” IL TEMPO DELLE SCELTE ” – Intervista di Renato Pilade a Gaetano Antonio Scullino tratta dal libro “ I Frontalieri ”- pubblicato da F.A.I.

Domanda: Nell’esercizio delle Sue funzioni pubbliche, come Consigliere Regionale e come Sindaco, qual’è stato il rapporto con i lavoratori frontalieri?

 Risposta: Innanzitutto la disponibilità al dialogo, l’ascolto della gente che interpreta in modo obiettivo, e non strumentale, i propri desideri e ci fa conoscere i problemi, anche i più piccoli.     Come Consigliere Regionale, il mio intervento è stato determinante  per  il  finanziamento  della  rivista  della  F.A.I. ”Frontiere aperte”, il primo strumento di comunicazione pubblica della categoria dei frontalieri liguri.

Come   Sindaco,   ho   partecipato,   in   modo   attivo,   alla concessione, da parte dello Stato, del “bonus fiscale” a favore dei frontalieri nel Principato di Monaco, dal 2003 al 2012, ampiamente descritto nel libro.  Nell’anno  corrente  ero  accanto  ai  Dirigenti  della  F.A.I., assieme ad altri Sindaci, di fronte ad una folla di oltre mille frontalieri,  che  gremiva  la  piazza  del  municipio,  in  una giornata fredda e ventosa, nella grande assemblea pubblica lodevolmente ed efficacemente organizzata dall’Associazione per promuovere la mobilitazione dei frontalieri contro l’abolizione del bonus di cui sopra.  Ho partecipato al Forum dedicato alla questione fiscale, organizzato dalla F.A.I., aderendo alla mozione proposta dall’Associazione  che  impegna  le  istituzioni  a  intervenire presso il Ministro dell’Economia al fine che  sia ripristinato il bonus (com’è poi avvenuto) e sia emanata una legge ordinaria che preveda l’integrazione della franchigia nel Testo Unico delle Imposte sul Reddito (TUIR), in modo che il giusto ed equo beneficio divenga anche stabile e sia esteso ai frontalieri pensionati.  La mia amministrazione ha sostenuto l’annuale Festa dei frontalieri,   organizzata   dalla   F.A.I.,   come   momento   di coesione sociale tra frontalieri, cittadini e turisti.  Numerose famiglie di frontalieri che abitano in Ventimiglia Alta fruiranno dell’organico e rilevante progetto di riqualificazione urbana del Centro Storico, avviato ad attuazione dalla mia Amministrazione.

Domanda

A circa  metà del 2013 si concluderà il commissariamento del Comune. Sarà, per la comunità dei ventimigliesi, e per il governo che eleggeranno, “il Tempo delle Scelte” .  La  scelta,  di  fronte  ad  un  bivio:  il  prolungamento  della recessione economica in atto che grava sulle imprese e sulle famiglie,  e  crea  disoccupazione,  oppure  un’inversione  di tendenza verso un graduale ma concreto sviluppo sostenibile. Qual’è la Sua opinione  in  merito?

Risposta

Ventimiglia dovrà guardare al futuro, volgendo lo sguardo anziché a levante, verso Imperia, Savona e Genova, a ponente, verso la Provenza e, soprattutto, verso il Principato di Monaco.

