Dopo che i tecnici al governo hanno incaricato altri tecnici

Questa volte sembra che sia stato davvero deciso. Tagliano quasi la metà delle Province delle Regioni a Statuto Ordinario. Si prevede di risparmiare, in generale, circa 5 miliardi di euro. Sono pochi, sono tanti, il problema non credo sia neanche da porsi, forse bisognerebbe chiedersi se le Province servono o non servono. Perché spendere male i soldi pubblici anche se “pochi” è inaccettabile. Bisognerebbe quindi capire come spendiamo i soldi pubblici e quale ritorno creano per la collettività. Ma questo è un altro ragionamento che faremo magari in un successivo articolo, magari prendendo spunto dai commenti che seguiranno.
Ora vorrei tentare di chiarire meglio quante Province verranno soppresse. In tutto, dovrebbero essere 42 le Province che verrebbero “cancellate”. Ma avverrà solo nelle Regioni a Statuto Ordinario. Infatti, a non essere toccate sarebbero comunque le province delle Regioni a statuto Speciale e i Capoluoghi di Regione.
Si cancellano alcune province, ma dovrebbero nascere le città Metropolitane.
L’Associazione nazionale dei Comuni Italiani aveva sollecitato già qualche anno fa la predisposizione di una normativa per l’introduzione di città metropolitane, che sarebbero dovute essere dieci in tutto: Torino, Milano, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Reggio Calabria. In realtà la normativa esisterebbe e risalirebbe al 2010, ma però di fatto è rimasta inattuata. L’introduzione delle città metropolitane comunque, oltre a generare un notevole risparmio dovrebbe anche sopprimere le Province stesse e ridisegnare le amministrazioni statali periferiche. Guardando la nostra Liguria, serve avere il comune di Genova e la provincia di Genova? O sarebbe meglio e meno costoso avere la citta metropolitana di Genova?
Ma torniamo al risparmio previsto di 5 miliardi di euro, da dove deriverebbe e siamo sicuri che si riesca poi a risparmiare davvero? Ecco le previsioni dei tecnici: 500mln derivanti dall’istituzione delle città metropolitane così come dalla riduzione delle Province stesse; altri 500mln dalla rinnovata efficienza delle amministrazioni provinciali; 2,5 miliardi dalla revisione degli uffici statali periferici; 1,5miliardi derivanti dalla soppressione di enti e agenzie strumentali. Se lo dicono loro, i tecnici dei tecnici, sarà certamente vero, ma non vi nascondo che quando sento dire che si risparmia istituendo nuove organismi, oppure che si risparmia grazie alla rinnovata efficienza che dovremmo trovare nelle amministrazioni provinciali, o ancora perché intendono revisionare degli uffici periferici accentrando le funzioni …… qualche dubbio mi sorge!!!!
A voi ogni successivo commento. Per curiosità vi posso dire che le Regioni italiane, numericamente, in termini assoluti, più colpite dai tagli delle province sarebbero quella dell’Emilia Romagna in cui ne sarebbero soppresse 7, ma soprattutto quella della Toscana che andrebbe a perdere nientemeno che 9 Province, in quanto non in possesso dei requisiti richiesti.
Tra le province da tagliare anche la nostra, la Provincia di Imperia che non risponde ad almeno due dei tre requisiti richiesti per il mantenimento, cioè: popolazione superiore a 350mila abitanti, almeno 3mila Km quadrati di estensione territoriale e almeno 50 comuni sul territorio (unico requisito rispettato con i suoi 67 comuni).
26 giugno 2012 – Marco Prestileo

Un pensiero su “Dopo che i tecnici al governo hanno incaricato altri tecnici

  1. Direi che come sempre le tue analisi sono impeccabili ! Concordo sul fatto che ultimamente sembra un ” must ” imprescindibile ” tagliare ” ad ogni costo , senza criterio , senza programmazione , come se riducendo i costi di alcune strutture , fin qui esistenti , si potessero risolvere problemi quali la mancanza di vera produttività ( parlo soprattutto delle Pubbliche Amministrazioni ) , la professionalità dei dipendenti , vedere finalmente la differenza fra chi lavora sul serio e chi invece “ruba ” lo stipendio . La parola d’ordine da seguire dovrebbe essere organizzazione del lavoro e meritocrazia . Obbiettivamente , ho sempre pensato che solo laddove vi sono dirigenti e funzionari veramente capaci e preparati , i dipendenti loro sottoposti , se hanno lo spirito giusto e le capacità , possono esprimere potenzialità ed efficienza ! Dove lavoro fino a qualche mese fa era così , era un piacere alzarsi tutte le mattine per raggiungere il proprio ufficio , era entusiasmante confrontarsi con persone capaci ed intelligenti , era stimolante …. Ora è un vero e proprio stillicidio ………… A presto e complimenti ! BEA .

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