La confusione dei ruoli. I Commissari si comportano come se fossero dei politici eletti dai cittadini.

Un commento scritto ad un mio post precedente, mi ha confermato quanto la gente, numerosissima, dice sul ruolo di recente assunto dai Commissari. E non me ne vogliano se le esterno pubblicamente, d’altronde se loro si comportano come politici non possono aspettarsi un diverso atteggiamento. In realtà loro, per il tramite del loro capo, escono con proclami sui giornali, girano per i bar, incontrano con molta cordialità la gente sui margiapiedi, annunciano la realizzazione di super opere pubbliche che non riusciranno neanche ad abbozzare. Bacchettano pubblicamente i dipendenti pubblici  e lo stesso giorno dicono, anche se immaginiamo che le vere motivazioni siano altre, di volerli difendere querelando quello che potrebbe essere da loro considerato un antagonista della loro “politica”. Non sanno accettare di essere criticati. Si è così, spesso (e soprattuto quando siamo chiamati a gestire  il “potere”) non sappiamo accettare le critiche. Non riteniamo possibile che altri possano valutarci negativamente o solo suggerire miglioramenti alla nostra azione amministrativa. Purtroppo credo che possa essere successo anche a me, quando ricoprivo il ruolo di direttore generale del Comune. Non ho mai avuto l’intenzione di farlo, credo che anche loro possano essere in buona fede, io comunque colgo l’occasione e chiedo scusa pubblicamente e voi Signori Commissari? Continua a leggere

Scarsa manutenzione a XX

Giuro, non sono stato io!

http://www.riviera24.it/articoli/2013/07/18/159028/ventimiglia-maglia-nera-al-comune-per-la-manutenzione-la-foto-denuncia-di-un-lettore

Scherzi a parte… Ma i 525.000 (cinquecentoventicinquemila euri) sonanti che il Comune passa a Civitas ogni anno per fare la manutenzione, dove sono finiti?

18 luglio 2013 – Albino Dicerto

La rabbia e l’orgoglio

Leggendo l’articolo pubblicato ieri, intitolato “Noia“, ho avuto una serie di reazioni istintive di contrarietà al comunismo (e ad ogni altra forma di dittatura o di fanatismo ideologico), alle forme di rivoluzione armata (non scherziamo sull’argomento, neanche se siamo convinti che sono cose che si dicono, a cui però non si crede), di tristezza, perché è vero che in Italia siamo circondati da inutili idioti, incapaci, venditori di fumo, parassiti e di politici che non hanno mai lavorato nella loro vita. Di burocrati e amministratori pubblici che non hanno mai deciso nulla, che hanno solo promesso in vano senza mai riuscire a concludere qualcosa.  Di persone che se ne fregano del prossimo, che pensano solo a se stessi e che l’unico motivo della loro vita è quello di vivere istanti di gloria abusando del loro ruolo, schiacciando i deboli (solo quelli). Peccato che non si possa esprimere bene per iscritto il suono della pernacchia che mi è venuta in mente; consideratela comunque inoltrata.

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Noia

La mia doppia anima cristiano-comunista mi suggerisce da una parte il perdono e l’accettazione della calunnia, dall’altra la rivoluzione armata. Non rispondo alla Commissione perché mi annoia. Mi annoia come tutti i politici e i burocrati di quest’Italia, come tutto l’apparato della Pubblica Amministrazione che ha distrutto le economie reali di Grecia, Spagna, Portogallo, Italia. Che ha distrutto la gente che lavora davvero, ha distrutto le meraviglie di quest’Italia pur di barricarsi dietro a stipendi elevati e posizioni di dominio e controllo. Mi annoia come l’IMU, Equitalia e l’Agenzia delle Entrate.

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Illustrissima Sua Eccellenza Reverendissima, ma cosa mi combina?

Strano ma vero, le Loro Eccellenze leggono il nostro blog, ma quanta grazia. Siamo però dispiaciuti e sorpresi di come abbiano interpretato un articolo assolutamente ironico, espresso con quella fine satira, assolutamente evidente a tutti i lettori che rende burlesca l’interpretazione data da chi probabilmente era distratto o troppo stanco da durissimo lavoro svolto tutti i giorni per salvare Ventimiglia (per evitare ulteriori equivoci, precisiamo che anche in questo caso si tratta di ironia, satira, critica espressa a fin di bene). Continua a leggere

Website in progress

L’arrivo in massa di nuovi lettori convogliati dalla Commissione ha portato, oltre ad ulteriori voti positivi, alcuni voti negativi. Devo ammettere che la cosa mi fa piacere, indica che il sito si sta muovendo nella direzione giusta, favorendo il dialogo tra le diverse anime di questa città. Ringrazio Balestra per la solidarietà: quando succedono “cose” ecco che i veri amici si fanno avanti. Anche quelli che non sapevi di avere e che non hai mai conosciuto nel mondo “reale” ma solo attraverso kmetri di pensieri e pagine.

16 luglio 2013 – Albino Dicerto

Sondaggio della settimana, i risultati (2)

Si chiude il nostro sondaggio su “cos’è Ventimiglia”. Ci chiedevamo cosa pensassero del futuro della città coloro che vivono a Ventimiglia. I nostri lettori ritengono che Ventimiglia sia una città che deve puntare tutto sul turismo mentre l’idea di una città agricola che punti sui fiori proprio non piace a nessuno. Peccato. A me i fiori piacciono (non ebbi l’occasione di barrare la casella del test psicologici pre-arruolamento quindi lo dico ora). Mi piacciono anche le transenne. Rosse preferibilmente, ma questa è un’altra storia. La mia opinione personale è che sicuramente il turismo è una delle vocazioni della città, una città che ha tantissime possibilità di sviluppo in questo senso. Continua a leggere

Pensieri dal bagno (4)

…e io che pensavo che tutelare l’immagine di Ventimiglia significasse togliere quell’obbrobrio di transenna rossa dal centro della città…

http://www.comune.ventimiglia.it/webdelibere/pdf/DE130191.pdf

16 luglio 2013 – Albino Dicerto

P.s. scusate per lo stop improvviso della rubrica “i pensieri del bagno” ma quando sono in trasferta proprio non mi scappa…

Il premio della migliore satira lo ha vinto l’articolo pubblicato il 12 giugno 2013.

La definizione di satira va dettagliata sia rispetto alla categoria della comicità, del carnevalesco, dell’umorismo, dell’ironia e delsarcasmo, con cui peraltro condivide molti aspetti:

  • con il comico condivide la ricerca del ridicolo nella descrizione di fatti e persone,
  • con il carnevalesco condivide la componente “corrosiva” e scherzosa con cui denunciare impunemente,
  • con l’umorismo condivide la ricerca del paradossale e dello straniamento con cui produce spunti di riflessione morale,
  • con l’ironia condivide il metodo socratico di descrizione antifrasticamente decostruttiva,
  • con il sarcasmo condivide il ricorso peraltro limitato a modalità amare e scanzonate con cui mette in discussione ogni autorità costituita. Continua a leggere