Pasticcio all’italiana

e io pagoMondate e lavate le melanzane. Tagliatele a fette di un cm di spessore circa, cospargetele di sale, mettetele a strati su un tagliere e lasciatele a perdere l’acqua per circa un’ora, …… se volete leggere la ricetta del pasticcio di melanzane all’italiana cliccata qui.

Io volevo raccontarvi di un altro pasticcio fiscale all’italiana.

Il 730 precompilato, una pasticcio preannunciato, persino da noi sul questo blog, oggi è un vero pasticcio che ha messo intorno ad un tavolo (meglio tardi che mai, ma non si poteva fare prima?) tecnici dell’Agenzia delle Entrate, INPS e CAF per trovare le soluzioni alle maggiori criticità che però sono tante, troppe! Oltre ad essere incompleto, vi sono problemi pratici da non credere: il principale è rappresentato dal calcolo dei giorni lavorativi per determinare le detrazioni da lavoro dipendente, nel caso in cui il lavoratore abbia più di un sostituto d’imposta nel 2014, il sistema non riesce a calcolare correttamente i giorni lavorati e ad applicare le relative detrazioni. Non parliamo poi, ad esempio, delle deduzioni per colf e badanti, ecc.

Quello che dispiace di più non è prendere atto di un insuccesso clamoroso che negli anni sarà certamente corretto, ma della propaganda politica che si è fatto su TV e altri mass media da parte dei nostri governanti (prima di Renzi ve ne sono stati tanti altri uguali). E’ IL METODO ALL’ITALIANA: prima parliamo, ci vantiamo, diciamo quanto siamo bravi e belli, cerchiamo consensi e poi …. aggiustiamo i pasticci alla bene e meglio.

Le soluzioni in gioco per aggiustare questa nuova idea del 730 precompilato sono: una proroga per la presentazione della dichiarazione, ma anche la possibilità per il contribuente di effettuare correzioni nel caso di errori (non suoi ma) del Fisco nella predisposizione del 730 precompilato. Non è escluso che il governo intervenga in questo senso (si parla di uno slittamento al 17 luglio, rispetto all’attuale scadenza che, lo ricordiamo, è il 7 luglio).

Non si comprende però come la proroga possa risolvere il problema degli errori del Fisco nella predisposizione del 730 precompilato: se ci hanno mandato un 730 errato anche se si proroga rimane tale! Allora si discute di altre diverse ipotesi, fra cui quella per cui l’Agenzia delle Entrate potrebbe inviare un avviso ai contribuenti che hanno commesso errori legati a dati mancanti o non corretti nel modello precompilato, permettendo loro di effettuare, successivamente un nuovo invio (annullando quello precedente). Mi viene da dire: troppo buoni, voi avete sbagliato, il contribuente deve correggere i vostri errori e poi ringraziarvi che non lo sanzionate se corregge entro un determinato tempo!!! Si parla di poter integrare il 730 errato entro il 26 ottobre, oppure di correggere la dichiarazione presentando il modello UNICO (queste sono le strade tradizionali per correggere qualsiasi errore commesso in dichiarazione).

Altra soluzione, tanto paga pantalone (noi italiani) quella di permettere un nuovo invio del 730 precompilato (come dire sino adesso abbiamo scherzato) ma facciamolo fare ai privati ché loro sono capaci, quindi solo attraverso CAF o professionisti abilitati (sempre annullando la dichiarazione precedente). Quest’ultima sarebbe la soluzione più triste da ammettere ma certamente efficace.

La mia soluzione: licenziamo i super dirigenti che hanno fatto questo pasticcio all’italiana.

24 maggio 2015 – Marco Prestileo

 

 

 

2 pensieri su “Pasticcio all’italiana

  1. Dici bene caro Marco, com’è vero che ormai vige la logica distorta, nel pubblico impiego, ma non solo, che più sei incapace ed ottuso e più assurgi alle carriere migliori. Il tutto a scapito di colleghi molto preparati ma privi di ” padrini politici e non”, degli utenti onesti e di un miglioramento generale nell’efficienza amministrativa del paese…. Ma sai dal mio modesto osservatorio assisto quotidianamente allo spettacolo indecoroso ed indegno offerto da gruppi di cd yes men And women ( uomini e donne si comportano allo stesso modo, ahimè….), e per come si stanno mettendo le cose, l’amarezza rimane l’unica sensazione predominante… Quando chi deve valutare il mio lavoro è stato promosso non per meriti, ma x aver leccato e sbavato x anni, mi dici quale livello di stima o rispetto può ispirare??? Quale credibilità può pretendere di avere ?? Quali risultati può portare??
    Un carissimo amico qualche anno fa mi disse : ” ricorda, sono gli altri che devono riconoscere che sei in gamba, che sei capace, nel lavoro come nella vita… La modestia prima di tutto…”. Quel caro Amico eri tu Marco… Non passa giorno che io non pensi a quelle parole, così semplici e così vere…!
    Ad maiora carissimo amico, sempre….
    Beatrice

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