Brexit e dintorni 2

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Alla vigilia di quello che sembra essere uno spartiacque storico x l’Europa della finanza e dei tecnocrati, il referendum sulla permanenza o la fuga del Regno Unito, dalla matrigna Europa, eccovi la consueta lettura fuori dal coro, del nostro esperto di economia. Buona lettura a tutti!

BEATRICE M.

” Domani i britannici vanno a votare il referendum per restare o meno nella Unione Europea e a colazione di venerdì mattina avremo un responso chiaro ed incontrovertibile, ci saranno vinti e vincitori, senza se e senza ma. Lascio perdere tutte le considerazioni, a seguito di un’ eventuale vittoria dei Leave, sui tempi e sui modi di una sua applicabiltà e vengo al nocciolo della questione. I soliti allibratori ( che molto spesso hanno avuto ragione a parte un referendum assai simile riguardante la separazione tra la Scozia e gli UK ) danno il Remain tra il 70 ed l’80%, ma questi valori si riferiscono all’ammontare delle puntate e non al loro numero. Il numero delle puntate é invece favorevole al Leave, ossia molte più persone numericamente pendono per quella soluzione, ma con puntate molto più ridotte ( la solita sterlina di puntata minima ). Dato il carattere nazionalistico e pugnace dei britannici la decisione resta in bilico, tuttavia per tutte le ragioni già esposte sabato scorso, io ho deciso di “puntare” sul Remain. In ogni caso un eventuale Remain inciderà poco sulle borse ( buy the rumors and sell the news ), mentre un Leave provocherebbe una forte flessione ( che io giudico comunque temporanea ) in tutte dico tutte le borse mondiali. In conseguenza di queste considerazioni ho deciso di aumentare la mia liquidità nell’attesa. Se vince il Remain ricostituirò le posizioni ( senza fretta ) e perderò solo un’opportunità, che considero comunque ridotta, se vince il Leave cercherò di beccare il minimo suggerito dell’emozione e fare buoni affari godendo di un rientro assai scontato.
Passo ora alla mia stima a medio termine del mercato, che non muta e che mi sembra ottimamente sintetizzata da Wolfgang Schaeuble in due frasi lapidarie di lunedì scorso: “For many authorities, there’s still a great temptation to buy time with money that one doesn’t have,” “Fiscal and monetary policy measures have reached their limits.” ossia : “Per molte Autorità c’é ancora una forte tentazione di comprare del tempo con l’uso di denaro, che non hanno. Le misure fiscali e monetarie hanno raggiunto il loro limite ultimo”.
Qualche notarella fresca:
La Bce ha quantificato il programma di acquisto di corporate bond durante la scorsa settimana, la prima del programma di Quantitative Easing potenziato. Nel periodo gli acquisti di titoli societari sono stati 1,9 miliardi di euro mentre Le operazioni su bond del settore pubblico si sono aggirate a quasi 17 miliardi di euro, nell’ambito del programma di Quantitative Easing della Bce.
“Il programma di acquisti Omt è legittimo” è la sentenza definitiva della Corte costituzionale tedesca che ha respinto i ricorsi contro le operazioni Outright Monetary transitions, lanciate dalla Banca centrale per rispondere alla crisi del debito. Il piano, che prevedeva eventuali acquisti di stitoli di Stato sul mercato secondario in cambio di condizionalità su riforme e conti pubblici, faceva parte dell’impegno del presidente della Bce, Mario Draghi, a fare “whatever it takes” per preservare l’euro. Il programma Omt non è stato mai attivato, ma il suo annuncio ha contribuito a placare le turbolenze sui mercati. La Corte di giustizia Ue aveva già autorizzato le Omt bocciando il ricorso di un gruppo di 35mila tra politici e accademici.
La Fed non potrà MAI tener fede al suo impegno di ripristinare i tassi di interessi “normali”. La produzione industriale è in calo da nove mesi di fila. Il portafoglio ordini nel manifatturiero si é assottigliato negli ultimi 18 mesi. I fallimenti commerciali sono in aumento. Le entrate fiscali cominciano a diminuire, come in genere fanno prima di una recessione. Più di $ 10 Trilioni di dollari di titoli di Stato hanno rendimenti negativi, circa altrettanto é il valore di mercato delle azioni molto al di sopra dei parametri standard. Ci sono più di $ 200 Trilioni di Debito Pubblico in tutto il mondo – con circa $ 60 trilioni aggiunti dall’inizio della crisi finanziaria globale.
Il Giappone poi, dopo una serie di contrazioni ed espansioni disperate di borsa ed operazioni finanziarie statali ben oltre il limite della ragionevolezza, é arrivato al punto in cui Il Ministro delle Finanze Taro Aso ( 75 anni ) di fronte al problema dell’invecchiamento della popolazione ha chiesto agli utranovantenni quanto ancora intendano vivere e se non si vergognavano a continuare a farsi mantenere dallo Stato.
La situazione Cinese é ben oltre il punto di non ritorno ed i rapporti negativi si accumulano sulla mia scrivania
Ultimo e finale pensiero: sono le amministrazioni Democratiche negli USA, che ci hanno portato in questa orribile situazione:

1.Bill Clinton nel 1999 ha infranto il vaso di Pandora cancellando il Glass-Steagal Act, che nel 1932 aveva separato le Banche d’Affari dalle Banche di Raccolta;
2. Barack Obama ( preferendo Tim Geitner a Larry Summers nel 2009 ) ha inondato di Fiat Money i mercati mondiali al solo scopo di rinviare una decisione coraggiosa, che non aveva il fegato di prendere.
3.Se dovesse, come temo, vincere Hillary Clinton … cosa farà di noi nel 2017 !!!! “.

22.06.2016 – Beatrice M. –

 

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