Il canile di Peglia. Chi è causa del suo mal, Caro Danilo Roda, pianga se stesso.

Chi è causa del suo mal, Caro Danilo Roda, pianga se stesso. Il significato mira ad ammonire colui che ha prodotto la causa del proprio danno: costui dovrà prendersela esclusivamente con sé stesso, e non addossare la responsabilità ad altri. Caro Danilo, hai fatto una battaglia più personale che per i cani che amiamo tutti.

Quando avevi deciso di lasciare la presidenza della lega di Ventimiglia, i presidenti e direttivi che si sono susseguiti avevano trovato buone intese con le amministrazioni comunali del Comprensorio intemelio. Poteva magari essere firmata una nuova convenzione e salvato il salvabile. Ma tu no, volevi lo scontro o, forse meglio, il confronto a muso duro.

Lo hai voluto fare anche con la Commissione straordinaria di Ventimiglia, che non ha fatto altro che seguire la legge e la logica. Non incolpare me di quello che è dipeso principalmente da te. Andava fatto un bando pubblico per la gestione del canile. http://www.beveraedintorni.com/index.php/lettere-deliranti/4009-non-hai-scritto-piu-nulla-sul-destino-dei-cani-del-canile-di-peglia.html

Gli animali vanno rispettati e protetti, su questo non ci sono dubbi. Smettila di voler far credere che siamo tutti, tranne te e pochi altri, dei crudeli antianimalisti.

Il fatto che amiamo molto ed abbiamo a cuore gli essere umani e che in un periodo in cui la crisi economica sta devastando imprese e famiglie, si pensi a ridurre la spesa pubblica ed a pensare di più ai bambini, agli anziani ed ai soggetti deboli, non vuol dire essere spietati antianimalisti.

Certo, ritengo che oggi la priorità non sia dare le cucce riscaldate ai cani, come pare tu abbia di recente sostenuto, ma altre cose.

5 marzo 2013 – Gaetano Scullino

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