….riflessioni…

In primo piano

Vedendo fermo il cantiere dietro la stazione, ho pensato che non solo il parcheggio centrale con duecento posti macchina ha subito rallentamenti, ma anche il previsto ‘palazzo della salute’ può tornare ad essere un miraggio.
La sua prevista realizzazione risolve il problema, da anni sul tavolo delle amministrazioni, di offrire ai cittadini ventimigliesi, in un solo luogo, importanti servizi sanitari, ora delocalizzati o frammentati in più sedi, spesso svolti in locali non di proprietà comunale.
Penso al punto prelievi, ora possibile in città solo per gli esenti ticket, alle visite specialistiche, al potenziamento di servizi  di prevenzione e recupero per disabili, minori e anziani.
Un incremento di offerte, plurime, in un’unica zona, centrale, di facile accesso per tutti. Senza dubbio un bel risparmio per la città ed una grande  facilità di fruizione per i cittadini !

Tanti i motivi di riflessione …

Gaetano Scullino

Ultima trincea

In primo piano

Questa mattina un galoppino della Lega Carbonara a corredo di un servizio di Pietro Zampedroni su Sanremonews.it dal titolo: “Ventimiglia ultimo e unico laboratorio politico in provincia tra fratture interne al centrodestra e moti di protesta per le strade” mi ha fatto avere il dispositivo della sentenza di condanna a morte del dittatore e tiranno Adolfo Benito Francisco Franco Scullino detto “Tano”, emessa a Ventimiglia, provincia di Norimberga, dalle “segreterie cittadine e provinciali di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia” in data 23 giugno 2022, giorno dello sciacallo.
Francamente non mi aspettavo la prosa gelida e curiale della Santa Inquisizione e neppure quella alchemica, forbita e al veleno che nella DC in casi come questo le correnti distillavano con l’alambicco.
Ma qualcosa di sensato e in pace con consecutio temporum, logica, buonsenso, grammatica e sintassi, beh! almeno questo mi era dovuto, e invece niente, neppure il minimo sindacale.
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Lacuna che però con la pagliacciata dell’inaugurazione del point elettorale in via Cavour aiuta a separare la realtà dalla sua rappresentazione romanzata che trovo nel servizio di cui sopra, al netto di alcune verità.
La prima verità riguarda la ribellione al “pensiero unico” attraverso le Liste Civiche. Nel 2019 in Consiglio comunale erano 5 a fronte di 4 Partiti, avevano 7 consiglieri a fronte di 10 con la tessera in tasca, e con “Tano” Scullino esprimevano il sindaco.
Nei tre anni successivi mentre le Liste Civiche, di destra e di sinistra, marciavano compatte il marasma dei Partiti ha gettato benzina sul fuoco della ribellione.
Un Partito, Forza Italia, è sparito dai radar, un altro, Fratelli d’Italia, si è dimezzato, un altro, Cambiamo! è nato, la Lega in ammollo si è colorata di rosso e ha cominciato a perdere i pezzi e solo il PD coi suoi due tesserati è rimasto stabile grazie al “rigor mortis”.
Una seconda verità è la “deflagrazione del centrodestra”, espressione corretta in fisica, ma romanzata in politica e crimine amministrativo al cospetto della Città.
Mi spiego.
