criminalità Organizzata”, poiché la stessa è distribuita in maniera omogenea e trasversale all’interno di tutti i soggetti occupanti la piramide del potere, a tal punto da renderlo un unico blocco, coeso e impermeabile ad ogni altra interferenza esterna. Alla base della piramide ci siamo noi, il popolo (lavoratori dipendenti, pubblici e privati, artigiani, piccole imprese, agricoltori, contadini, badanti, studenti ecc.. ecc..).

Cambiando dimensione, passando dal Sistema Italia o Mondo alla nostra realtà comprensoriale o provinciale, la piramide del potere, è disegnata in maniera apparentemente diversa ma che si rispecchia molto a quella sopra descritta. Al vertice troneggiano i detentori del “potere economico locale”, un gruppetto di imprenditori che sponsorizzano i mass media e i politici e che sono supportati, quando serve, dalle Banche per i loro affari. Essi sono attorniati da cortigiani più o meno colti (giornalisti, politici che si considerano di seria “A”, professionisti e piccoli imprenditori di serie “B” che devono però far campare la propria famiglia) e da ignoranti ai quali fanno credere di contare qualcosa (blogger prezzolati, ancora i politici ma questa volta di serie “B” e gli appartenenti al mondo della criminalità, per i lavori sporchi). Questa piramide ha i lati schiacciati quasi a toccare il basso. A livello intermedio vi sono pochi politici di serie “lusso”, quelli che contano se i poteri economici lo vogliono, i rappresentanti di categoria (degli industriali, dei commercianti, dei professionisti, dei lavoratori, ecc.) e i burocrati che contano solo per rallentare o affossare, diversamente diventano ininfluenti. Tutto il resto, dell’area della piramide, è di pertinenza dei lavoratori volenterosi e del popolo delle idee: un’enorme massa di individui che con la loro forza di volontà e passione, traducono ogni loro fatica in beni di consumo essenziali, cultura, arte, tradizione, gioia e svago. Una ricchezza illuminata senza precedenti che viene sputtanata quando va in conflitto con i vertici della piramide.

A lato della base, una protuberanza, un rigonfiamento anomalo, composta da un’orda di fannulloni, scansafatiche e parassiti, spargi fango di profesisone, che hanno mercificato la loro dignità, che praticano la corruzione e il tradimento come regola relazionale, per portare a casa il massimo risultato con il minimo sforzo. Una infinita folla di bestie umane che oggi occupano la gran parte dell’area della piramide, fiaccati nel corpo e nello spirito, e avulsi da ogni sussulto di orgoglio e di voglia di verità, giustizia e bellezza.

26 marzo 2014 – Marco Prestileo

 

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