E’ SEMPRE PIU’ DIFFICILE NASCONDERE LA VERITA’ DEI FATTI, I NUOVI MOTIVI AGGIUNTI DANNO RAGIONE A SCULLINO

Caro Gaetano,

con i motivi aggiunti abbiamo replicato ai primi documenti depositati dall’Avvocatura dello Stato, sinora sconosciuti. Delle notizie riservate contenute in quei documenti, a mio avviso, non è opportuno rendere conto, per non ledere l’onore di altre persone o l’immagine di altri enti e permettere comunque che si svolgano eventuali indagini nei loro confronti.

Con i motivi aggiunti è stata rilevata, tra l’altro, l’assenza di elementi concreti, univoci e rilevanti su collegamenti o condizionamenti degli amministratori con la criminalità organizzata di tipo mafioso, in quanto l’art. 143 TUEL, ai fini dello scioglimento di un Consiglio Comunale: 1) non si accontenta di mere congetture, prive di riscontro obiettivo; 2) prende in esame ipotesi alternative (un amministratore non può essere al tempo stesso collegato e condizionato); 3) non si occupa di coloro che amministratori non sono (es. i dipendenti comunali od il direttore generale); 4) non riguarda singoli crimini di tipo comune (bensì delitti di tipo associativo-mafioso).

E’ stato inoltre sottolineato che l’amministrazione sciolta è intervenuta in modo deciso nei settori che la giurisprudenza ritiene “sensibili” ai fini di garantire il rispetto di legalità, buon andamento ed imparzialità e difatti:

1) la Ragioneria dello Stato, a seguito di Ispezione (nel 2010), ha certificato l’andamento finanziario del Comune ed evidenziato le positive conclusioni sulle analisi di bilancio e le relative voci;

2) allo scopo di difendere la legittimità degli atti adottati dagli uffici – in particolare nei settori urbanistico, edilizio e commerciale – gli organi elettivi hanno deliberato di costituirsi in ben 222 azioni legali, di cui 88 affidate a legali esterni e le rimanenti all’ufficio legale interno;

3) la Giunta ha deliberato, per ben 15 volte, la demolizione d’ufficio di abusi edilizi, in sostituzione di privati rimasti inadempienti rispetto ad ordinanze di demolizione;

4) l’Amministrazione ha progettato e finanziato opere pubbliche per 50 milioni di euro (il Porto è un’opera privata, dunque non è ricompreso nel computo), di cui 24,5 milioni finanziati con contributi e finanziamenti statali e regionali e 20 milioni già terminati; per l’affidamento dei lavori pubblici il Consiglio Comunale ha approvato il protocollo d’intesa antimafia con la Prefettura. Dei centinaia di affidamenti (tra Comune e Civitas) e degli oltre 9.600 interventi di manutenzione (di Civitas), com’è noto, sono stati contestati (a nostro avviso illegittimamente) solo 2 affidamenti di Civitas alla Marvon (marciapiedi di Via G. Rossi – lungo Roja e di Corso Genova) ed 1 affidamento del Comune (lavori di tinteggiatura del mercato ortofrutticolo);

5) la Polizia locale ha emesso, ogni anno, decine di migliaia di verbali di violazioni del codice della strada ed effettuato arresti per piccoli furti o merce contraffatta, in collaborazione con la Procura e le Forze dell’ordine. In collaborazione con la Prefettura l’Amministrazione sciolta ha deliberato di collocare video telecamere per il controllo del territorio, che, a spese del Comune, sono state collegate (non solo ai terminali della Polizia locale, ma anche) alla Polizia di Stato ed all’Arma dei Carabinieri;

6) sono stati elaborati ed aggiornati numerosissimi regolamenti, tra cui il regolamento per la disciplina dell’organizzazione degli uffici e servizi, per l’elargizione dei contributi alle associazioni, edilizio, sulla disciplina dei contratti, generale delle entrate, del commercio su aree pubbliche, acustico, delle biblioteche, dell’auto-compostaggio domestico, per limitare le sale giochi, sulla certezza dei termini nel procedimento amministrativo, per la protezione civile, per gli impianti della radiofonia mobile, sui prodotti a denominazione comunale controllata, per lo smaltimento reflui, per l’accesso ai documenti amministrativi, per i concorsi pubblici, per la concessione di logo e patrocinio, per i controlli delle dichiarazioni sostitutive, di contabilità, del protocollo informatico, per la dispersione e mantenimento delle ceneri, per le sponsorizzazioni, il piano comunale per la somministrazione di alimenti e bevande, il piano commerciale etc.);