1°. I 9 consiglieri necessari e sufficienti per sciogliere il Consiglio comunale sono stati PD (2), Liste Civiche di sinistra (4) e Lega (3 su 5). Dunque la deflagrazione “politica” è di 3 da una parte e 8 dall’altra parte poiché la maggioranza di centrodestra era di 11. Ergo 9 versus 8, una scorreggia ha “deflagrato”, non una bomba.
2°. L’operazione non ha nulla di politico ma è stata, come si usa dire, “di bassa Lega”. Il miracolato sulla via di Montecitorio consapevole che i miracoli non si ripetono, specie dopo il taglio delle poltrone e i sondaggi al ribasso, si era pianificato un lunario di dodici mesi, da onorevole calante, da commissario politico pieno e da sindaco crescente. Ma un mese dopo aver sciolto il Consiglio comunale di Ventimiglia Mattarella gli ha sciolto la Camera e il suo piano di collocamento personale a fasi lunari è saltato.
3°. Ma è in amministrazione che la “deflagrazione” ha profili di autentico dolo che però non compare nella sgrammaticata e farneticante sentenza di condanna che addirittura ignora la materia, ma dalla affannosa e maldestra difesa dalle accuse del “Duce” Scullino.
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Troppo da dire, mi limito a un solo flash che dice tutto della malafede dei tre leghisti carbonari e dei loro mandanti e sodali.
Pratica COOP: il 28 giugno il caporione carbonaro replica a “Tano”: “Ci siamo schierati contro, da sempre, perché non riteniamo quel luogo adeguato e non rileviamo l’interesse pubblico per un nuovo supermercato alimentare in centro città. Glielo hanno detto i residenti, le associazioni di categoria dei commercianti, il centrodestra, perfino un consigliere comunale della sua lista, ma niente, ha preferito votare con il PD (a proposito di inciuci).” “Abbiamo aperto la crisi perché Scullino ha votato con il Pd, non la Lega.”
Leggo il dispositivo dell’Atto n° 499-2022 – Seduta n° 3741 – del 01/06/2022 – Numero d’Ordine 25 Prot/2022/391754 della Giunta Regionale Ligure, organo competente ad approvare la variante del distretto di trasformazione per realizzare una Media Struttura di Vendita commerciale.
Alessandro Piana è vice Presidente dell’Organo deliberativo, è presente e votante ed è pure Commissario Provinciale della Lega e attuale capolista al Senato nel proporzionale.
Ecco la decisione: “Delibera: 2) di approvare la variante al vigente PUC del Comune di Ventimiglia … consistente nella creazione, all’interno del distretto di trasformazione… di un nuovo Ambito di Riqualificazione denominato “A.RI.com3 – Cabagni Baccini”.
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L’antefatto comunale sulla “procedibilità” della pratica sarebbe stato un misfatto comunale se l’istruttoria tecnica non fosse stata portata nei termini di legge all’esame dell’Assemblea cittadina, cosa avvenuta il 5 agosto dell’anno scorso.
Quel giorno la Lega intemelia ha votato CONTRO il medesimo provvedimento sul quale la Lega provinciale e regionale, politicamente e giuridicamente titolare della competenza esclusiva, voterà A FAVORE e il bello è che tutti gli altri Partiti del centrodestra hanno votato anche loro A FAVORE.
Neppure il PD, non ostante la cinghia di trasmissione COOP, ha votato compatta, 2/3 A FAVORE e 1/3 CONTRO e ASTENUTO.
Però il capro espiatorio è “Tano” per aver compiuto da Sindaco un atto dovuto.
È solo un flash, ma lascia intuire il resto sui deliri della Lega carbonara.