Dovrà qualificare l’offerta commerciale e artigianale , ma soprattutto sarà interessante sviluppare le grandi potenzialità turistico-culturali da decenni trascurate che certamente daranno un grande rilancio alla città.  L’azione   del   Comune,   nei   severi   limiti   delle   proprie competenze istituzionali e delle risorse umane e finanziarie a disposizione, dovrà assumere le caratteristiche di una vera strategia di sviluppo, condivisa e sostenuta dalla popolazione e supportata da istituzioni pubbliche e private, nazionali ed estere.Il perno dell’azione sarà il Centro Storico, riconosciuto dagli esperti come il più importante della Liguria.  La mia Amministrazione ha concretizzato una significativa azione, passando in tempi brevi dalle idee alla progettazione e realizzazione di importanti interventi che favoriranno il concreto rilancio del Borgo Antico; i più significativi sono: la costruzione dei parcheggi del Funtanin e di Porta Piemonte; la pedonalizzazione degli spazi pubblici; la ristrutturazione della Biblioteca Aprosiana (il cui fondo antico ha fama internazionale); la realizzazione del belvedere di San Michele; la pedonalizzazione di piazza Borea; il completamento del recupero della sala polivalente di San Francesco; l’istituzione del Centro di Architettura Medievale; la ristrutturazione del Forte dell’Annunziata; il museo fotografico; il rifacimento generale della illuminazione artistica; oltre ad altri numerosi interventi ai sotto-servizi e di arredo in stile.  Importantissimo sarà il recupero e tinteggiatura delle facciate dei palazzi, che darà una nuova e accattivante immagine alla città alta. Un accenno breve ma importante desidero dedicarlo ai progetti definiti, finanziati, e in via di esecuzione: la ristrutturazione del Chiostro di Sant’ Agostino, che con la nuova Biblioteca Aprosiana formerà il polo culturale della città; il collegamento viario  sul  torrente  Nervia,  attraverso  la  costruzione  di  due ponti già finanziati con fondi F A S  Europei; in quest’opera pubblica si configura la “Promenade sul mare” collegando Ventimiglia  a  Camporosso,  Vallecrosia  e Bordighera.

E’ doveroso mettere in risalto un’ altro grande intervento: la costruzione del Porto di Ventimiglia, l’opera pubblica più rilevante  dal  dopoguerra  ad  oggi,  fiore  all’occhiello  della nostra Amministrazione. Con il nostro impegno e la nostra passione, e la riconosciuta determinazione,  abbiamo  raggiunto  questo  obiettivo, importante fattore di sviluppo della città. Un sogno che è diventato realtà!!!.

Una attenzione particolare sarà necessario riservarla alla riqualificazione delle aree di proprietà del Demanio Statale e delle FF.SS. dismesse e abbandonate da anni. Mi riferisco al Parco Ferroviario del Roja, all’area del  Campasso a Nervia, e a gran parte del sedime ferroviario della zona di San Secondo; questo ultimo amplissimo spazio é propedeutico alla realizzazione di centinaia di posti auto a servizio del centro cittadino.  Il Parco ferroviario del Roja, in base agli accordi, è destinato a promuovere l’insediamento di attività produttive; commerciali, artigianali e industriali, con la consequenziale offerta di un migliaio di nuovi posti di lavoro.  Nell’intento   di   raggiungere   questo   risultato   ho   firmato nell’anno    2009    un    accordo    di    programma    per    la riqualificazione dell’area, con l’ amministratore delegato delle Ferrovie  dello  Stato  Mauro   Moretti,  il  Presidente  della Regione   Liguria   Claudio   Burlando,   il   Presidente   della Provincia di Imperia Gianni Giuliano, in presenza del Ministro Claudio Scajola presso la sala consigliare di Ventimiglia. Nell’accordo  si  è  stabilito,  oltre  alla  nuova  destinazione urbanistica,  la costruzione, a carico delle FF.SS. della nuova e importante viabilità di “variante nord” in galleria da levante Nervia a ponente Roverino e la realizzazione dei tre sottopassi ferroviari: San Secondo, Tenda e Peglia .  Il Governo del Principato, da parte sua, intende aprire, nel prossimo decennio, un cantiere immensamente più grande, che non è retorica definire “epocale”.    Mi pregio di citare  soltanto alcuni elementi: la  costruzione di un’isola di circa venti ettari, collegata a Montecarlo da un ponte sul mare; altre rilevanti costruzioni a terra , fra i quali  alberghi e grattacieli residenziali, centro  direzionale,  collegamenti  viari  sotterranei  urbani  ed extra urbani, nuovo ospedale con annessa residenza sanitaria, scuola alberghiera.     La cultura fondante di questa strategia consiste nel rapporto, il più stretto e solidale possibile, con il Governo del Principato, da me instaurato con la solenne consegna al Principe regnante Alberto II di Monaco della cittadinanza onoraria di Ventimiglia.  Un rapporto di amicizia, destinato a generare scambi economici, culturali e sociali, in un ambito territoriale storicamente e culturalmente omogeneo, a vocazione turistica. Le istituzioni dovranno impegnarsi a sviluppare le politiche del lavoro del Ponente ligure, che coordinate dal Comune di Ventimiglia,   affinchè venga realizzata   una   Scuola   di formazione professionale, aderente alle esigenze del capitale umano, emergenti in quel grande cantiere, in misura da creare una forte e duratura offerta di lavoro manuale e intellettuale.   In questo quadro di riferimento, appare realistico prevedere che il frontalierato, messo in crisi, in questi ultimi anni, dal processo  di  delocalizzazione  delle  industrie  da  Montecarlo, avrà una provvidenziale opportunità di crescita esponenziale, qualitativa e quantitativa.