7) per il recupero di tributi locali (allo scopo di riscuoterli, anche coattivamente) è stata costituita una società strumentale – la “Ventimiglia Servizi srl a socio unico” – tuttora operante; per la lotta all’evasione, anche delle imposte e tasse nazionali, il Consiglio Comunale ha approvato una convenzione con l’Agenzia delle Entrate e la creazione di una banca dati capace di elaborare tutte le informazioni pervenute ai vari uffici e da banche dati esterne, funzionalmente collegate;

8) gli organi elettivi sciolti, con il supporto di quelli amministrativi, hanno prodotto quasi 1.000 delibere di Giunta ed oltre 550 delibere di Consiglio comunale.

Circa la legittimità dell’operato dell’ amministrazione sciolta è stato sottolineato che, da un lato, il controllo penale e contabile dell’operato di Civitas non ha evidenziato irregolarità e, dall’altro, il bilancio per l’esercizio 2011 – inclusi gli accantonamenti di spesa per € 119.967 concernenti la Marvon – è stato approvato dalla Commissione Straordinaria (nel mese di settembre 2012) senza modifiche rispetto a quello, predisposto dal Direttore Amministrativo Marco Prestileo e già approvato (nel mese di aprile 2012) dal precedente Consiglio di Amministrazione (composto dagli ex Consiglieri Comunali Galardini, Rea e De Lucia).

Invero l’attuale Commissione Straordinaria non ha svolto rilievi neppure sui bilanci precedenti della Civitas, relativi agli esercizi 2008, 2009 e 2010, inclusi gli accantonamenti di spesa di € 189.110 (2008), 244.485 (2009) e 193.004 (2010) a favore della Marvon, che, peraltro, non corrispondono affatto al 60% dell’importo totale delle opere appaltate, come invece riporta la relazione prefettizia.

Il fatto che Civitas abbia affidato lavori (percentualmente residuali) alla Marvon, è evidentemente dipeso – peraltro totalmente al di fuori di qualsivoglia intervento diretto o indiretto del Sindaco (anche in considerazione dell’autonomia della Civitas) – dalla competitività della Marvon, cooperativa che ha sempre prodotto regolari certificazioni antimafia.

Il settore tecnico del Comune ha certamente operato in stretta collaborazione con la Civitas, supportando tecnicamente sia l’Amministrazione che tale società e svolgendo un importante lavoro di programmazione, mediante la redazione di numerosi progetti, come comprova la delibera della Commissione straordinaria adottata con i poteri di Giunta, in data 6 giugno 2012, n. 47.

A riprova della legittimità degli affidamenti diretti alle cooperative sociali di tipo B e della loro economicità, basti osservare che l’attuale gestione commissariale ha indetto un bando, a mio avviso correttamente, con il medesimo sistema di affidamento utilizzato dall’amministrazione sciolta.

Da ultimo, quanto agli impiegati citati nella relazione, è stato evidenziato, da un lato, che non possono «imputarsi al Sindaco e alle compagini dal medesimo guidate le assunzioni operate da precedenti amministrazioni» (Consiglio di Stato, sez. V, 23 marzo 2004, n. 1556) e, dall’altro, che la Commissione Straordinaria, a riprova della legittimità delle assunzioni, ha continuato ad avvalersi della collaborazione dei medesimi soggetti.

Attendiamo che l’Avvocatura dello Stato depositi anche gli altri documenti che hanno portato allo scioglimento e, nel rispetto dell’eventuale divieto di diffusione (dunque facendoci carico, noi stessi, della corretta gestione di tali documenti), valuteremo se proporre o meno nuovi motivi aggiunti.

Ti saluto cordialmente

14 novembre 2012                                                 Avv. Marco MAZZOLA

Lascia un commento