Bruno Giri

” una improvvisa allucinazione “

In primo piano

La prima impressione in chi legge il titolo è di essere colpito da una improvvisa allucinazione.
Ma subito dopo leggendo il resto del comunicato-stampa uno capisce tutto.
Tranquillo, a Ventimiglia è la Lega Carbonara a essere fuori dal mondo, non sono io che sto leggendo.
Il titolo dice: “La passerella ha costi esorbitanti, pensiamo ad altra destinazione per la donazione del Principe”.
Traduco: “In campagna elettorale facciamoci una sega mentale coi soldi del Principe.”
Riavvolgere la pellicola aiuta a capire il marziano che si nasconde in quel Carbonaro, già vice di Tano e adesso titolare della Lega intemelia con tanto di nome in Ditta.
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Le date dicono tutto: 2-3 ottobre 2020 il tragico evento; 22 ottobre 2020 inserimento ricostruzione passarella e argini nella programmazione triennale Opere Pubbliche 2021-23; 29 ottobre 2020 incarico studio idraulico aggiornato; 7 dicembre 2020 stima Area Tecnica dei costi lordi della sola passerella ciclo-pedonale pari a €. 6.500.000.000 complessivi; 5 marzo 2021 incarico di progettazione definitiva/esecutiva assegnato a seguito di gara pubblica; 20 maggio 2021 domanda di inserimento della passerella nel “Programma Regionale di Rigenerazione Urbana” (PRRU); 27 maggio 2021 stessa domanda di inserimento nella “Programmazione regionale degli interventi strutturali e di manutenzione straordinaria, monitoraggi e progettazioni in materia di viabilità e mobilità ciclistica”; 28 luglio 2021 approvazione dello studio di “riqualificazione urbana delle sponde del fiume Roja, legate alla ricostruzione della passerella ciclopedonale”; 19 agosto 2021 consegna progettazione definitiva sia della passerella e sia degli argini; 9 settembre 2021 approvazione comunale di detta progettazione definitiva e degli studi archeologici e geologici e incarico all’Area Tecnica di indire apposita Conferenza dei Servizi per la approvazione di esclusiva competenza; 21 settembre 2021 indizione Conferenza dei Servizi e termini per osservazioni/integrazioni/assensi scaduti il 25 novembre 2021; 25 ottobre 2021 inserimento nel triennale 2022-24 ed annuale 2022; 1° febbraio 2022 deposito dei progetti aggiornati in base alle osservazioni/integrazioni/assensi pervenuti nei termini; 10 febbraio 2022 presa d’atto dei progetti aggiornati; 11 febbraio 2022 riapertura dei termini da parte dell’Area Tecnica per l’approvazione e ultima scadenza 28 marzo 2022; 12 aprile 2022 approvazione in Conferenza del progetto definitivo per la realizzazione di una passerella ciclopedonale sul fiume Roja, messa in sicurezza degli argini nel tratto terminale e riqualificazione urbana.
Totale 556 giorni e se si tolgono i 159 sabati e domeniche e le festività prescritte si scopre che in un solo anno Tano Scullino e la sua orchestra sinfonica hanno battuto tutti i record tecnici e burocratici in materia di opere pubbliche.
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Anche i soldi dicono tutto: la Conferenza ha stabilito che 1°) l’opera va realizzata in “almeno” n. 3 lotti funzionali, passerella, argine destro, argine sinistro; 2°) l’importo a base d’asta per il primo lotto (passerella) è di € 5.557.685 più € 1.955.315, come somme a disposizione della stazione appaltante per direzione lavori, collaudo, allacci, imprevisti, contributi e tasse (IVA al 10 % in parte e al 22 % in parte) per un importo complessivo di € 7.513.000; 3°) gli importi sono fissati in base al Prezzario delle Opere Edili ed Impiantistiche annualità 2022 (Aggiornamento al 29 luglio 2022) sulla base degli approfondimenti tecnici sulle voci che avevano fatto registrare valori anomali di mercato effettuati sulle opere finite dalle varie sub-Commissioni tecniche nominate dalla Regione Liguria d’intesa col Provveditorato Interregionale per le OO.PP. Piemonte-Valle d’Aosta- Liguria; 4°) rimane da capire cosa intenda il Carbonaro ex vice sindaco per “costi esorbitanti”, anche perché se non avessero pugnalato Tano alla schiena saremmo già alla gara d’appalto del primo lotto funzionale e il problema non sarebbe la base di gara ma il ribasso, che nella peggiore delle ipotesi la manderebbe deserta, semplice ipotesi perché i prezzi sono remunerativi trattandosi in prevalenza di manufatti prefabbricati tipo quelli del ponte sul Bevera cioè travi scatolari in acciaio a sezione rettangolare di dimensioni crescenti.
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La realtà parallela nella quale naviga la Lega Carbonara di Ventimiglia non ignora solo le date e i soldi ma anche la buona creanza.
Per esempio ignora la provenienza e la destinazione dei soldi monegaschi che vorrebbe spendere in una marchetta elettorale e così indirettamente cancellare i meriti di Tano e della sua orchestra sinfonica.
A ricordarlo venerdì 22 luglio scorso a Cala del Forte all’assemblea della Confindustria è stato il direttore del Porto degli Scoglietti, l’ingegnere Marco Cornacchia: “I porti turistici devono essere perfettamente integrati con la città: è importantissimo. Noi siamo leggermente zoppi da quando non abbiamo più la passerella, prima c’era tanto, ma tanto, passaggio in più: la città era molto più unita con il porto, adesso sentiamo la differenza.”
Un modo elegante per rinfrescare la memoria sui rientri e sulle aspettative di riconoscenza della raccolta fondi dei tanti donatori monegaschi della associazione “Les amis de la passerelle” sorta ad iniziativa del principe Alberto II e presieduta da Aleco Keusseoglou, presidente della Société d’exploitation des ports de Monaco realizzatrice del porto Cala del Forte.
Ciliegina sulla torta, il Carbonaro vuole invitare il Commissario a “ripensare” tutto questo e a entrare a braccetto con lui nel suo favoloso mondo di unicorni, draghi, folletti, mostri degli abissi e leoni alati.
Da Ventimiglia è tutto.

Bruno Giri