Birra, Champagne e il testamento del blogger

Sarà la doppia maggiore età appena compiuta. 36 meravigliosi anni in cui ho conosciuto, senza poterci fare niente, l’evoluzione del me stesso interiore ed esteriore. Sono rimasto, indubbiamente, un gran figo. Il mio corpo ha pensato di agire contro gli inestetismi dei capelli bianchi eliminando il problema alla radice (del capello). Solo le foto sono rimaste a testimoniare il progressivo invecchiamento esteriore mentre, per quello interiore, è più facile sentirsi sempre uguali, incollati alla propria coscienza, depositaria del tesoro immutabile di principi e verità incrollabili. Poi capita di inciampare nei ricordi che, un po’ come le foto, mostrano le rughe dell’anima e i calli dell’esistenza. Ti rendi conto che quando un pubblico ministero autorizza il sequestro di tutti i pc di famiglia, senza un motivo da me riconoscibile come tale (ma ognuno ha i suoi limiti) e la violazione del domicilio di casa tua e se ne esce, dopo 5 anni, chiedendo la tua assoluzione, sostenendo che è colpa tua che “potevi anche spiegarti prima”, non hai nemmeno più la pretesa che la giustizia sia giusta. Accetti, rassegnato, che quel ragazzo col pizzetto alla Che Guevara in grado di “sentire le ingiustizie commesse da chiunque, in qualunque parte del mondo” si è comprato la casa a Bordighera e progetta un viaggio a New York, mentre ha rinunciato (rimandato?) al suo sogno del viaggio intorno all’Annapurna per quell’insostenibile leggerezza dell’essere che lo avvolge. Ti rendi conto che, però, quel ragazzo non è morto. E’ pronto a saltare fuori nelle crisi di mezza età del 36enne, non appena si sarà trasformato nel 45enne che gli chiederà conto di “cosa cazzo sei diventato?”. E allora, il 36enne, se è abbastanza sveglio, posa lo champagne. Riprende la lattina di birra. Guarda l’orto di casa sua e decide che lì ci sarà sempre un orto e non una piscina. Che la casa è il suo rifugio, inviolabile, così come inviolabili sono le sue libertà personali. Che questo va spiegato a tutti, al prossimo ladro che mette la zampaccia zozza in casa sua o al prossimo PM che si sente in diritto di autorizzare la violazione del suo domicilio. Che va spiegato, certamente, sapendo benissimo che gli sarà impossibile farlo comprendere al ladro della settimana scorsa (il carabiniere che ha raccolto la mia denuncia è stato chiaro sul fatto che sarà impossibile avere un colloquio con i ladri) o al PM del suo processo (il mio avvocato è stato determinato nel dire che queste sono chiaramente ingiustizie ma che vanno accolte in silenzio…e poi avrei dovuto spiegarmi prima!). Ma ecco. Sarebbe comunque necessario che il 36enne lo spiegasse, spiegasse che una violazione del domicilio o la limitazione di una libertà personale è ritenuta, dal 36enne, un fatto gravissimo, chiunque la commetta. Di più, il 36enne, quando c’è qualcuno che gli razzola in casa, proprio gli fumano i coglioni. Ma non perché è un tipo incazzoso (cioè, è un tipo incazzoso il 36enne, si vede che lo è). E’ perché , signor Ladro o signora PM, il 36enne quella casa se l’è pagata, si è scelto i mobili, uno per uno li ha pagati, si è scelto i vestiti,  uno per uno li ha pagati. Ma soprattutto, perché si è comprato un divano in ecopelle bianca (pagato) che se qualcuno, anche per sbaglio, ci poggia mani non accuratamente igienizzate sopra e la moglie è in casa nel corso del compimento del crimine (o ne rinviene successivamente traccia), tutti i discorsi sui diritti inviolabili, la costituzione e l’autorità giudiziaria passano in secondo piano, nascosti dietro un muro di sberle ed improperi (della moglie che il 36enne si è scelto e che non ha pagato) che nemmeno un turco al porto di Rotterdam. Chiunque abbia una moglie e un divano in ecopelle bianca, sa che violazione di domicilio è un fatto di assoluta gravità su cui è necessario riflettere, prima di usare un grimaldello o una firma.

Albino Dicerto – 6 giugno 2017

A tutela di tutti, allego istruzioni ministeriali da seguire prima di eventuali ulteriori accessi

https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_193_allegato.pdf

Un pensiero su “Birra, Champagne e il testamento del blogger

  1. Bentornato caro Albino ! Che tu voglia allietarci ancora con le tue sagaci riflessioni o meno, il mio augurio è che per il 36nne blogger con il divano in ecopelle bianca e una moglie , si prospetti un futuro sereno e soddisfacente .
    Ad maiora !
    – BEA –

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