Forza Italia volta le spalle a Scullino, la replica “Non capisco le ragioni di queste assurde dichiarazioni”

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Stupisco non poco a leggere ciò che Forza Italia ed un suo rappresentante hanno recentemente dichiarato in riferimento alle future amministrative di Ventimiglia: ‘siamo stati noi per primi a volere la caduta del sindaco Scullino’ ed ancora più chiaramente: ‘Mai di nuovo con Gaetano Scullino’.

Da storico e consolidato militante di Forza Italia, e soprattutto da convinto difensore dei suoi principi, non riesco ad afferrare le motivazioni di questa ‘scomunica’, essendo stata la mia fede politica una forza decisiva e costruttiva; un Credo, aggiungo sottovoce, che in politica è sempre stato presente nel mio cuore e nella mia mente e, in segreto, sulla punta della mia matita. Ma l’amore per la propria Città, per chi ci vive e per chi ci lavora, quando è assoluto, impone di essere ecumenico, sinonimo di ‘civico’, e di lasciare la maglietta di Partito nello spogliatoio. Ed è stato con questo spirito che ho ripreso e svolto il ruolo di Sindaco per la seconda volta.

L’ho fatto perché, già tre anni fa e ancora più in questi ultimi tempi, assistiamo al prevalere di scelte che nuocciono alla credibilità della “forma-Partito” e, anziché consolidarne l’ideologia, creano delusione e disorientamento, allontanando gli elettori dal voto nelle consultazioni politiche ed anche, purtroppo in misura sempre maggiore, nelle amministrative. La mia candidatura civica, così come è compito di tutte le liste civiche federate e non federate e di qualsivoglia orientamento partitico, è servita e continuerà a servire per intercettare la massa crescente di questi cittadini che disertano le urne, delusi e sfiduciati da una attività politica che non rispetta i loro bisogni.

Rispetto alla mia area politica, incrollabilmente di centro-destra unito, e considerando il mio primo amore verso “Forza Italia”, appaio “divisivo”, e il mio carattere irruente e diretto non giova. Ma a chi oggi mi pone ‘come un limite invalicabile’ non posso non ricordare che, nel maggio del 2019, la lista di ‘Forza Italia’ era stata preparata da noi.
Degli attuali componenti, provinciali e comunali, nessuno ne faceva parte perché il simbolo di FI, allora in locale calo di visibilità, era stato, di fatto, abbandonato da tutti.
Solo dopo qualche anno, si è potuto creare un nuovo nucleo organizzativo con cui riaprire il dialogo, e ad esso ho voluto rimanere leale, rispettando i consiglieri comunali D’Andrea e De Villa, regolarmente eletti in quella nuova coraggiosa lista.

Nessuno della futura ed attuale compagine organizzativa, era iscritto o presente in lista. Pertanto, quando mi fu chiesto di rimuovere l’assessore De Villa dalla Giunta per inserire al suo posto uno del nuovo direttivo, nel rispetto della persona e ancor più della comune fedeltà al partito, non potei farlo.
Questo il motivo per cui oggi Forza Italia dice ‘Mai più con Scullino?’ Un motivo per tutti di riflessione, guardando ai confini tra l’ossequio al partito e la dignità nelle relazioni.

Gaetano Scullino

Proficuo e piacevole incontro con il Commissario prefettizio

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Ragioni di carattere istituzionale mi costringono a mantenere aperto un canale di comunicazione pubblica inerente la Giunta Comunale da me presieduta, e la carica di Sindaco che ho avuto l’onore di ricoprire fino al 23 giugno 2022.

Una prima ragione consegue alla decadenza “a freddo” di ambedue gli organi come effetto collaterale, automatico ex lege, ma non voluto, dello scioglimento del Consiglio Comunale il che comporta il dovere di fornire comunque risposte tecniche e amministrative, se richieste.
Un’altra ragione riguarda la gestione tecnico-amministrativa in continuità degli affari a medio e lungo termine, e la pertinente responsabilità contabile e amministrativa assunta nel passato triennio.

Infine risponde alla necessità di sopperire almeno in parte all’ assenza di una “Relazione di fine mandato”, adempimento democratico imposto dal dovere di trasparenza, al quale l’anticipato scioglimento del Consiglio comunale impedisce all’Esecutivo di ottemperare.

Ragioni riguardanti il passato che non interferiscono assolutamente con la gestione commissariale che precede il rinnovo dei due organi elettivi. 

È in questa ottica che pochi giorni dopo la mia decadenza dalla carica di Sindaco ho accolto l’invito ad un incontro di cortesia istituzionale del commissario straordinario vice-Prefetto Dottor Samuele De Lucia.

 

Sono stato ricevuto da una persona fortemente interessata a conoscere ogni aspetto della realtà che lo attendeva, con particolare riguardo alle questioni urgenti e a quelle a maggior rischio di deterioramento.

A momenti di riconoscimento dei numerosi aspetti positivi della situazione cittadina, primo tra tutti l’impegno civile della popolazione e subito dopo la solidità del tessuto produttivo, purtroppo il nostro colloquio ha alternato momenti di forte preoccupazione, sia per la tanta carne al fuoco che rischia di bruciare, e sia per problematiche sovracomunali in sofferenza, come i flussi migratori verso il confine, la messa in sicurezza del bacino idrografico transfrontaliero del Roya e dei suoi affluenti, e alla riconversione urbanistica e ambientale del demanio ferroviario dismesso

Il rischio di default espresso dalla metafora che ho usato è della scadenza dei termini, della perenzione degli impegni ,e del venir meno delle condizioni e dei requisiti per accedere al finanziamento di opere pubbliche nelle varie fasi istruttorie, molte delle quali ormai hanno raggiunto e superato quella della progettazione definiva. 
Tra le pratiche più urgenti ed a rischio elevato di forte ritardo ho segnalato l’esecuzione della ricostruzione della passerella ciclopedonale e le condizioni Cassa DD.PP. per accedere al finanziamento flessibile fino a 15 milioni, il prolungamento della pista ciclabile, la realizzazione del Centro Sociale oltre che del Palazzo della Salute, la ristrutturazione del Mercato Annonario, l’arredo delle due nuove zone pedonali via Ruffini e via Aprosio, i sei parcheggi urbani e frazionali,  le due nuove rotatorie previste in via Tacito ed all altezza del Teatro Romano, oltre ad una nuova viabilità e la ciclabile nord , il sottopasso di Peglia, il ripristino della viabilità in via Due Camini, e ad un lungo elenco di opere minori di manutenzione straordinaria, tra cui asfalti nelle frazioni cittadine e 250 nuovi punti luce.

Sulle criticità sovracomunali che riguardano anche la partecipazione a Enti di secondo livello, come le Autorità di governo dei servizi acqua e gas, ovviamente l’analisi non poteva prevaricare il potere sovrano di una assemblea comunale democraticamente eletta se non in termini di auspicio e di orientamento.

Lo scambio di opinioni, informale ma approfondito, si è concluso lasciando in me ottimismo e fiducia in un servitore dello Stato sicuramente in grado di superare le tante difficoltà che lo attendono, ovviamente nei limiti che la legge gli pone.

 

Gaetano Scullino.