Le nuove palestre di Scullino, le gare dei Commissari e i guai delle Associazioni sportive.

Mi devo essere perso qualcosa. Avevo iniziato a seguire le nuove gare, avviate sotto l’egida dei Commissari, per la gestione delle palestre sportive. Le prime due o tre gare sono andate deserte, quindi ne è seguita, non so come e perché, l’aggiudicazione di cui all’articolo seguente: cliccate su “società sportive a rischio chiusura ….” La ditta che ha vinto arriva da Cuneo, come un commissario, come il nuovo commercialista della Civitas, come il nuovo presidente dell’Aiga, come il futuro commercialista di Aiga, anche il nuovo segretario generale è stato scelto nella zona (la prossima volta vi parlo dei toscani, un’altra grande famiglia).

Le palestre interessate erano tre, di cui ben due molto belle (una in particolare, quella a Roverino) e nuove, fatte dall’Amministrazione Scullino. In pochi anni, pensate, progettate, finanziate, realizzate, collaudate, inaugurate e consegnate alle nostre associazioni sportive: un gran aiuto per loro e per i ragazzi, tanti e bravissimi, che operano nelle diverse discipline. Sembrava quasi naturale che venissero realizzate! In quel periodo eravamo così ben abituati a veder sorgere le nuove opere che sembrava tutto scontato. E adesso ci accorgiamo che così non era. Dopo aver realizzato la prima (a tempo di record, nell’anno 2008, dopo solo un anno dall’insediamento del sindaco Scullino), con i primi problemi creati dall’associazione degli imprenditori perché a vincere la gara fu una ditta di fuori provincia (con diversi ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato, vinti dall’amministrazione comunale), si pensò subito a realizzare la seconda palestra, vicino alle scuole di Via Roma ed in modo che potesse ricevere anche (e non solo) la rotellistica.

Ricordo il presidente di quest’ultima associazione che era cortesemente scettico, sul buon esito dell’iniziativa, perché promessa da decenni e mai realizzata, ma anche perché si diceva che non corressero buoni rapporti tra quest’ultimo e l’Amministrazione Scullino, non solo per motivi politici ma anche per alcuni vecchi screzi (ammesso che ci fossero davvero) non ben definiti e certamente di poco conto. L’Amministrazione chiese un contributo alla regione approfittando di un specifico bando. E’ noto a tutti che l’Amministrazione Scullino non perdeva nessuna opportunità,  partecipava a tutti i bandi che potevano portare a Ventimiglia contributi per nuove opere, sempre con puntualità e seguendo attentamente tutti i criteri selettivi del bando. Anche in questo caso l’Amministrazione Scullino riuscì ad aggiudicarsi circa 36.000 euro (in altri bandi riuscì a ottenere decine milioni di euro) di contributi a fondo perduto per realizzare la Palestra di Via Roma: mancavano però 300.000 euro. L’Amministrazione incaricò quindi la Civitas (quella società pubblica che una manica di inutili idioti, incapaci e invidiosi, hanno fatto passare come un “mostro”) che prese i 300.000 euro mancati dal suo salvadanaio (tutti soldi risparmiati sugli appalti di opere in precedenza realizzati grazie alle aggiudicazioni di servizi manutentivi a prezzi convenienti) a beneficio della Città e dei cittadini. Per chi non ricordasse, cliccare su questo articolo.

Tra le opere assegnate a prezzi congrui e non gonfiati, che hanno contribuito a realizzare la nuova palestra del Centro studi di Via Roma, vi sono anche i due marciapiedi di Corso Genova e Lungo Roja G. Rossi, realizzati con notevoli risparmi di soldi e fatti diventare, paradossalmente e inverosimilmente, l’oggetto delle pesanti accuse rivolte agli amministratori ventimigliesi, solo perché affidati alla Cooperativa Marvon che sarebbe stata favorita, secondo l’accusa, non perché si spesero più soldi del dovuto ma giocando sulla differenza terminologica di “servizi manutentivi”/ “lavori” (se erano servizi è tutto a posto e legale, se erano lavori tutto illegale) nonostante l’esistenza di un parere/relazione giuridica favorevole all’affidamento dell’allora segretario generale (che diceva, servizi o lavori è lo stesso, si possono affidare). Che strana Italia, tutto il casino fatto si basa su due marciapiedi rifatti a nuovo, risparmiando e sulla base di un parere scritto dato, nel 2008, dal segretario generale. Voi direte, ma è possibile? Si, purtroppo si, e solo perché qualcuno, per i motivi più diversi, ha testimoniato delle fesserie suggestive, che poi si è già in parte rimangiato. Ma questo è un altro film. Torniamo alle gare della gestione commissariale.

Cosa è successo? Perchè le Associaizoni sportive ventimigliesi si lamentano? Si saprà solo da giugno 2014 in avanti, adesso è tutto coperto dal silenzio tipico di una gestione commissariale. Sono quasi certo che abbiano fatto tutto il possibile e certamente secondo legge. Peraltro non è possibile pensare diversamente. Chi potrebbe immaginare che sotto i Commissari ci siano degli errori? ….. chi osa controllare? Tutto deve andare bene e certamente va tutto bene, avete mica dei dubbi?

Sono sicuro che il bando prevedeva delle forme di tutela sulla determinazione del costo orario che la ditta “forestiera” oggi chiede alle nostre associazioni sportive, ai nostri ragazzi, a quelle associazioni che operano grazie al volontariato, che tolgono tanti ragazzi dalla strada, che consentono di fare sport salutare e perché no, che danno speranza e creano dei nuovi campioni. Vi è una legge regionale che disciplina dette gare e vi sono sempre delle clausole di garanzia, bastava aver l’umiltà di andare a vedere i bandi di gara fatti in precedenza ……. ma naturalmente i loro sono fatti meglio!

A voi, come al solito , le conclusioni.

6 luglio 2013 – Dottor sottile

 

 

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