l’ uomo mascherato

In primo piano

A Ventimiglia abbiamo un nuovo uomo mascherato.

Si nasconde dietro un misto di ipocrisia e cinismo. Vuole spiegarci che non servono i direttori d’orchestra ma è il suo ruolo attuale, insieme ad altri, dietro un giovane candidato sindaco. Attacca i politici del passato ma lui è l’esemplare che meglio di tutti li rappresenta. E’ stato escluso dalla ribalta politica ma lui insiste, cercando di ricoprire diversi ruoli, a tutti i costi, pur di apparire.
Ha iniziato ad occuparsi di politica da giovane militando nella Fgci. E’ stato componente della segreteria provinciale del Pd di Imperia. E’ stato consigliere comunale di Ventimiglia, dal 1996 al ’97, ha ricoperto la carica di assessore comunale al Commercio, sport e manutenzione e dal 2006 al 2009 è stato consigliere provinciale di Imperia. Nella IX legislatura (2010/2015) è entrato in Consiglio Regionale come consigliere di maggioranza all’interno del gruppo PD. Ad oggi nessuno a Ventimiglia ricorda una sua opera, un suo progetto realizzato, mai giunti contributi alla città grazie al suo operato ma è un ottimo osservatore e critico della politica ventimigliese.
Alle elezioni comunali del 2015 ha sostenuto il candidato sindaco del PD che dopo essere diventato sindaco lo ha allontanato bruscamente.
Alle elezioni del 2019 ha sostenuto il candidato sindaco del centro destra con il quale ha collaborato sino a quando ha mantenuto la carica che gli era stata attribuita, finita la carica finita la collaborazione.
Ora parla male dell’ex sindaco del PD e dell’ex sindaco del centro destra. Ma non basta, estende i suoi giudizi negativi anche nei confronti di tutti quelli che hanno collaborato con questi due sindaci e che non si sottomettono al suo giudizio tipico di una personalità narcisistica.
Nonostante tutto, l’uomo mascherato, si erge a moralizzatore, vuole dire solo lui come salvare Ventimiglia. Si erge ad esperto del governo cittadino, critica le capacità amministrative e professionali altrui senza nessuna autocritica, senza guardarsi allo specchio e quando lo fa ha solo una soluzione … mettersi la maschera.
Continua pure uomo mascherato a dirci cosa dobbiamo fare secondo te, intanto Ventimiglia ti conosce.

Marco Prestileo

Baby Yoda free lance

In primo piano

A partire da questa mattina, venerdì 3 febbraio 2023, e fino alla rielezione di Tano a Ventimiglia, l’inviato speciale free lance Baby Yoda prende servizio come addetto alla rassegna stampa quotidiana con incarico specifico dei pro memoria e delle smentite. (Ordine di Servizio n. 1)
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Sanremonews 4 Febbraio 2023
Ventimiglia, Toti: “Serve sindaco con maggioranza stabile che lavori molto per la città”
“E’ una città che può crescere moltissimo e serve un interlocutore al più presto” – dice il presidente della Regione Liguria”.
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Nous voilà, notre Président!
Eccoci, nostro Presidente!
Here we come, our President!
Fasciu picin ma ben ligau, sciù Presidente.

Bruno Giri

Contro la carità cristiana e l’umanità ragionevole ha vinto la terza via, il “Gott mit Uns!” che intercetta e deporta tutti i “diversi”, quelli che “non sono di noi”.

In primo piano

A partire da questa mattina, venerdì 3 febbraio 2023, e fino alla rielezione di Tano a Ventimiglia, l’inviato speciale free lance Baby Yoda prende servizio come addetto alla rassegna stampa quotidiana con incarico specifico dei pro memoria e delle smentite. (Ordine di Servizio n. 1)

