Dal 2015 nuovo regime forfettario per le nuove partite IVA

regime forfettarioChi intendesse aprire una nuova partita IVA per esercitare un’attività d’impresa (commerciale o artigianale), arti o professioni, può optare per la scelta di un nuovo regime fiscale forfettario, purché si verifichino alcune condizioni. Diciamo subito che non sussistono più limiti di età (il precedente regime agevolato, così detto dei minimi, fissava l’età massima di 35 anni), che si pagherà un’imposta sostitutiva del 15% (nel precedente regime agevolato era solo del 5%) e che il tetto massimo dei ricavi (corrispettivi o compensi) annui non deve superare una determinata soglia che varia al mutare del tipo di attività che si intende esercitare (prima era per tutti di massimo euro 30.000,00 annui).

Andiamo per gradi e diciamo quali sono i principali vantaggi:

  • il 15% è l’imposta fissa che si paga in sostituzione dell’IVA, dell’IRPEF e dell’IRAP;
  • chi aderisce a questo nuovo regime agevolato non dovrà applicare gli studi di settore, né i parametri e non dovrà tenere i libri contabili ma solo numerare e tenere le fatture emesse e ricevute.

Questo nuovo regime è applicabile solo per chi inizia un’attività e ritiene di non superare i seguenti limiti massimi di ricava annui:

  • costruttori edili, attività immobiliari, intermediari del commercio e attività professionali: euro 15.000;
  • industrie alimentari e delle bevande: euro 35.000;
  • Commercio all’ingrosso e al dettaglio e attività di servizi di alloggio e di ristorazione: euro 40.000;
  • commercio ambulante di prodotti alimentari e di bevande: euro 30.000;
  • commercio ambulante di altri prodotti e ogni altra attività economica non sopra indicata: euro 20.000.

Essendo un regime forfettario i costi che vengono riconosciuti come detraibili non devono essere documentati, ma la base imponibile, su cui calcolare l’imposta sostitutiva del 15%, dipende dalla percentuale di redditività applicabile a seconda dell’attività esercitata, variabile da un 40% ad un massimo dell’86%.

Ad esempio: se i ricavi prodotti nell’anno sono stati euro 10.000 e l’attività è quella di un commerciante (sia all’ingrosso che al minuto), la percentuale di redditività è del 40% e quindi si considererà che questo commerciante avrà guadagnato in quell’anno euro 4.000 con un pagamento sostitutivo di IVA, IRPEF e IRAP di euro 600 (4.000 per 15%).

Naturalmente la sinteticità dell’articolo e la complessità della materia fiscale non consente di essere esaustivi, consigliando comunque di rivolgersi sempre prima di ogni scelta al proprio commercialista di fiducia.

9 gennaio 2015 – Marco Prestileo

P.S.  Salvo che in determinate situazioni il nuovo regime fiscale si applica anche alle partite IVA esistenti

 

 

 

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