Dopo il benvenuto, un grazie al Commissario Straordinario Larosa

Larosa commissario

Non bisogna fare di tutta l’erba un fascio o, se preferite, non mischiamo la lana con la seta.

Dopo aver augurato il benvenuto a Ventimiglia, ringraziamo il Commissario Straordinario Dott. Giuseppe Larosa.

Le sue parole segnano la statura e imparzialità dell’uomo delle Istituzioni. Nessun isterismo, nessuna offesa per il buon lavoro fatto in precedenza, unico obiettivo fare bene il suo lavoro facendo il bene dei cittadini e della Città di Ventimiglia.

Con le sue parole sembra quasi che risponda alle criticità e lamentele sollevate da noi e da altri cittadini. Da Sanremonews leggiamo: “Nessuno si senta abbandonato. Continua a leggere

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10 settembre 2013 – La redazione

Delazione

Segnalo la necessità di querelare due signore che, andate ai giardini pubblici, dopo aver trovato tre panchine occupate da barboni che dormivano, essersi fatte spazio tra l’immondizia sparsa per tutto il parco ed essersi beccate una pallonata in pieno volto dai bambini che aravano felicemente i prati donandogli quell’aspetto da manto erboso di San Siro dei tempi migliori, si sono allontanate sostenendo che fosse uno schifo. Uno schifo hanno detto… Tra l’altro, quale aggravante, una di esse porterà quest’idea di schifo in Valle d’Aosta andando, senza ombra di dubbio, a deturpare l’immagine del Comune anche fuori Regione. Tuteliamo l’immagine di Ventimiglia e dei suoi amministratori, quereliamo!

9 settembre 2013 – Albino Dicerto

Un anno è passato …

un anno grazie

In un solo anno e in condizioni non facili siamo riusciti ad arrivare a ben 130.000 contatti, 130.000 clic sui nostri articoli. Da quel 9 settembre 2012 sono già passati 365 giorni ed il nostro blog continua per la sua strada con grande soddisfazione ed entusiasmo. Ringraziamo di cuore i nostri Lettori e i nostri collaboratori. Siamo riusciti, senza offendere, senza estremizzare, senza ledere i diritti di nessuno a raccontare ciò che pensavamo, nei generi più vari, a tante persone che ci hanno voluto leggere, anche se con idee completamente diverse dalle nostre. Noi non siamo dei professionisti della comunicazione, siamo persone comuni che vogliono semplicemente partecipare a tutto ciò che ci circonda senza reticenze, senza aver paura di esprimersi, che non accettano le ingiustizie da chiunque perpetrate, che vogliono commentare ciò che vedono. Aiutateci a continuare a farlo, fatelo con noi, insieme a noi. Chiunque può utilizzare questo blog, se lo vuole. Continua a leggere

Io sono lo Stato e credo nello Stato (3)

…ma che ne è stato delle opere inserite tra le priorità (!!!!) Ventimigliesi? Per i meno esperti, nella colonna “Livello avanzamento progetto” è possibile capire a che punto l’Amministrazione Scullino era arrivata con la progettazione, nella colonna “Finanziato 2012” è possibile capire quali opere erano già state coperte finanziariamente dall’Amministrazione Scullino. Continua a leggere

Io sono lo Stato e credo nello Stato (2)

Parcheggio selvaggio via Hanbury.

http://www.riviera24.it/articoli/2013/09/03/161770/a-ventimiglia-commercianti-segnalano-ai-commissari-lo-stato-di-degrado-di-via-hanbury

Sempre più meta di disperati il centro città e la foce del Roja

http://ventimiglia.ponenteoggi.it/categorie/leggi-articolo/argomento/reportage/articolo/ventimiglia-sempre-piu-meta-di-disperati-il-centro-citta-e-la-foce-del-rojafoto.html

Ventimiglia, una città in ostaggio

http://www.sanremonews.it/2013/08/31/leggi-notizia/argomenti/politica-1/articolo/ventimiglia-una-citta-in-ostaggio-una-lunga-riflessione-del-consigliere-regionale-scibilia-sul.html

Le frazioni…

http://www.sanremonews.it/2013/08/22/leggi-notizia/argomenti/al-direttore-1/articolo/ventimiglia-problemi-nelle-frazioni-nuovo-intervento-di-riccardo-ballestra.html

Ventimiglia, porta fiorita.

http://www.sanremonews.it/2013/09/08/leggi-notizia/argomenti/al-direttore-1/articolo/ventimiglia-porta-fiorita-ditalia-le-foto-fin-troppo-esplicative-di-un-lettore.html#.UizfDdK8CJo

Io sono lo Stato e credo nello Stato.