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Pro memoria
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Sanremonews 30 luglio 2020, 11:59
“Ventimiglia: domani chiude il Campo Roya, il VESCOVO ANTONIO SUETTA “DECISIONE CHE FACCIO FATICA A CAPIRE.”
Maurizio Marmo (Caritas Intemelia) “Ci sembra davvero poco opportuna la decisione”. Don Angelo Di Lorenzo (Caritas Diocesana) “Il Governo ha dimostrato la sua poca sensibilità”
Domani chiuderà il Campo Roya di Ventimiglia.
Con il trasferimento degli ultimi 30 migranti che erano all’interno, infatti, il campo di accoglienza terminerà il suo ‘mandato’, iniziato nel 2016 dopo un anno di emergenza sul territorio di Ventimiglia ed i gravi problemi che si sono venuti a creare con gli arrivi di moltissime persone che cercavano di oltrepassare il confine.
“E’ una decisione che faccio fatica a capire, non tanto nel merito perché non conosco le ragioni che hanno portato alla determinazione, ma nella prospettiva della gestione del fenomeno migratorio, soprattutto in questa stagione”.
Sono le parole del VESCOVO DELLA DIOCESI DI VENTIMIGLIA-SANREMO, ANTONIO SUETTA, in relazione alla decisione di chiudere il Campo Roya.
“Se consideriamo l’incremento degli sbarchi in questa stagione – prosegue – la linea adottata dal Governo in ordine all’accoglienza e che il confine di Ventimiglia è un luogo imprescindibile per il fenomeno, faccio fatica a capire come le autorità preposte su come intendano gestire la situazione. Mi auguro che il disagio che ne consegue non sia a carico delle persone, visto che ci sono famiglie con minori. E’ giusto che lo Stato decida ma è anche necessario avere la soluzione dei problemi. Dal mio punto di vista – termina Suetta – mi sembra che non ci sia e AUSPICO CHE LE AUTORITÀ DISPONGANO MODALITÀ ALTERNATIVE per far fronte alle diverse situazioni che si registrano a Ventimiglia, sia a carico dei migranti che del territorio”.
“Ci sembra POCO OPPORTUNO chiudere il Campo Roya in questo momento, visto che i migranti a Ventimiglia continuano ad arrivare.
Arrivano anche famiglie con bambini piccoli, oltre ad altri come negli altri anni.
Il passaggio è lievemente aumentato negli ultimi giorno, con una media tra le 40 e le 70 che arrivano quotidianamente. Il fenomeno non si è certo concluso”.
Lo ha dichiarato Maurizio Marmo, presidente della Caritas Intemelia, commentando la notizia della chiusura del campo, decisa dalla Prefettura di Imperia. “Ci auguravamo che ci fosse una riapertura dopo lo stop per il Covid, che era necessaria sia per i migranti ma, di riflesso anche per i cittadini, che devono convivere con una situazione che non sappiamo quanto andrà avanti”.
Cosa cambierà da domani?
“Ora non cambia molto rispetto agli ultimi tre mesi, visto che il campo era di fatto chiuso. Avremo persone costrette a muoversi in diversi luoghi della città, senza la possibilità di avere beni primari. Noi continueremo a fornire le colazioni al mattino e sicuramente le associazioni francesi la sera. Mancherà anche un’assistenza legale che veniva fatta al Campo Roya, che svolgeva una serie di funzioni utili a chi era in transito ma anche a chi si fermava. Venivano anche limitati gli accampamenti in città. E’ chiaro che, se c’è un aumento degli arrivi in Italia potranno crescere i passaggi a Ventimiglia, visto che ci sono molti migranti che vogliono andare in altri paesi europei. Senza dimenticare chi intende muoversi dall’Italia. Anche se fossero numeri ridotti, bisognerà trovare qualche modo di aiutare le persone in arrivo. Sicuramente da domani tutta l’assistenza sarà affidata alle associazioni, anche se la Croce Rossa continuerà sicuramente a dare assistenza ma, senza il campo Roya tutto sarà più difficile”.
Marmo conferma che dovrebbe essere fatta una riflessione ad ampio raggio: “Che il campo fosse temporaneo lo si sapeva, ma la storia di questi ultimi anni ci conferma che servirebbe un luogo stabile, a seconda delle necessità. Fino a quando il flusso andrà avanti bisogna essere organizzati e, quando è mancata l’assistenza si sono sempre formati dei vuoti e degli scompensi. Non vedo nessun vantaggio con la chiusura”.
