frontalieriPer i nostri frontalieri che non avevano ancora regolarizzato la propria posizione fiscale, presentando la dichiaraizone dei redditi in Italia per i redditi di lavoro prodotti in Francia o nel Principato di Monaco, il rischio di essere “scoperti” dal nostro Fisco aumenta grazie anche al nuovo accordo raggiunto tra i Paesi dell’Unione Europea.

Infatti sulla Gazzetta Ufficiale del 17 marzo 2014, n. 63 è stato pubblicato  il Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 29, di recepimento della Direttiva 2011/16/UE relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale. Diventa   quindi obbligatorio lo scambio   tra i paesi membri dell’UE di dati rilevanti  come redditi di lavoro, compensi corrisposti ai dirigenti, polizze vita, pensioni e proprietà immobiliari, a partire dal  2015 (per il periodo d’imposta 2014) mentre dal 2017 saranno compresi anche i dati su dividendi,  plusvalenze e royalties.

I maggiori controlli aumenteranno non solo per i lavoratori frontalieri ma anche per chi, ad esempio, stipulava una polizza assicurativa in Francia e non ne teneva conto nei calcoli del proprio redditometro. Anche detenere una casa in Francia e non dichiararla diventa sempre più rischioso.

24 marzo – Marco Presitleo

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