Solo tempo che passa

…e poi, succede sempre così: si spengono i riflettori su un problema e il problema non esiste più. Quando l’occhio (digitale) non vede, il cuore della collettività non duole più. E rimane il solo cuore dolente di chi l’occhio non può spegnerlo e, affacciandosi alla finestra, riconosce l’ineluttabile verità di gente accampata in Piazza Cesare Battisti*. Che a vederli dall’alto, sono poco più di gatti randagi, abbandonati al logorio del tempo e alle minime necessità di quotidiana sopravvivenza. Gente che, come i gatti, ha maturato la convinzione che la vita è solo tempo che passa. Gente che, come noi cittadini moderni, ha capito che il tempo non è altro che un grosso pennello in mano ai nostri amministratori che, a tinta unita, uniforma ogni cosa e rende indifferenti allo scricchiolio delle nostre città, alla povertà, all’assenza di un futuro.

29 luglio 2015 – Albino Dicerto

Un pensiero su “Solo tempo che passa

  1. Premetto che non condivido la politica immigratoria del nostro governo.
    Premetto anche che mi vergogno di appartenere al genere umano ogni volta che valico il confine.
    Mi vergogno per l’assenza assoluta di umanità da parte di questa Europa polarizzata in modo ossessivo solo sul pensiero finanziario e sulla compulsione tedesca di dominazione. A causa della ossessione l’Europa è malata e non è capace di discutere in modo sereno sul problema immigrazione.
    Spesso, penso a quando ero bambina e nel quartiere torinese della Madonna di Campagna dove risiedevo( non era figo come il quartiere Crocetta in quanto non vi erano palazzi con portineria, tanto per capirci) mi capitava di leggere ” non si fitta ai napoli”. I napoli erano tutti i nostri meridionali : rifiuto, chiusura e pregiudizio.
    Se il mio quartiere era cosi’ rifiutante non oso pensare come fosse la Crocetta dove vivevano e vivono professionisti e imprenditori!!
    Inevitabilmente penso ai vari stati europei, alla Gran Bretagna per esempio che colonizzando l’India si sentiva ( e si sente ancora) la padrona del mondo. Penso anche agli olandesi, francesi e poi inglesi che hanno preso il meglio alle Mauritius o Ile Maurice come preferisco chiamarla.
    Ora dopo aver rapinato arriva il conto da pagare!! E’ una questione karmica che piaccia o no. La legge del karma è inesorabile!!!
    Comunque a me queste persone che chiamo ” in attesa ” alla stazione di Ventimiglia o sugli scogli dei Balzi Rossi non sembrano gatti randagi convinti che la vita sia solo tempo che passa. A me sembrano persone molto determinate con una volontà di acciaio. Si stanno sottoponendo a sacrifici incredibili da molte settimane, perché hanno degli obiettivi e forse anche ideali.
    Riflettiamo.
    Quanto ai nostri amministratori penso che tentino di uniformare, di renderci indifferenti alla povertà e di toglierci l’idea di futuro. Il loro, penso sia solo un tentativo. Infatti se diventiamo indifferenti e senza progettualità gli amministratori hanno piena libertà di gioco. Sta a noi coltivare un pensiero autonomo, un ideale e proporre progetti. Questo si ottiene solo con la promozione della cultura che ci rende liberi dai pregiudizi.

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