Molto chiara anche la posizione della Caritas Diocesana, con le parole del Direttore Angelo Di Lorenzo: “Penso che, con questa decisione – ha detto – il Governo ha dimostrato la sua poca sensibilità. Non credano che tutto possa ricadere su di noi perché noi faremo quello che possiamo per rispettare la dignità delle persone, ma deve essere lo Stato a fare da garante. Chiude una realtà molto importante e si dovrà trovare una soluzione per il futuro”.
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Note: da “Sanremonews Ventimiglia, 2 Luglio 2020”
“E’ arrivata poco dopo le 12,30 la delegazione del Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Ministero dell’Interno, guidata dal prefetto Michele Di Bari.
Sindaco Gaetano Scullino
“Siamo consapevoli di essere in una città di confine ma non possiamo continuare a essere portatori di situazioni di illegalità o di continuo arrivo di persone che vogliono andare in Francia e vengono continuamente respinte”. Lo ha dichiarato il sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino, a margine dell’ispezione ministeriale al campo Roya. “Chiediamo un intervento definitivo – ha aggiunto il primo cittadino -. 
Questo è un campo di transito, che però c’è da cinque anni e non è più di transito.
NON VOGLIAMO ASSOLUTAMENTE CHE DIVENTI UN CAMPO DI ACCOGLIENZA, un CAR, anche perché il CAR a Ventimiglia non può essere formato perché Ventimiglia è città di confine”.
FINCHÉ C’ERA UN TRANSITO, OK, ma ora il transito non c’è più quindi non so cosa potranno fare di questo.
Desideriamo un intervento particolare per Ventimiglia, perché la QUALITÀ DELLA VITA deve migliorare e deve farlo attraverso un intervento nazionale”.
Secondo Scullino: “Il fatto che sia arrivata da Roma una commissione presieduta da un prefetto, quindi finalizzata a trovare una soluzione per la città di Ventimiglia è finalmente motivo di tranquillità, mi auguro che si arrivi ad una soluzione definitiva”.
Onorevole Flavio Di Muro
“Auspico un intervento subito, deciso da parte del Ministero, perché abbiamo il timore che Ventimiglia possa rivivere alcuni brutti momenti che vogliamo lasciare al passato. Questa preoccupazione è giustificata dai numerosi sbarchi che si stanno susseguendo sulle coste siciliane e noi ventimigliesi sappiamo cosa significa un incremento di flussi migratori: significa arrivare all’imbuto a Ventimiglia perché la Francia continua a non far passare i migranti.”
Domanda: “Chiudere o aprire il campo?”
“QUESTO È UN PROBLEMA SECONDARIO.
Per Ventimiglia ci vuole un piano straordinario che contempli l’aumento dei controlli sui treni perché è impensabile che i migranti possano attraversare tutta Italia, superare varie Prefetture, varie Questure, vari Comuni e arrivare qui anche irregolari.
Serve un controllo almeno sulla linea ferroviaria Savona – Ventimiglia PER INTERCETTARE I MIGRANTI E PORTARLI NELLE STRUTTURE PREPOSTE.
Poi serve un aumento delle forze dell’ordine in città.
E QUINDI SERVE UN PIANO DI TRASFERIMENTI ATTIVO H24 CHE IDENTIFICHI I MIGRANTI IN CITTÀ E LI PORTI FUORI.
PER QUESTO DICO CHE PROBLEMA SUL CAMPO ROJA È SECONDARIO: perché se un migrante è all’interno del campo e non ha titolo per starci, un migrante è fuori dal campo Roja e comunque non ha titolo per starci allora non deve stare a Ventimiglia.
SE IL CAMPO ROJA È UNA STRUTTURA DI ATTRATTIVITÀ PER FAR VENIRE I MIGRANTI A VENTIMIGLIA, ALLORA VA CHIUSO SUBITO. Però ripeto, è nato per avere una valvola di sfogo rispetto a quelli che erano bivacchi alla stazione di Ventimiglia o in alcune aree di Ventimiglia.
Quindi: chiusura sì, ma contestualmente deve esserci un piano straordinario di TRASFERIMENTO dei migranti da Ventimiglia.”
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Commento: RAUS!
Come un nipotino dello zio Adolf, l’onorevole invita il Capo Dipartimento del Viminale a DEPORTARE stranieri “irregolari”, profughi, migranti in transito fossero anche richiedenti asilo e pure se malati, vecchi, donne o bambini.
Ecco.
Bruno Giri