A tale proposito occorre precisare che la strategia qui sommariamente descritta impone tre condizioni essenziali:

•    la partecipazione dei cittadini ventimigliesi, favorita da un’amministrazione comunale trasparente.

•    la cooperazione delle imprese ventimigliesi, supportata da un organismo tecnico analogo a quello istituito dal Comune di Cuneo, previsto dall’Unione Europea (Eurocin G.E.I.E.).

•    l’esercizio, da parte di un sindaco eletto direttamente dai cittadini, e non nominato dalle istituzioni, della rappresentanza politica della città, di cui Ventimiglia attualmente è priva, con conseguenze negative gravissime, che sono sotto gli occhi di tutti: la perdita del Tribunale, dell’ospedale Saint Charles, del Catasto, dell’Ufficio del Registro, di collegamenti ferroviari, e, per quanto paradossale possa sembrare, la chiusura della Dogana storica, Direzione Superiore, localizzata nel moderno autoporto, in una città di confine!      

E’ questa, la condizione più importante, perché oggi assistiamo ad una metamorfosi della democrazia rappresentativa.  Come  osserva  un  esperto  di  chiara fama, Bernard Manin “i partiti cedono spazio alla personalizzazione, l’organizzazione alla comunicazione, mentre   le   identità   collettive   si   indeboliscono.   Il rapporto con la società e gli elettori avviene sempre più attraverso i media e il marketing politico. I partiti si allontanano dalla società e si trasformano in comitati al servizio di un leader”.  Oggi soltanto i Sindaci esercitano la rappresentanza politica della loro comunità.

Domanda

Con il D.P.R. del 9 febbraio scorso è stato sciolto il Consiglio Comunale di Ventimiglia, democraticamente eletto nel maggio 2007, per “presunte forme di ingerenza della criminalità organizzata” . Può esprimere, se vuole, la Sua opinione in merito ?

Risposta

Questa mia visione del futuro della città è stata drammaticamente e ingiustamente interrotta, a pochi giorni dalle elezioni amministrative del 2012, senza nessuna prova né riscontro.  Le istituzioni statali hanno dato credito, sbagliando clamorosamente, ad esposti-denunce falsi , ad invidie e cattiverie provenienti da persone e associazioni che non accettavano una Ventimiglia diversa, migliore e più giusta.  Noi  abbiamo  amministrato   con   impegno   e   passione, perseguendo sempre il bene della collettività.  A questa ingiustizia hanno contribuito altresì alcuni politici che giudicano nemici da abbattere chi non la pensa come loro ….. il tutto condiviso e amplificato da giornali e giornalisti, fortemente  ostili alla nostra visione moderata  della politica. Probabilmente se io fossi stato schierato in un altro partito (magari di sinistra) tutto questo non sarebbe successo.

Ecco perché, a ragione, giudico quanto è accaduto una  grande ingiustizia”.

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