Dopo i fatti di ieri, pubblichiamo la seconda parte di una lettera scritta da Marco Prestileo il 28 novembre 2012 dal titolo: “Qualcuno dovrebbe indagare anche in altre direzioni …. se già non ha iniziato a farlo.”

continua (per leggere la prima parte, vedere l’articolo pubblicato ieri)

Sono sempre più convinto che solo grazie allo Stato di diritto in cui viviamo, un giorno, si potrà giungere a conoscere la verità dei fatti e gli errori compiuti, probabilmente in buona fede, anche da qualche suo servitore. Certo sono consapevole che non sarà facile, anzi mi aspetto ancora che qualcuno tenterà, fino all’ultimo, di far qualunque cosa pur di sostenere la correttezza dello scioglimento del Consiglio comunale di Ventimiglia. Continua a leggere

Dopo i fatti di oggi, pubblichiamo la prima parte di una lettera scritta da Marco Prestileo il 28 novembre 2012 dal titolo: “Qualcuno dovrebbe indagare anche in altre direzioni …. se già non ha iniziato a farlo.”

Credo ancora nella Giustizia, credo ancora nello Stato. Sono contro  ogni forma di prepotenza, di sopruso, da chiunque perpretato. Non accetterò mai passivamente le ingiustizie. Credo che si debba cercare di perdonare chi ci fa del male, sono convinto che la vendetta, anche quella più motivata, non sia produttiva di nulla di buono. Continua a leggere

Nona puntata. RICORRERE AL TAR O AL CONSIGLIO DI STATO CONTRO LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI VENTIMIGLIA NON VUOL DIRE DELEGITTIMARE L’ATTIVITA’ INVESTIGATIVA SVOLTA DALLE FORZE DELL’ORDINE.

Terminata, per adesso, la pubblicazione di quanto tratto da: “Governo degli enti locali e gestioni commissariali, SCUOLA SUPERIORE DELL’AMMINISTRAZIONE DELL’INTERNO”, iniziamo a vedere alcune argomentazioni difensive utilizzate nel ricorso al TAR Lazio dall’ex Sindaco di Ventimiglia, chiedendo solo un’obiettiva valutazione delle stesse.  Nel contempo assicuriamo il massimo rispetto anche per le tesi opposte. Su temi di questa importanza, nessuno può permettersi bieche strumentalizzazioni o irragionevoli conclusioni. Continua a leggere

Ottava puntata. L’individuazione di singoli amministratori “collegati” o “condizionati” NON comporta comunque lo scioglimento del Consiglio comunale.

Particolare interesse riveste il caso in cui la commissione d’accesso evidenzi compromissioni di singoli amministratori. In tali ipotesi può risultare utile intervenire sui singoli amministratori senza pervenire a provvedimenti sanzionatori di carattere globale. Continua a leggere

Settima puntata. Regole sull’incandidabilita’ degli amministratori.

Tra gli strumenti introdotti per rendere più incisiva la lotta alla mafia rientra l’incandidabilità temporanea degli amministratori locali che hanno determinato lo scioglimento dell’ente (articolo 143, comma 11). Continua a leggere

Sesta puntata. Durata del commissariamento e data del turno elettorale.

Nulla è stato innovato, circa la durata dello scioglimento che, a norma del decimo comma, può variare da dodici a diciotto mesi ed è prorogabile, per una sola volta, fino ad un massimo di ventiquattro mesi. Continua a leggere

CHIUDONO LE DOGANE A VENTIMIGLIA MA SENZA CAPIRE LE MOTIVAZIONI. ANCHE IL PREFETTO DOTT. GIOVANNI BRUNO FALLISCE.

Cerchiamo di ripercorrere quanto accaduto nell’ultimo anno. Nell’ottobre 2011 il Direttore Regionale dell’Agenzia  delle Dogane, Andrea Zucchini, accompagnato dal Dirigente dell’Ufficio delle Dogane di Imperia, Anna MarIa Campanella, incontrava l’allora Sindaco della Città di Ventimiglia, Gaetano Scullino, manifestandogli l’intenzione di chiudere la Dogana di Ventimiglia a causa degli elevati costi di affitto (euro 41.000 circa annui). Continua a leggere

Quinta puntata. Gli elementi che determinano lo scioglimento del consiglio comunale devono essere “concreti, univoci e rilevanti”.

Gli elementi da cui emergono i collegamenti o i condizionamenti di tipo mafioso che determinano lo scioglimento dei consigli degli enti locali devono essere “concreti, univoci e rilevanti”. Continua a leggere

Quarta puntata. La nuova formulazione dell’art.143 del TUEL: il ruolo degli amministratori e le situazioni di fatto evidenti e quindi necessariamente suffragate da obiettive risultanze.

La nuova formulazione dell’art. 143, poi, prevede che i condizionamenti o i collegamenti siano “tali da determinare un’alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi”, laddove il vecchio art.143 prevedeva che le Continua a leggere

Terza puntata. Quando si puo’ parlare di “collegamento” o “condizionamento” di stampo mafioso con gli amministratori?

Le nozioni di “collegamento” e “condizionamento” non sono state tipizzate, al fine di poter configurare ipotesi di infiltrazione, anche laddove non sia stato posto in essere un comportamento penalmente rilevante. Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 5948 del 2006, Continua a leggere