In primo piano

Venerdì scorso 27 gennaio Baby Yoda mi ha spedito l’Ordinanza n. 00324/2023 con la quale la sezione quinta del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale ha accolto l’istanza cautelare di sospensione dell’esecutività della sentenza dal TAR che ha annullato il procedimento di restyling di Porto Vecchio qui a Sanremo.
Capisco che c’è il Festival, che Zelenski è più importante di Piras, e “ubi maior minor cessat” però almeno due righe potevano starci.
Invece niente, nemmeno sulla data di trattazione nel merito e in pubblica udienza del ricorso fissata, all’insaputa generale, per giovedì 11 maggio 2023.

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Dopo una settimana di tenebra accendere una candela mi è sembrato doveroso, se non altro per rispetto delle vittime di questo imbroglio e Baby Yoda non si è sottratto al mio invito a farlo.
“È un enigma dentro un indovinello avvolto in un mistero” la sua risposta.
Alla faccia della trasparenza.
L’enigma, mi spiega usando le parole dell’Ordinanza, riguarda “la determinazione di AGGIUDICAZIONE conclusiva della procedura in contestazione” la quale è oggetto di “impegno assunto dal Comune di Sanremo, trasfuso in atti e puntualizzato in sede di discussione, di non FORMALIZZARE, prima della definizione nel merito della controversia”, cioè prima di giovedì 11 maggio prossimo.
Non sono bruscolini, il valore stimato, IVA esclusa, è di € 636 885 000,00 avete letto bene, “seicentotrentaseimilioniottocentoottantacinquemila euro virgola zerozero”, non mi sono sbagliato e la durata è di 780 mesi, una vita lunga 65 anni.
Ma non è questo il punto perché non siamo ancora alla conclusione, fissata alle nove di lunedì 13 febbraio prossimo, quando si apriranno le buste delle offerte che avrebbero dovuto pervenire in Comune entro le 13 di lunedì scorso 30 gennaio, termine fissato dal bando di gara europea.
Il punto è il verbo “FORMALIZZARE”, il capolinea.
Questo perché la forma è l’involucro della sostanza.
Sostanza che in questo caso si chiama “affidamento” nella legittimità di una offerta all’asta di chi, prima della sentenza del TAR, ha impegnato risorse in un contratto aleatorio ma non soggetto, dopo il suo annullamento, a una condizione risolutiva.
“Non si cambiano le regole con la gara in corso”, conclude Baby Yoda, “e in questo caso le regole non cambiavano alle 13 di lunedì 30 gennaio ma cambieranno se alla 9 di lunedì prossimo 13 febbraio Biancheri aprirà la/e busta/e anche senza “FORMALIZZARE” l’esito della gara che per sua natura aleatoria non deve necessariamente concludersi con una “AGGIUDICAZIONE” (come si legge nell’Ordinanza) ma può andare deserta.

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“L’indovinello riguarda il comportamento di Portosole Club Nautico Internazionale Sanremo S.p.A.” mi spiega Baby Yoda, “la società convenuta che non si è costituita in giudizio per resistere al ricorso presentato contro di lei dalla società che ha appena acquistato, ma che è portatrice di un doppio affidamento, rispetto alla legittimità dell’offerta in gara e anche di non aver comprato una patacca con vizi occulti.”
Baby Yoda su questo punto non smetteva più di ridere: “Hanno presentato buste separate? Oppure una sola? E in questo secondo caso, come annunciato, al ribasso? Prelazione al ribasso, non al rialzo come il rilancio a poker? E le varianti al ribasso non cambiano anche loro le regole in corso di gara?”
Indovinala grillo.

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Il mistero che avvolge il tutto riguarda infine una curiosa espressione che si legge nell’Ordinanza per giustificare la decisione di “inibire, nelle more, l’efficacia esecutiva della sentenza impugnata”.
Si tratta del “ragionevole bilanciamento degli interessi in conflitto”.
Curiosa perché di interesse dovrebbe essercene uno solo, quello PUBBLICO, che non deve essere bilanciato ma riconosciuto oppure escluso.
E questo per Baby Yoda è il mistero.
Tutte cose che nel buio e nel silenzio cosmico andavano dette, anche col Festival alle porte
Bruno Giri

In primo piano

Uno spettro si aggira per Ventimiglia, è lo spettro di Mazzini e della Carboneria”, scherza Baby Yoda mentre chiude “Das Kapital” con la dedica autografa di Marx.
È il commento a un “ballon d’essai” lanciato dai leghisti “carbonari” che il giugno scorso hanno pugnalato alla schiena il sindaco Gaetano Scullino detto “Tano” e che alle politiche di tre mesi dopo sono stati castigati dagli elettori.
“È un sondaggio del livello attuale di discredito che si sono tirati addosso e un emetico per fermare l’emorragia di GRANDI ELETTORI e di voti verso la fronda di Bossi”, conclude l’osservatore alieno.
Si tratta dell’annuncio che il capo dei congiurati si candida a succedere alla sua vittima e che il Presidente del Consiglio comunale che lo ha marchiato a fuoco come “carbonaro” considera “di alto profilo” la sua candidatura.
Baby Yoda lo aveva previsto ieri, era la variante CIVICA della “Lista Scullino Sindaco”, che così si allontanerebbe da una definizione positiva già al primo turno a beneficio della variante INDIPENDENTE che aggrega liste di entrambe le aree, un po’ come Scajola senior sta facendo a Imperia, ipotesi comunque sicura vincente al secondo turno.