8 settembre 2013 – Albino Dicerto

Io sono lo Stato e credo nello Stato (1)

Prima di uscire dall’ufficio ho parlato con il mio assicuratore per capire come sistemare il mio futuro nel caso non potessi lavorare a causa di un infortunio: lo Stato mi chiede il 27,5% tra INPS e INAIL ma se cado in motorino e non posso lavorare per un mese mi becco una pacca sulla spalla. Se, per ipotesi, io avessi prestato la mia opera presso una società pubblica e l’arrivo della Commissione Straordinaria si fosse tradotto in un “per piacere, togliti dalle balle” e, per ipotesi, mi avessero stracciato il contratto da un giorno all’altro, non avrei avuto ne’ cassa integrazione ne’ disoccupazione.  Brutta la vita dei professionisti. Così il mio assicuratore dice che se oltre all’INPS  e all’INAIL e all’IRPEF (per un totale che si aggira intorno al 60% di quello che guadagno) mi pago anche un migliaio di euro di assicurazione privata, ecco che se mi sfracello in motorino becco 50 euro al giorno, tassati. Naturalmente, lo Stato mi permette di dedurre un bel 19% di quello che pago come assicurazione. In pratica, sui 1000 euro che tiro fuori, il risparmio in imposte si tradurrebbe in un ottimo 70-80 euro.

Io sono lo Stato e credo nello Stato.

6 settembre 2013 – Albino Dicerto

Segni di nervosismo da parte del candidato sindaco Giovanni Ballestra.

Strano, molto strano, gli amici di Giovanni Ballestra politico, dicevano che era un freddo calcolatore, uno stratega, un uomo con le idee chiare (tipo Marco Prestileo). Altri, non suoi sostenitori, dicevano che era un presuntuoso, una persona che voleva avere sempre ragione, piuttosto scontroso e burbero (tipo Marco Prestileo). Stratega? Non confondiamo, aggiungevano i suoi non sostenitori, è semplicemente un tattico, perché usa sempre lo stesso principio in tutto quello che fa che non riguardi se stesso o le sue ambizioni: infrappone paletti dall’interno, sostiene politicamente gli altri ma mai fino in fondo, partecipa ad una discussione ma si sottrae al giudizio finale, perché va via prima, non è capace a lavoro per costruire qualcosa che non vada a suo vantaggio. Giudizi, corretti o sbagliati poco importa ai fini che qui rilevano, in fondo stiamo parlando semplicemente di un (auto)candidato sindaco e non ancora di un sindaco.   Continua a leggere

È un atto dovuto, sia chiaro, che nessuno pensi ad una ritorsione verso Scullino che aveva contestato alcuni modi di (non) amministrare della Commissione

La Commissione straordinaria si costituirà parte civile contro Scullino. La delibera é stata presa. Vedrete che titoli domani sui quotidiani. Giusto, giustissimo, Scullino deve imparare a stare zitto. Chissà che paura, oltre le massime istituzioni dello Stato avrà contro anche la Commissione straordinaria. Bravi, avete fatto bene. Giocatevi pure le ultime carte. Poi la Giustizia farà il suo corso. Chi sbaglia paga e i cocci sono suoi. È assolutamente giusto il vostro comportamento. Auguri e avanti tutti, meglio morti che sottomessi alla prepotenza e alle ingiustizie, di chiunque.

Marco Prestileo

P.S. Se passo dalla parte dei giusti, la vostra, mi pagate le ferie non godute per motivi di servizio?

Io sono

Mi permetto di fare una piccola precisazione alle parole della Lucianò: “Io sono lo Stato” dovrebbe essere corretto in “Io sono parte dell’apparato Statale al servizio dello Stato composto dai cittadini, Albino compreso”. Faccio questa precisazione per poter guadagnare visibilità con la querela che ne conseguirà.

In effetti volevo parlare di tutt’altra cosa. Me ne stavo bel bello tra i banchi della chiesa a leggermi il mio bravo Vangelo quando vengo colpito dalle seguenti parole dette da Gesù: “Io sono la luce del mondo”. Sarà che era giornata, sarà che la Lucianò con il suo “Io sono” mi aveva messo sulla buona strada ma, quello su cui mi è capitato di riflettere è che quell’ “io sono” pronunciato da Gesù è stato poi seguito (e preceduto) da una vita esemplare da vera “luce”. Ecco che, proprio mentre pronunciava quell’io sono, il Maestro sapeva esattamente di cosa stava parlando, stava autogiudicandosi ed esponendosi al giudizio di chi gli stava intorno, senza timore di poter essere smentito. Insomma, l’insegnamento che ne ho tratto è che al prossimo “io sono” che pronuncerò, di qualsiasi cosa io stia parlando nello specifico, dovrò sapere che mi esporrò al giudizio di coloro che mi sentiranno pronunciare quelle parole. E sarebbe bello se tutti gli “io sono” potessero essere la riflessione serena e sincera sul proprio “io”, pronunciato senza tema di essere smentito o svergognato da una condotta non coerente con il mio “essere”.

5 settembre 2013 – Albino Dicerto