Fiori e turismo, una coppia che doveva essere vincente per il nostro estremo Ponente.

Il bel articolo intitolato “ Nel 2014 a Ventimiglia non sarà organizzata la Battaglia di Fiori, costa troppo” ha fatto scaturire alcuni commenti interessanti e l’ultimo di questo credo che vada ripreso per ampliare i ragionamenti fatti. Vi dico subito che non intendo commentare l’operato della Commissione straordinaria sull’argomento “Battaglia di fiori”, aspetto solo che presto ritornino nei loro uffici, lasciando Ventimiglia, purtroppo hanno dimostrato di essere degli ottimi burocrati, incapaci di gestire la difficile “macchina comunale” e capaci di prendere decisioni solo su questioni che non rientrano minimamente nei loro poteri; la Battaglia di fiori è dei ventimigliesi.

Fiori e turismo, una coppia che doveva essere vincente per il nostro estremo Ponente. Doveva perché è evidente che così non è stato. Il perché è noto a tutti, abbiamo avuto la maggior parte (non tutti) degli “imprenditori” floricoli miopi e incapaci di mettersi  in competizione con i loro concorrenti, negli ani 70-80, con gli altri mercati italiani ed europei (e non solo).

Le aziende floricole (ma anche la maggior parte di quelle turistiche) non tenevano conto della domanda del mercato, per decidere cosa produrre, quale servizi offrire, ma decidevano copiando il vicino, sapendo comunque che quel poco che offrivano (nelle loro ceste) veniva comunque venduto.

Nessuna tutela della qualità e tanto meno dell’immagine dei “fiori del marcato di Sanremo” o del turismo della “Riviera dei fiori”.

L’individualismo è sempre prevalso, il vicino, da buoni liguri, l’abbiamo sempre visto come un nemico che cercava di “fregarci” 5 cm di terra, spostando i confini (i paletti) di notte.

Si lavorava alla “buona” e si guadagnava, bastava tirare a campare.

Tutta questa mentalità è stata lasciata poi nelle mani di amministratori pubblici (la stragrande maggioranza) super ignoranti e che preferivano dividere per imperare.

In allora, l’economia comunque tirava e quindi perché farsi dei problemi? Idem per il turismo, abbiamo avuto il paradosso che gli affari andavano così bene che un bravo muratore lasciava la sua attività per aprire una pizzeria in cui guadagnava di più. E se poi non era bravo neanche come muratore, figuratevi la conduzione della pizzeria! Anche in questo caso si procedeva “alla buona”.

I prezzi dei prodotti turistici sono arrivati alle stelle, a livelli assurdi, tanto i turisti pagavano, si lamentavano ma pagavano.

E anche qui, gli amministratori pubblici che strategie hanno attuato? Meglio lasciare perdere.

Una persona a me cara, dice sempre: “noi ci meritiamo degli amministratori così, che non decidono nulla perché così facendo non si fanno nemici e non sbagliano. Siamo una banda di pecore che seguono quella che la precede”.

Ventimiglia ha avuto un’Amministrazione molta attiva ed è stata fatta cedere con un clamore assurdo, su motivazioni inesistenti (a fanculo la mafia e quelli che continuano a mistificare la verità).

I cittadini l’hanno anche capito, ma tutti zitti, meglio seguire la pecora davanti a me.

4 luglio 2013 – Dottor sottile

Un pensiero su “Fiori e turismo, una coppia che doveva essere vincente per il nostro estremo Ponente.

  1. Già , caro Dottor Sottile , meglio seguire in silenzio la pecora che ci precede . Meglio sussurrare , come accade in alcuni presunti ” salotti buoni ” della ” meglio ” borghesia cittadina ( per capirci : quelli che hanno il cognome giusto dalla nascita , coloro i quali non hanno fatto nulla per guadagnarsi quello che hanno oggi , ma hanno avuto la fortuna di avere nonni e bisnonni che si sono ammazzati di lavoro per mettere da parte ricchezze di ogni tipo ) , salotti ” bene ” nei quali l’ultima Amministrazione era , da un lato considerata positivamente anche se con alcuni distinguo ( in quegli ambienti c’è sempre qualcuno che è piu’ bravo di te ! ), dall’altro criticata , sempre sottovoce . Oggi gli stessi si comportano in egual misura , anche con i Componenti la Commissione Straordinaria di Ventimiglia , davanti grandi sorrisi ed inviti , dietro diffidenza unita a considerazioni poco lusinghiere . Ora : se da un lato posso capire il loro atteggiamento nei confronti di tre estranei ( i tre Commissari ) catapultati da altre città , non giustifico il medesimo atteggiamento ( in alcuni casi peggiore !!!! ) , avuto nei confronti dei componenti l’ Amministrazione Scullino . Non dico che la critica sia da considerare sempre negativamente ( molte volte le critiche aiutano a migliorare !! ) , ma sono incline a pensare che si sia insinuata , in tutta la vicenda di cui parliamo da un anno e piu’ , una buona dose di mala fede e di ipocrisia , unitamente a quello hai ben evidenziato nel tuo intervento , quell’atteggiamento tipico del ” ma sì lasciamo tutto com’è , chi ce lo fa fare di sbatterci per far crescere la città , guardiamo al nostro piccolo orticello …etc. ” . E’ evidente che ad alcuni l’iper attivismo della Giunta Scullino , abbia quantomeno creato un po’ di fastidio !! E allora seguiamo tutti il cane pastore che guida il gregge …. OPS , ma il cane guida non c’è …. B.M.

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