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“La maggior parte dei sudditi crede di essere tale perché il re è il Re. Non si rende conto in realtà che lui lo è perché loro sono sudditi”, scrive Marx con una riflessione che si adatta a pennello ai sindaci.
Su Saturno in questo sono marxisti però alla rovescia nel senso che la consapevolezza lassù la misurano non sui sudditi ma sul Re e Baby Yoda adesso lo fa sul sindaco di Ventimiglia
“Gaetano Scullino detto Tano sarà anche un tiranno con i suoi collaboratori”, osserva l’alieno, “però con i suoi concittadini si è sempre comportato da suddito, qualche volta indisciplinato, però sempre devoto a Sua Maestà il Popolo Sovrano”.
I leghisti “carbonari” insubordinati in agguato dal notaio credevano di compiere un tirannicidio e invece pugnalavano un suddito e la vendetta di tutti gli altri sudditi si è consumata alle elezioni politiche di settembre scorso.
Ipse dixit.

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A questo punto ho chiesto a Baby Yoda: “Ma Scullino se da INDIPENDENTE si apre alla sinistra come la mette dopo il <<Sie ist das Opium des Volks>> di Marx con la Curia intemelia e con Monsignor Antonio Suetta?”
E lui mi ha ricordato che per il Presule la religione non è solo teologia, lui in Cielo con San Paolo saprà certamente “cui credidit” però sulla vostra Terra crede nella “Caritas” e in Tano che si è immolato per averla difesa nel “Campo Roya” e poi per aver tentato di trasferirla nel “Valun da Sorba” a Latte.
“E poi Marx non era ateo”, ha aggiunto, “è stato frainteso”.
E qui Baby Yoga mi ha tradotto dal tedesco il brano testuale: “La religione è il sospiro di una creatura oppressa, il cuore di un mondo senza cuore, così come è lo spirito di un ordine senz’anima. La religione è l’oppio del popolo”.
Quindi oppio inteso in senso positivo come lo intendeva il teologo cristiano Charles Kingsley, cioè un lenimento al dolore, come adesso la cannabis.
Se vince Bonaccini alle primarie e torna Claudio I° e se la Paita come Salomè farà la danza del ventre a Scullino va a finire che lui come Erode Antipa le offrirà la testa di San Giovanni”, Berrino.
Bibbia a parte, con il “carbonaro” che tiene famiglia e da sistemare, chiaramente un pesce fuor d’acqua al Nomentano, l’Ufficio Collocamento di via Bellerio dovrebbe trovargli un altro reddito di cittadinanza perché qui a Ventimiglia neppure la pentastellata Silvia Malivindi è disposta a darglielo.
Bruno Giri

Elezioni amministrative a Ventimiglia viste da Saturno.

In primo piano

Quando a Torino studiavo “in utroque iure” diritto canonico e diritto ecclesiastico alla cattedra del canonico Luigi Maffeo, futuro Arcivescovo Titolare di Castello di Numidia e Ordinario Militare d’Italia col grado di Generale di Corpo d’Armata, mi ero imbattuto a mia insaputa in un bisavolo di Baby Yoda, vissuto ai tempi di Papa Gregorio IX e dei suoi Decretali.

