Zone franche urbane: un sogno diventato realtà senza Ventimiglia e senza che nessuno si sia lamentato

Zone franche urbane: le regole per fruire dei bonus fiscali e contributivi sono operative ma dopo la forzata caduta dell’Amministrazione Scullino è stata persa un’occasione irripetibile. E’ inaccettabile e incomprensibile.

zfuIl Ministero dello Sviluppo economico, con la circolare n. 32024 del 30.09.2013 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 9 ottobre, ha illustrato le modalità ed i requisiti per partecipare ai bandi per la fruizione delle esenzioni fiscali e contributive concesse alle piccole e micro imprese delle Zone franche urbane (Zfu) situate nelle regioni individuate dall’Obiettivo convergenza e nei comuni della provincia di Carbonia – Iglesias, sulla base del decreto del 10 aprile 2013 del Ministero stesso, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Gli sconti possono essere conteggiati direttamente dal contribuente al momento dei versamenti con il modello F24 e sono applicabili dal periodo d’imposta di accoglimento dell’istanza. In allegato alla circolare è stato reso disponibile l’elenco dettagliato delle zone interessate (Fonte: Fisco Oggi).

Vi ricordate quando i soliti oppositori non credevano nell’iniziativa? Vi ricordate quando dopo l’ufficiale inserimento di Ventimiglia tra le zone franche urbane, l’unica del nord Italia, vi era chi anzichè gioire si lamentava? Vi ricordate quando leggevamo sui quotidiani che il Prefetto Dott. Bruno, ex commissario a Ventimiglia, andava a Roma per la nostra zona franca urbana? Che fine hanno fatto le recenti richieste di intervento avanzate alla Regione Liguria di cui abbiamo letto a titoli cubitali?

Niente, nessuno ha fatto niente, come al solito solo parole (chi faceva i fatti l’hanno voluto eliminare dalla scena politica). E tutti noi cosa facciamo? Nulla, tutti in silenzio, ci lamentiamo solo un po’ al bar quando leggiamo i giornali solo per criticare qualcuno sulla base della notizia, spesso infondata, che leggiamo. La zona franca urbana era stata una brillante intuizione, una delle tante, portata avanti con successo dall’Amministrazione Scullino: era stata definitivamente approvata. Poi qualcuno ha voluto cambiare gli scenari della politica in Provincia di Imperia. Fuori dai piedi il Ministro, scioglimento di Bordighera e Ventimiglia, cadute le amministrazioni di Vallecrosia e Imperia sotto spinta delle inchieste giudiziarie (le inchieste sono giuste, sono i processi mediatici che fanno ribrezzo). Tutte amministrazioni di centro destra? E’ una combinazione, oppure è il risultato della maggiore probabilità esistente visto che erano la maggior parte di centro destra, oppure è la conseguenza di un gene presente negli amministratori di centro destra . Anche le principali società pubbliche della Provincia, gestite dal centro destra, sono state attenzionate per motivi diversi.

Si dovevano rinnovare gli organi di amministrazione di uno dei centri di potere economico più importante della Regione Liguria, la CARIGE, in cui la Provincia di Imperia per statuto ha un peso rilevante, ed è arrivata l’ispezione della Banca d’Italia e la crisi politica dell’Amministrazione provinciale.

La mafia a Genova, patria del centro sinistra, non esiste. Hanno arrestato e condannato per mafia (l’unico sino ad ora) il capo della Liguria che abitava e lavorava a Genova, ma a Genova forse c’era solo lui. Abbiamo avuto dei morti per l’alluvione di Genova che tutti i giornali dicono potevano essere evitati, il centro sinistra ha cambiato il candidato sindaco e via, tutto a posto. L’amministrazione regionale, anche questa di centro sinistra, ha perso, strada facendo, molti dei suoi assessori regionali per motivi diversi legati a indagini in corso, ma tutto bene (in Lombardia e nel Lazio, amministrazioni regionali di centro destra, invece si sono sciolte).

Non vi è nulla da fare, il gene è diverso. Da Ventimiglia a Bordighera, in questo covo di mafiosi, non vi è stato un politico di centro sinistra che abbia salutato, senza saperlo e per puro caso, un mafioso. Eppure ho letto, sempre sui giornali, che la famigerata “locale di Ventiiglia” era in grado di far eleggere amministratori di centro destra e di centro sinistra (ma forse questa è l’unica notizia data senza fondamento). Inizio a pensare che loro devono aver brevettato un radar speciale.

11 ottobre 2013 – Marco Prestileo

Un pensiero su “Zone franche urbane: un sogno diventato realtà senza Ventimiglia e senza che nessuno si sia lamentato

  1. Io Franca Urbana non la conosco però sembra che come ho letto nei giornali questa signora voleva darci un sacco di soldi a tutti i poveri delle zone povere dell’Italia. Ma mica ci faceva la limosina ai poveri. La dottoressa Urbana voleva che tutti lavoravano e poi lei pagava le tasse e le marchette per la pensione e i soldi per gli infortuni dell’INPS. Così io credo che se i Commissionari non gli hanno più chiesti i soldi a Franca quella si è arrabbiata e li ha dati a degli altri che sono meno col merito che i nostri cittadini. Io se i Commissionari si ripresentano alle lezioni io la x non ce la metto sopra perchè stanno facendo proprio male. E spero che anche quelli che li hanno votati non li votano più.

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