Il Pontefice era un fine giurista e quei documenti sono rimasti in vigore come “Corpus Iuris Canonici” fino al Codice del 1917 e come “extra vagantia” nel mondo laico hanno potentemente influenzato la pandettistica prussiana del Secondo Reich con giganti come Georg Beseler e Otto von Gierke.
Successore vulcanico di San Pietro, Gregorio IX aveva gettato le basi degli “Acta Apostolicae Sedis”, la futura Gazzetta Ufficiale vaticana che sopraggiungerà poco dopo, aveva organizzato la sesta crociata ad Acri, aveva legittimato i due ordini religiosi dei frati predicatori domenicani e minori francescani e portato sugli altari i loro fondatori, Domenico di Guzmán e Francesco d’Assisi e due discepoli di quest’ultimo, Elisabetta, Regina d’Ungheria e terziaria francescana, e António da Padova e “de Lisboa”, portoghese come José Mário dos Santos Mourinho Félix, Patrono della Roma che domani sera gioca a Napoli.
Baby Yoda era raffigurato in un manoscritto su pergamena nel personaggio biblico di Sansone mentre perde la pazienza con i Filistei che gli avevano tagliato i capelli.
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Col saio indosso lì per lì avevo scambiato Baby Yoda per un altro frate domenicano, Girolamo Savonarola, quello che nel Quattrocento voleva fare il “Campo Largo” a Firenze e “mal gliene incolse”, come è capitato l’altr’anno con i cinque stelle a Letta.
Ma poi la somiglianza con l’immagine dell’incunabolo mi ha riportato indietro ai tempi dei miei studi giovanili a Torino e ho capito che Baby Yoda è uno dei “nostri”, anche il Divo Giulio aveva le orecchie larghe come le sue, il genoma è lo stesso.
E pure Gaetano Scullino detto “Tano” ha il medesimo codice genetico però la sua è la “Variante Intemelia” che non si trasmette dal pulpito ma “porta a porta”, in campagna elettorale.
A primavera si vota a Ventimiglia e per Tano è un invito a nozze.
L’esame pre-matrimoniale dei sondaggi lo ha superato con un 36,9 % ma con lui la Commissione Esaminatrice è stata troppo severa, Tano meritava molto di più e magari anche con qualche credito da spendere nelle elezioni provinciali di secondo livello.
Così con la scusa del bisavolo biblico e della genetica andreottiana ho intervistato “fra Baby Yoda” per sentire come lui vedeva da Saturno la situazione della nostra corrente “Primavera” qui a Ventimiglia.
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“Figliuolo, mai confondere il sacro con il profano!”, ha esordito, “un conto sono le politiche e un altro le amministrative, alle politiche voi terrestri votate con il cuore e con il cervello, alle amministrative invece votate con tutti gli altri organi, soprattutto con orifizi e corpi cavernosi che ignorano i simboli dei Partiti.”
“Ventimiglia non fa eccezione e questa volta non sarà la pancia l’organo più attivo ma il fegato per via dello stop traumatico che si è verificato proprio nel momento cruciale per cose che toccano tutti i cittadini, le opere pubbliche in cantiere e diversi servizi essenziali sovracomunali.”
“L’amaro del fiele finirà in bocca ai Partiti, gran parte dei loro elettori andrà in libera uscita”, la risposta alla prima domanda.
Nelle interviste, diceva uno che se ne intendeva, “rispondono le domande, non le risposte che si limitano a confermarle” e io ho fatto a Baby Yoda le domande “furbe” che si intuiscono dalle risposte.
“Sicuramente, senza il minimo dubbio”, risponde fra Baby Yoda, “il prossimo sindaco sarà un disintossicante del fegato e visto che la cirrosi epatica è figlia della sbornia dei Partiti nel 2019 sarà espresso da una COLLETTIVITÀ SOCIALE, come l’avrebbe definita von Gierke.”
Lo sentivo caldo e gli ho fatto una seconda domanda “furba”.
“Sicuramente, senza il minimo dubbio,” risponde fra Baby Yoda, “la terapia epatica comporta la presenza di un PRINCIPIO ATTIVO che deve essere ATTUALE, AUTENTICO e CONCRETO, veicolato da eccipienti che in questo momento sono in elaborazione.”
Terza domanda “furba”.
“Sicuramente, senza il minimo dubbio” risponde fra Baby Yoda, “la confusione del quadro elettorale a Ventimiglia è da attribuire agli eccipienti. Fuor di metafora, se i quattro o cinque Partiti di centrodestra unito coagulano sarà la fotocopia del 2019, altrimenti da “Lista Scullino Sindaco” civica la COLLETTIVITÀ SOCIALE diventerà indipendente e i suoi apparentamenti, e relative contropartite, saranno OPEN, non più supportata da una coalizione di Partiti ma da una pluralità di liste di area che non siano tra di loro incompatibili.”
Quarta e ultima domanda “furbissima”.
“Sicuramente, senza il minimo dubbio” risponde fra Baby Yoda, “i Partiti hanno gli anticorpi, un loro sistema immunitario, e sinistra e destra nel secondo caso avranno i loro candidati-sindaco. Però come highlander ne rimarrà solo uno al ballottaggio a giocarsela con la “Lista Scullino Sindaco” indipendente, aperta alle liste di transfughi dai Partiti, ai “figliuoli prodighi pentiti” e alle “new entry” ecologiche & giovanili.”
A questo punto, nel congedarmi da Baby Yoda, mi è venuta in mente la consolazione di quello con la bella moglie che in paese la dava a tanti: “Meglio mangiare una Saint-Honorè in compagnia che una merda da soli.”
Ecco.